Anche il presidente Ventola augura buon anno scolastico
«Il mondo della scuola è sempre più complesso». Condividere i saperi in una provincia giovane
martedì 13 settembre 2011
19.32
"Riapre la scuola, comincia un nuovo anno e come sempre riprende un'esperienza che segna ed insegna tanto nella vita di ciascuno". Esordisce così il Presidente della Provincia di Barletta-Andria–Trani e Sindaco del comune di Canosa di Puglia, Francesco Ventola, nel suo messaggio di saluto indirizzato a Dirigenti, Docenti, Personale scolastico, Famiglie e studenti, in occasione della riapertura delle scuole dopo le vacanze estive.
"Sia per chi insegna, sia per chi impara, il mondo della scuola è oggi sempre più complesso: si riducono le risorse ed è maggiore l'impegno richiesto per un livello scolastico crescente ed adeguato in una società competitiva in cui il sapere, oltre ad essere una esigenza sociale, deve essere soprattutto un bisogno consapevole di giovani e ragazzi - ha poi proseguito Ventola -. Certo, studiare richiede impegno e, perché no, fatica: è così nello sport, nella musica, in tutti i campi in cui vogliamo migliorarci. Studiare per apprendere, per capire, per acquisire gli strumenti per affrontare le scelte, strumenti senza i quali è più difficile orientarci, comprendere cosa e come fare. La nostra è una Provincia giovane, che come tale sperimenta ogni giorno le difficoltà di chi si confronta con un approccio nuovo potendo metterci entusiasmo, energia, voglia di fare per cercare di rispondere meglio ai bisogni. Perciò credo che possiamo condividere molto di questo nostro essere giovani insieme, comprendendo che la scuola, conquista e mezzo di equità per le differenze sociali e territoriali di un popolo, è una imperdibile occasione per affermare capacità e propensioni personali. Il tempo scorre e non torna indietro, perciò ho sempre pensato che nella vita occorre utilizzare al meglio ciò che facciamo, quando siamo studenti così come quando siamo insegnati, genitori, dipendenti o pubblici amministratori.
Con questi convincimenti, quindi, auguro un Buon Anno Scolastico a tutti, Dirigenti, Docenti, Personale scolastico, Famiglie; agli Studenti, in particolare, affinchè possano imparare a convivere, confrontarsi e condividere, a conoscere soprattutto, con l'auspicio che il loro destino ed il futuro della società in cui vivranno possa vederli consapevolmente e positivamente partecipi".
"Sia per chi insegna, sia per chi impara, il mondo della scuola è oggi sempre più complesso: si riducono le risorse ed è maggiore l'impegno richiesto per un livello scolastico crescente ed adeguato in una società competitiva in cui il sapere, oltre ad essere una esigenza sociale, deve essere soprattutto un bisogno consapevole di giovani e ragazzi - ha poi proseguito Ventola -. Certo, studiare richiede impegno e, perché no, fatica: è così nello sport, nella musica, in tutti i campi in cui vogliamo migliorarci. Studiare per apprendere, per capire, per acquisire gli strumenti per affrontare le scelte, strumenti senza i quali è più difficile orientarci, comprendere cosa e come fare. La nostra è una Provincia giovane, che come tale sperimenta ogni giorno le difficoltà di chi si confronta con un approccio nuovo potendo metterci entusiasmo, energia, voglia di fare per cercare di rispondere meglio ai bisogni. Perciò credo che possiamo condividere molto di questo nostro essere giovani insieme, comprendendo che la scuola, conquista e mezzo di equità per le differenze sociali e territoriali di un popolo, è una imperdibile occasione per affermare capacità e propensioni personali. Il tempo scorre e non torna indietro, perciò ho sempre pensato che nella vita occorre utilizzare al meglio ciò che facciamo, quando siamo studenti così come quando siamo insegnati, genitori, dipendenti o pubblici amministratori.
Con questi convincimenti, quindi, auguro un Buon Anno Scolastico a tutti, Dirigenti, Docenti, Personale scolastico, Famiglie; agli Studenti, in particolare, affinchè possano imparare a convivere, confrontarsi e condividere, a conoscere soprattutto, con l'auspicio che il loro destino ed il futuro della società in cui vivranno possa vederli consapevolmente e positivamente partecipi".