Ancora maxi-truffe alle assicurazioni, a Barletta denunciate altre 21 persone
I Carabinieri hanno arrestato un 31enne barlettano. 14 presunti sinistri stradali dal novembre 2006 al dicembre 2010
venerdì 17 febbraio 2012
12.30
I Carabinieri della Stazione di Barletta hanno arrestato N.P., 31enne barlettano, in esecuzione di un'ordinanza di applicazione della misura degli arresti domiciliari, emessa da Gip presso il Tribunale di Trani, su richiesta della locale Procura della Repubblica, ritenuto responsabile, in concorso con altre 21 persone tutte denunciate in stato di libertà, di truffe in danno di compagnie di assicurazioni e di privati, attraverso la costruzione "a tavolino" di sinistri stradali mai accaduti per ottenere pagamenti di indennizzi non dovuti.
L'indagine, scaturita dalle denunce presentate dalle Compagnie Assicurative "FONDIARIA SAI", "MILANO", "GROUPAMA" e "REALE MUTUA", quali parti offese dei reati di "Fraudolento danneggiamento dei beni assicurati" e "mutilazione fraudolenta della propria persona", ha consentito di appurare il "confezionamento" di 14 presunti sinistri stradali dal novembre 2006 al dicembre 2010.
In particolare gli investigatori, coordinati dalla Procura della Repubblica di Trani, hanno evidenziato come gli incidenti denunciati non siano realmente accaduti "… del tutto o comunque secondo le modalità riferite in modo da far valere pretese risarcitorie per presunti danni ai mezzi o alle persone occupanti i mezzi coinvolti nel sinistro…" e come in ognuno di essi compaia, con differenti ruoli (proprietario, trasportato o conducente) proprio il 31enne, vera e propria "mente" di tutti i fatti contestati. A lui si affiancano, in qualità di complici, una serie di soggetti legati da vincoli di parentela, frequentazione e di amicizia, che nei vari fatti di reato hanno svolto, anche loro, ruoli diversi: conducenti, proprietari, danneggiati, risarciti, testimoni o passeggeri che, in taluni casi, hanno riportato lesioni inesistenti.
A suffragare il quadro indiziario anche la circostanza che in occasione dei "presunti" sinistri non risulta che sia stato mai chiesto l'intervento di mezzi di soccorso o quello delle Forze dell'Ordine per i rilievi del caso. In molte occasioni inoltre. la denuncia del sinistro alla compagnia assicurativa è stata presentata dopo settimane al fine di rendere più complicate le verifiche che normalmente le stesse compiono.
Tratto in arresto, l'uomo, su disposizione della Procura della Repubblica di Trani, è stato associato in regime di arresti domiciliari presso la sua abitazione.
L'indagine, scaturita dalle denunce presentate dalle Compagnie Assicurative "FONDIARIA SAI", "MILANO", "GROUPAMA" e "REALE MUTUA", quali parti offese dei reati di "Fraudolento danneggiamento dei beni assicurati" e "mutilazione fraudolenta della propria persona", ha consentito di appurare il "confezionamento" di 14 presunti sinistri stradali dal novembre 2006 al dicembre 2010.
In particolare gli investigatori, coordinati dalla Procura della Repubblica di Trani, hanno evidenziato come gli incidenti denunciati non siano realmente accaduti "… del tutto o comunque secondo le modalità riferite in modo da far valere pretese risarcitorie per presunti danni ai mezzi o alle persone occupanti i mezzi coinvolti nel sinistro…" e come in ognuno di essi compaia, con differenti ruoli (proprietario, trasportato o conducente) proprio il 31enne, vera e propria "mente" di tutti i fatti contestati. A lui si affiancano, in qualità di complici, una serie di soggetti legati da vincoli di parentela, frequentazione e di amicizia, che nei vari fatti di reato hanno svolto, anche loro, ruoli diversi: conducenti, proprietari, danneggiati, risarciti, testimoni o passeggeri che, in taluni casi, hanno riportato lesioni inesistenti.
A suffragare il quadro indiziario anche la circostanza che in occasione dei "presunti" sinistri non risulta che sia stato mai chiesto l'intervento di mezzi di soccorso o quello delle Forze dell'Ordine per i rilievi del caso. In molte occasioni inoltre. la denuncia del sinistro alla compagnia assicurativa è stata presentata dopo settimane al fine di rendere più complicate le verifiche che normalmente le stesse compiono.
Tratto in arresto, l'uomo, su disposizione della Procura della Repubblica di Trani, è stato associato in regime di arresti domiciliari presso la sua abitazione.