Arcigay-Bat, vandalismo per scarsa educazione

«Le scuole non superano barriere». Monito dell'associazione per la civiltà

giovedì 31 gennaio 2013 0.05
"Le Mine Vaganti", non è solo il titolo di un bel film di Ferzan Ozpetec, ma è anche il nome dell'Arcigay-Bat, che svolge coraggiosamente le mille battaglie che vedono coinvolti gli omosessuali. Un increscioso atto di vandalismo è avvenuto nella serata di lunedì, all'esterno della sede di tale associazione, mentre all'interno era in atto un incontro di coordinamento tra l'Arcigay Bat e quella di altre province. Sono partite vessazioni da parte di un gruppo di giovani teppisti, dopo aver ribaltato in prossimità dell'ingresso della sede un cassonetto, prendendo anche a calci la porta.

Questo ennesimo gesto d'inciviltà, riporta l'attenzione sull'educazione degli adolescenti da parte delle famiglie e delle scuole. «È importante sottolineare – affermano dalla sede barlettana - quanto poco siano trattati i temi relativi a omosessualità e omofobia all'interno di una società pur evoluta e, almeno sulla carta, tollerante. Gli adolescenti di oggi sono completamente all'oscuro in merito, non discutono di tematiche riferite alla sessualità, né a scuola né a casa». L'Arcigay-Bat ci tiene a sottolineare che il progetto d'informazione e sensibilizzazione gratuita in merito a questi temi, non è stato accolto dagli istituti scolastici a cui era stato proposto. «Ad agosto abbiamo inviato a tutti gli istituti superiori di Barletta, Andria e Trani – afferma il presidente dell'Arcigay Bat Michele Pio Antolini - il "Progetto Scuola Arcobaleno". Constatiamo con grande amarezza che di tutti gli istituti coinvolti, solo due hanno risposto alla nostra "chiamata", per la precisione l' I.P.S.S.P. "Colasanto" di Andria e il Liceo Scientifico "Nuzzi" di Andria. È impensabile nonché inaudito che nel 2013 i nostri istituti scolastici siano totalmente insensibili alla problematica inerente all'omofobia, visto e considerato il loro fondamentale ruolo di educatori degli adolescenti».

Dunque un chiaro segnale di sveglia per famiglie, ragazzi e istituti scolastici dal torpore culturale, togliendo i principali ostacoli della civiltà che nascono dalla conoscenza.