Antonio Chieffi e i giovani barlettani divorati dalla prima guerra mondiale
Barletta e il tributo di sangue pagato alla guerra
domenica 24 maggio 2015
Furono 569 i cittadini barlettani caduti durante la prima guerra mondiale. Di questi, 272 caddero in battaglia, 205 morirono a causa di malattie o ferite, 92 furono i dispersi. In occasione del centenario della prima guerra mondiale, ricordiamo le vite di alcuni nostri concittadini, le cui vite sono state spezzate dalla guerra. Abbiamo già parlato di Giuseppe Carli , ricordando l'abbattimento di un aereo austriaco e il bombardamento di Barletta , all'alba del 24 maggio 1915.
Antonio Chieffi nasce a Barletta il 20 settembre 1896. Nel 1910 si iscrive al liceo classico "A. Bonello" di Barletta. Nel 1915, dopo il diploma, allo scoppio della guerra, Antonio parte per il fronte, come sottotenente del 138° fanteria nella "Brigata Barletta", comandata dal generale Giuseppe Vaccari. Il 20 giugno 1916 viene ferito gravemente alla testa presso Sasso di Croce Scaltrini (Altopiano di Asiago), durante un assalto ad una postazione avversaria. Antonio Chieffi aveva 20 anni.
Ruggiero Lattanzio nasce a Barletta il 4 gennaio 1892. Dopo il diploma presso il liceo classico "A. Bonello" di Barletta, parte come sottotenente del 144° fanteria della "Brigata Taranto", prendendo parte a molti combattimenti. In uno di questi, resta ferito nel giugno del 1916, presso il monte Paù, estremo punto di difesa della pianura veneta. Dopo essere guarito dalle ferite, Ruggiero torna al fronte, assegnato al 145° fanteria della "Brigata Catania", come mitragliere. Per facilitare l'uso della sua mitragliatrice, Ruggiero inventa un congegno per regolare i tiri della sua mitragliatrice. L'8 giugno 1917, mentre era in ricognizione con i suoi commilitoni, Ruggiero salta in aria su una mina, sul Monte Zebio ( Altopiano di Asiago). Ruggiero Lattanzio aveva 25 anni.
Michele Lanotte nasce il 7 giugno 1895. Michele è un contadino, arruolato allo scoppio della guerra nella compagnia mitraglieri del Regio Esercito. Il 23 maggio 1917, durante la decima battaglia dell'Isonzo, presso Castegnevizza del Carso (Slovenia), in un violento combattimento e sotto un fitto bombardamento, Michele, in qualità di portaferiti, cerca di soccorrere un ufficiale colpito ed altri commilitoni, ma viene colpito da una granata. Michele Lanotte aveva 22 anni e fu decorato con la Medaglia di Bronzo al valor militare.
Nicola Lanotte nasce a Barletta il 7 novembre 1887. Nicola è un contadino, arruolato nel 1° Reggimento Bersaglieri ciclisti. Il 4 novembre 1917, presso Sequals (Pordenone), mentre faceva parte di un avamposto avanzato attaccato da forze avversarie superiori, Nicola diede coraggio ai suoi commilitoni, convincendoli ad una accanita resistenza. Nonostante la disperata resistenza, fu colpito a morte. Nicola Lanotte aveva 30 anni e fu decorato con la Medaglia d'Argento al valor militare.
A seguire, pubblichiamo gli elenchi dei soldati barlettani caduti, dispersi e decorati durante la prima guerra mondiale
Antonio Chieffi nasce a Barletta il 20 settembre 1896. Nel 1910 si iscrive al liceo classico "A. Bonello" di Barletta. Nel 1915, dopo il diploma, allo scoppio della guerra, Antonio parte per il fronte, come sottotenente del 138° fanteria nella "Brigata Barletta", comandata dal generale Giuseppe Vaccari. Il 20 giugno 1916 viene ferito gravemente alla testa presso Sasso di Croce Scaltrini (Altopiano di Asiago), durante un assalto ad una postazione avversaria. Antonio Chieffi aveva 20 anni.
Ruggiero Lattanzio nasce a Barletta il 4 gennaio 1892. Dopo il diploma presso il liceo classico "A. Bonello" di Barletta, parte come sottotenente del 144° fanteria della "Brigata Taranto", prendendo parte a molti combattimenti. In uno di questi, resta ferito nel giugno del 1916, presso il monte Paù, estremo punto di difesa della pianura veneta. Dopo essere guarito dalle ferite, Ruggiero torna al fronte, assegnato al 145° fanteria della "Brigata Catania", come mitragliere. Per facilitare l'uso della sua mitragliatrice, Ruggiero inventa un congegno per regolare i tiri della sua mitragliatrice. L'8 giugno 1917, mentre era in ricognizione con i suoi commilitoni, Ruggiero salta in aria su una mina, sul Monte Zebio ( Altopiano di Asiago). Ruggiero Lattanzio aveva 25 anni.
Michele Lanotte nasce il 7 giugno 1895. Michele è un contadino, arruolato allo scoppio della guerra nella compagnia mitraglieri del Regio Esercito. Il 23 maggio 1917, durante la decima battaglia dell'Isonzo, presso Castegnevizza del Carso (Slovenia), in un violento combattimento e sotto un fitto bombardamento, Michele, in qualità di portaferiti, cerca di soccorrere un ufficiale colpito ed altri commilitoni, ma viene colpito da una granata. Michele Lanotte aveva 22 anni e fu decorato con la Medaglia di Bronzo al valor militare.
Nicola Lanotte nasce a Barletta il 7 novembre 1887. Nicola è un contadino, arruolato nel 1° Reggimento Bersaglieri ciclisti. Il 4 novembre 1917, presso Sequals (Pordenone), mentre faceva parte di un avamposto avanzato attaccato da forze avversarie superiori, Nicola diede coraggio ai suoi commilitoni, convincendoli ad una accanita resistenza. Nonostante la disperata resistenza, fu colpito a morte. Nicola Lanotte aveva 30 anni e fu decorato con la Medaglia d'Argento al valor militare.
A seguire, pubblichiamo gli elenchi dei soldati barlettani caduti, dispersi e decorati durante la prima guerra mondiale
Si ringrazia per la collaborazione Ruggiero Graziano, presidente dell'ANMIG (Associazione Nazionale Mutilati Invalidi di Guerra) - sezione Barletta (via Capua, 28). La redazione di BarlettaViva invita i discendenti di Chieffi, Lattanzio e Lanotte, a contattare la redazione per approfondire la conoscenza del loro illustre parente, inviando una mail al nostro indirizzo di riferimento, oppure al numero 320 4160422.
La Brigata "Barletta" raccolse l'eredità del Battaglione "Lacerenza", un'unità dell'esercito meridionale. Negli anni dei moti risorgimentali, parti da Barletta, il Patriota Raffaele Lacerenza al comando di un gruppo di volontari che si unì ai mille di Garibaldi sbarcati in Sicilia, inquadrati in battaglione che assunse il nome del patriota su espressa richiesta degli stessi volontari. Essi furono inquadrati nella prima compagnia, comandata da Nino Bixio e si distinsero in combattimento per eroicità e coraggio. Successivamente, Barletta fu prescelta come sede di reclutamento di uomini per la Terza guerra di indipendenza italiana del 1866. In occasione della costituzione della Brigata incorporata nel Regio esercito, Menotti Garibaldi, colonnello del Corpo Volontari Italiani e comandante del IX Reggimento volontari, giunse alla stazione ferroviaria, accolto da una folla festante e dagli stessi garibaldini. La Brigata fu sciolta nel 1877.
§Prima guerra mondiale.
La Brigata Barletta fu ricostituita alla vigilia della prima guerra mondiale con i Reggimenti dipendenti 137° 138° e fu impiegata dal 1915 al 1918 in varie battaglie.
Fonte Wikipedia
La Brigata "Barletta" raccolse l'eredità del Battaglione "Lacerenza", un'unità dell'esercito meridionale. Negli anni dei moti risorgimentali, parti da Barletta, il Patriota Raffaele Lacerenza al comando di un gruppo di volontari che si unì ai mille di Garibaldi sbarcati in Sicilia, inquadrati in battaglione che assunse il nome del patriota su espressa richiesta degli stessi volontari. Essi furono inquadrati nella prima compagnia, comandata da Nino Bixio e si distinsero in combattimento per eroicità e coraggio. Successivamente, Barletta fu prescelta come sede di reclutamento di uomini per la Terza guerra di indipendenza italiana del 1866. In occasione della costituzione della Brigata incorporata nel Regio esercito, Menotti Garibaldi, colonnello del Corpo Volontari Italiani e comandante del IX Reggimento volontari, giunse alla stazione ferroviaria, accolto da una folla festante e dagli stessi garibaldini. La Brigata fu sciolta nel 1877.
§Prima guerra mondiale.
La Brigata Barletta fu ricostituita alla vigilia della prima guerra mondiale con i Reggimenti dipendenti 137° 138° e fu impiegata dal 1915 al 1918 in varie battaglie.
Fonte Wikipedia