Asl Bt, avviati gli incontri tra sindacati e la direzione strategica aziendale
Barletta conserva 16 strutture complesse per assistenza ospedaliera
giovedì 20 febbraio 2014
14.07
Passi in avanti per la sanità della Sesta Provincia. Hanno avuto il via ieri i confronti tra la Direzione strategica aziendale della Asl Bt e le organizzazioni sindacali del comparto e della dirigenza sulla bozza di modello organizzativo aziendale: sul tavolo il futuro della griglia organizzativa dei dipartimenti e delle unità operative complesse, semplici a valenza dipartimentale e semplici, realizzata sulla base dei parametri indicati dalla Regione Puglia. L'ospedale "Mons. Dimiccoli" di Barletta mantiene 16 strutture complesse sul versante dell'assistenza ospedaliera, alla pari del polo ospedaliero Andria-Canosa. "La proposta di dotazione organica- comunica l'Asl Bt- prevede anche la realizzazione di Dipartimenti Medici e Chirurgici negli ospedali di Barletta, Trani-Bisceglie e Andria-Canosa": un modello organizzativo che agisce da base per dar vita a reparti ad alta intensità di cura.
La Direzione aziendale ha esposto i criteri utilizzati per realizzare il documento: "Il nostro punto di partenza è la delibera di Giunta regionale n.3088/2012 (in previsione 60 unità operative complesse di cui 39 ospedaliere e 21 tra territoriali e amministrative e 89 strutture semplici) che individua i parametri numerici da utilizzare – ha detto Giovanni Gorgoni, Direttore Generale Asl Bt – gli standard sono stati indicati sulla base del piano di rientro".
Al termine dell'incontro sono stati posti accorgimenti in previsione della realizzazione di una serie di dipartimenti: Dipartimento delle Tecnostrutture, Dipartimento dei Servizi Territoriali, Dipartimento Emergenza Urgenza, Dipartimento di Bioimmagini e Terapie radianti, Dipartimento di Patologia Clinica e Medicina Trasfusionale, Dipartimento di Gestione del Farmaco, Dipartimento Territoriale e della Riabilitazione, Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze patologiche e Dipartimento di Prevenzione. "Siamo certi che il lavoro sia perfettibile – continua Giovanni Gorgoni – ma abbiamo cercato di scrivere il progetto migliore che potevamo realizzare sulla base dei parametri regionali. Dalle sigle sindacali, alle quali come ci era stato chiesto abbiamo dato la bozza prima dell'incontro ufficiale di oggi, ci aspettiamo osservazioni e suggerimenti. Il modello organizzativo è uno strumento gestionale di cui ora l'azienda e i cittadini hanno fortemente bisogno".
(Twitter: @GuerraLuca88)
La Direzione aziendale ha esposto i criteri utilizzati per realizzare il documento: "Il nostro punto di partenza è la delibera di Giunta regionale n.3088/2012 (in previsione 60 unità operative complesse di cui 39 ospedaliere e 21 tra territoriali e amministrative e 89 strutture semplici) che individua i parametri numerici da utilizzare – ha detto Giovanni Gorgoni, Direttore Generale Asl Bt – gli standard sono stati indicati sulla base del piano di rientro".
Al termine dell'incontro sono stati posti accorgimenti in previsione della realizzazione di una serie di dipartimenti: Dipartimento delle Tecnostrutture, Dipartimento dei Servizi Territoriali, Dipartimento Emergenza Urgenza, Dipartimento di Bioimmagini e Terapie radianti, Dipartimento di Patologia Clinica e Medicina Trasfusionale, Dipartimento di Gestione del Farmaco, Dipartimento Territoriale e della Riabilitazione, Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze patologiche e Dipartimento di Prevenzione. "Siamo certi che il lavoro sia perfettibile – continua Giovanni Gorgoni – ma abbiamo cercato di scrivere il progetto migliore che potevamo realizzare sulla base dei parametri regionali. Dalle sigle sindacali, alle quali come ci era stato chiesto abbiamo dato la bozza prima dell'incontro ufficiale di oggi, ci aspettiamo osservazioni e suggerimenti. Il modello organizzativo è uno strumento gestionale di cui ora l'azienda e i cittadini hanno fortemente bisogno".
(Twitter: @GuerraLuca88)