Ancora polemiche su Casapound, «non dobbiamo sottovalutare la pericolosità di gruppi di estrema destra»

Intervengono i giovani della Federazione della Sinistra. «Con la crisi è facile che prevalga l'idea del "si salvi chi può"»

sabato 28 gennaio 2012
«Noi giovani della Federazione della Sinistra supportiamo pienamente la posizione del nostro gruppo consiliare (Doronzo e Caporusso) di Barletta riguardo la questione CasaPound». E' ancora calda la polemica sulla manifestazioni di Casapound, manifestazioni che hanno sommosso pareri discorsi nelle varie fasce politiche della città, soprattutto fra gli esponenti di centro-sinistra ed estrema sinistra. Questa volta intervengono Flavio Di Schiena, coordinatore provinciale Giovani Comunisti (Rifondazione) e Giuliano Miani, coordinatore provinciale FGCI (Comunisti Italiani).

«Ieri 27 novembre giornata della memoria abbiamo ricordato l'abbattimento dei cancelli di Auschwitz ad opera delle truppe sovietiche dell'Armata Rossa. Non possiamo permettere che questa "memoria" resti qualcosa di astratto. Per rispetto alle vittime del nazifascismo non possiamo tollerare che siano sdoganate forze politiche come CasaPound i cui militanti e dirigenti inneggiano al ventennio e si sono resi protagonisti di azioni punitive contro migranti, omosessuali e militanti di sinistra (ricordiamo gli scontri durante la manifestazione studentesca a piazza Navona).

A chi (come la federazione dei giovani socialisti) ci accusa di lesa libertà di espressione ricordiamo che è proprio per salvaguardare questo diritto che i nostri costituenti (le forze politiche del CLN che hanno combattuto il regime di Mussolini) negano l'agibilità politica a chi si riconosce nel fascismo, che con metodi autoritari antidemocratici limitava fortemente proprio la libertà di espressione ai propri oppositori politici. Non dobbiamo sottovalutare la pericolosità di gruppi di estrema destra, perché è proprio averli sottovalutati e sdoganati (ricordiamo il governo Berlusconi che proponeva l'inaccettabile equiparazione tra partigiani e repubblichini) che ci ritroviamo a piangere le vittime della strage dei senegalesi a Firenze, episodio che fino a qualche anno fa non sarebbe mai accaduto.

Con la crisi è facile che prenda piede l'idea individualista del "si salvi chi può", la legge del più forte che calpesta i diritti delle minoranze. È quello che potrebbe accadere se non si bloccano le iniziative dei gruppi neofascisti che cercano di radicarsi sul nostro territorio.