Anche i senatori barlettani al voto per il nuovo Presidente della Repubblica

Iniziata alle 15 la prima votazione, allestito anche il seggio drive-in

lunedì 24 gennaio 2022 18.33
A cura di Gaia Paolillo e Ida Vinella
C'è fermento nell'aria per quella che è stata più volte definita una Corsa al Colle con il primo voto per l'elezione del presidente della Repubblica.

C'è emozione perché si parla per la prima volta di una donna come Presidente della Repubblica, un tema ancora dolente all'interno del nostro Paese perché, per esempio, tra i 58 delegati regionali solo 5 sono donne. Al contempo non c'è accordo tra le forze politiche che hanno avviato oggi un nuovo confronto, anche se le previsioni danno per una maggioranza di schede bianche.

È una scelta fondamentale che vedrà il prossimo governo affrontare temi come pandemia, Pnrr, prezzi delle materie prime, mercati che esplodono. Insomma, un'agenda politica tutt'altro che semplice e per cui serve urgentemente un assetto istituzionale. Si parla di Draghi come l'unica figura capace di sintesi. Sarà vero?

Anche i senatori barlettani non mancano nell'esprimere la loro emozione per il voto.

Le parole di Dario Damiani

Dario Damiani, senatore di Forza Italia, scrive:
«Grandissima emozione per questo primo atto del percorso che porterà all'elezione del 13esimo Presidente della Repubblica italiana.
Onorato di partecipare, ho appena votato nell'aula di Montecitorio.
Dopo la rinuncia del nostro Presidente Silvio Berlusconi, siamo a lavoro per individuare in tempi brevissimi la personalità che possa rappresentare al meglio la nazione nella sua interezza, in un momento molto delicato per il Paese in cui l'unità tra le forze deve essere il principio guida dell'azione politica comune».

Le parole di Assuntela Messina

Assuntale Messina, senatrice del Partito democratico, scrive:
«Massimo impegno e massima responsabilità.
Per creare le condizioni giuste e fare scelte opportune per il Bene del Paese
Riunione #GrandiElettori #Pd #Roma
Presidente della Repubblica 2022»

Le parole di Ruggiero Quarto

Ruggiero Quarto, senatore del Movimento Cinque Stelle, scrive:
«Carissimi,
da oggi siamo chiamati ad un atto di grande responsabilità per il futuro della Nazione. Dobbiamo eleggere la persona che nei prossimi sette anni dovrà rappresentare l'intero popolo italiano e garantire la nostra Costituzione.

Vi offro un mio profilo ideale: non di parte, moralità eccelsa, autorevole, competente, capace, garante dell'unità politica e sociale del Paese, punto di riferimento per politiche virtuose di solidarietà, condivisione, lavoro, giustizia, pace, diritti civili, cultura, tutela dell'ambiente.

Ieri sera durante l'assemblea del Movimento 5 Stelle è stato ufficializzato il nome della persona da noi individuata: Andrea Riccardi. Icona del profilo su esposto.

Fondatore della Comunità Sant'Egidio, movimento laicale di ispirazione cattolica, diffuso in tutto il mondo, al servizio degli ultimi. Professore universitario di Storia Contempotranea, fautore del dialogo e della convivenza religiosa. Ministro per la Cooperazione internazionale e l'Integrazione nel Governo "Monti", presidente della Società "Dante Alighieri", destinatario di molti prestigiosi riconoscimenti internazionali, tra cui il premio europeo "Carlo Magno", quello Unesco per la Pace, premio "Balzan" per la Pace e la Fratellanza tra i popoli, "Legione d'Onore" francese.

Sono molto felice della larga convergenza espressa su tale candidatura da parte del Gruppo, che, ancora una volta, denota la sua identità: sempre e solo al Servizio e nell'Interesse del Popolo, per il Bene collettivo e i reali bisogni della Gente.

Sono, poi, particolarmente felice perché una tale candidatura lancia un grandioso segnale all'intera umanità, in questo difficile momento pandemico. Scegliendo un simbolo vivente di Solidarietà, diciamo al mondo intero che l'Italia vuol uscire solidalmente e rafforzata dalla pandemia, in una logica di condivisione internazionale.

Come dice Papa Francesco, nessuno si salva da solo.
Forza e coraggio, nella speranza che questa eccelsa persona e l'idea associata possa trovare largo gradimento tra le forze politiche e i grandi elettori.
Intanto oggi poniamo la scheda bianca nell'urna mostrando piena fiducia nei nostri rappresentanti, compattezza e rispetto per tutti. Per il candidato da non "bruciare" con un voto di "bandiera", per tutti i partiti»