Anche Francesco Corcella della Cgil interviene sulla U.A.L.

Lettera indirizzata al consigliere dell'IdV Dibenedetto. Continua la diatriba, ma ci si allontana dal problema

giovedì 19 gennaio 2012
Sembra non avviarsi ad alcuna risoluzione la diatriba relativa la U.A.L. inaugurata pochi giorni fa dal consigliere comunale dell'Idv barlettano Michele Dibenedetto. Dopo il face-to-face col collega di partito Salvatore Filannino e il presidente dell'associazione Franco Filannino, ad intervenire è Francesco Corcella, coordinatore cittadino della Cgil e membro dell'associazione U.A.L. che scrive, indirizzando la propria lettera direttamente al consigliere Dibenedetto: «Probabilmente, un minimo di riflessione e una piccola dose di buon senso, Le avrebbero evitato assurde ed inaccettabili farneticazioni e non avrebbero evidenziato il grave imbarazzo in cui attualmente Lei si trova. Infatti, è quanto meno motivo di riflessione che, dopo il comunicato stampa della U.A.L. di qualche giorno addietro, l'unico a reagire in maniera scomposta e persino incivile sia stato Lei! Si é, per caso, chiesto il perché? Se qualcuno avesse voluto dare un nome e un cognome alla parte meno nobile della politica nostrana…forse è stato, in tal modo, accontentato immediatamente!

Credo che tutto risalga a quando, dopo il crollo del 3 ottobre scorso, la U.A.L. ha rivolto al Sindaco e al Direttore Generale della ASL BT una serie di legittimi interrogativi in ordine alla sussistenza di possibili conflitti di interessi tra la sua attività professionale – unitamente a quella di sua moglie e di suo cognato - e la funzione istituzionale svolta nel corso di un incontro con la neo costituita Associazione Manifatturieri Terzisti della Sesta Provincia per discutere dei problemi riguardanti la sicurezza sul lavoro. Da quel momento in poi le Sue reazioni sono state progressivamente sempre più scomposte, sino ad arrivare alle offese personali.

Certo è che,
Ebbene…mentre tutto ciò accade intorno a noi, Lei – anche in qualità di Presidente della II^ Commissione Consiliare Permanente sulle Attività Produttive e Sviluppo Socio-Economico e Lavoro - sembra non aver trovato di meglio che mettersi contro tutti, pretendendo addirittura di recuperare alleati, condivisione e solidarietà!

Se il Suo punto di vista sui problemi che sta vivendo la nostra Città, compreso ovviamente e principalmente quella della legalità, sono quelli espressi nella lettera datata 9 gennaio scorso inviata a tutti i Suoi Colleghi Consiglieri Comunali di Barletta, perché al prossimo Consiglio Comunale non presenta un Ordine del Giorno con il quale chiede al Sindaco, ai Consiglieri Comunali ed al Sig. Prefetto – che a suo tempo ha dato un fortissimo impulso a costituirla - l'immediato scioglimento della U.A.L., in quanto – secondo Lei – covo di persone non meritevoli di fiducia?

Considerato che Lei evidentemente non condivide le preoccupazioni espresse dalla U.A.L. - attraverso il suo Presidente Sig. Francesco Filannino –, e quindi dalla C.G.I.L. che ne è parte integrante, in ordine alla gravità dei problemi che affliggono la nostra Città, Le propongo un pubblico dibattito, alla presenza di organi di informazione di vario genere, nel corso del quale potremo con serenità verificare se effettivamente sono fondati i suoi sospetti su presunte faziosità della U.A.L. e su presunte illegittimità di comportamenti del suo Presidente e di tutti i suoi componenti, cioè del Sindaco, dei rappresentanti sindacali dei lavoratori e delle associazioni imprenditoriali dell'industria e del commercio, di istituti di credito, di avvocati, di un Generale in ausiliaria della Guardia di Finanza, di un Magistrato di Cassazione purtroppo recentemente deceduto.

Ritengo che per Lei potrebbe essere questa una ghiotta occasione per dimostrare ai suoi numerosi elettori la totale mancanza di presunti conflitti tra l'attività politica e quella professionale e dimostrare, conseguentemente, la natura persecutoria delle insinuazioni che le vengono rivolte dalla U.A.L».