"An italian impressionist" di Giuseppe De Nittis tra le dieci migliori mostre del 2023 negli Stati Uniti
A riportarlo è il Washington Post
sabato 9 dicembre 2023
12.13
Il successo delle opere di De Nittis in esposizione presso The Phillips Collection a Washington D.C. dal 12 novembre 2022 al 12 febbraio scorso, già testimoniato dal numero di visitatori e dagli elogi della critica, è ora confermato dal prestigioso quotidiano statunitense The Washington Post. Il 5 dicembre scorso, infatti, il Washington Post elenca le dieci migliori mostre del 2023 allestite negli Stati Uniti in un articolo firmato da Philip Kennicott e Sebastian Smee. Tra queste svetta proprio la mostra allestita a Washington presso la Phillips Collection dedicata al pittore barlettano Giuseppe De Nittis 'An Italian Impressionist in Paris: Giuseppe De Nittis'. Promossa dalla Phillips Collection, il museo di arte moderna più importante degli Stati Uniti, dal Ministero della Cultura con la collaborazione del Comune di Barletta, della Regione Puglia e dell'Ambasciata Italia negli Stati Uniti, ha visto la splendida curatela di Renato Miracco e Dorothy Kosinski. Dal 12 novembre 2022 al 12 febbraio 2023, il pittore barlettano ha incantato il pubblico americano e non solo che ha affollato l'ampio spazio che il prestigioso museo ha voluto dedicare all'artista italiano.
Scrive Philip Kennicott nell'articolo sul Washington Post "L'artista italiano Giuseppe De Nittis morì giovane e famoso, ma la sua eredità fu presto eclissata da figure più consapevolmente moderne e d'avanguardia. Fuori dall'Italia, De Nittis è soprattutto una nota a piè di pagina rispetto a mostre di altri artisti, tra cui i suoi amici Manet, Degas e Caillebotte. L'avvincente mostra della Phillips Collection 'An Italian Impressionist in Paris' ha rivelato un artista incredibilmente sensibile e raffinato, ugualmente a suo agio nell'innovare nei giardini dell'impressionismo e nel realizzare lavori adatti ai saloni con ampio appeal commerciale. Il tumulto del XIX secolo, la sua instabilità politica e i frequenti sconvolgimenti economici sono presenti qui, ma bisogna essere attenti ai dettagli per trovarli. Le prove aneddotiche suggeriscono che molte persone che hanno visto questo spettacolo non l'hanno visto solo una volta. De Nittis premia chi ricerca." Per il Sindaco Cosimo Damiano Cannito "Sin dal principio ho creduto nel progetto che ha portato De Nittis a essere ammirato negli Stati Uniti. Grazie alla sinergia con il Prof. Miracco, a cui va la mia gratitudine e quella dell'intera Città di Barletta, De Nittis sta assumendo il ruolo e l'attenzione che merita. La mostra di Washington, l'arrivo dell'opera ospite a Barletta, la "Strada da Napoli a Brindisi" esposta nella Pinacoteca, le presenza del nostro pittore in prestigiose mostre alla Royal Academy di Londra, al Musee d'Orsay di Parigi e National Gallery di Washington e alle Scuderie del Quirinale a Roma, testimoniano il grande lavoro che questa amministrazione sta portando avanti sul piano della promozione culturale".
Dichiara l'assessore alla Cultura Oronzo Cilli "L'articolo del Washington Post rappresenta un ulteriore traguardo raggiunto da questa amministrazione nella promozione del nostro Giuseppe De Nittis. Un impegno quotidiano portato avanti dal prof. Miracco con il supporto di tutta la squadra comunale e che di certo porterà ulteriori e meritati riconoscimenti. De Nittis è per questa amministrazione un punto di forza sul quale continuare a costruire una programmazione che possa dare a questa città un ruolo da protagonista nel panorama italiano e internazionale".
Scrive Philip Kennicott nell'articolo sul Washington Post "L'artista italiano Giuseppe De Nittis morì giovane e famoso, ma la sua eredità fu presto eclissata da figure più consapevolmente moderne e d'avanguardia. Fuori dall'Italia, De Nittis è soprattutto una nota a piè di pagina rispetto a mostre di altri artisti, tra cui i suoi amici Manet, Degas e Caillebotte. L'avvincente mostra della Phillips Collection 'An Italian Impressionist in Paris' ha rivelato un artista incredibilmente sensibile e raffinato, ugualmente a suo agio nell'innovare nei giardini dell'impressionismo e nel realizzare lavori adatti ai saloni con ampio appeal commerciale. Il tumulto del XIX secolo, la sua instabilità politica e i frequenti sconvolgimenti economici sono presenti qui, ma bisogna essere attenti ai dettagli per trovarli. Le prove aneddotiche suggeriscono che molte persone che hanno visto questo spettacolo non l'hanno visto solo una volta. De Nittis premia chi ricerca." Per il Sindaco Cosimo Damiano Cannito "Sin dal principio ho creduto nel progetto che ha portato De Nittis a essere ammirato negli Stati Uniti. Grazie alla sinergia con il Prof. Miracco, a cui va la mia gratitudine e quella dell'intera Città di Barletta, De Nittis sta assumendo il ruolo e l'attenzione che merita. La mostra di Washington, l'arrivo dell'opera ospite a Barletta, la "Strada da Napoli a Brindisi" esposta nella Pinacoteca, le presenza del nostro pittore in prestigiose mostre alla Royal Academy di Londra, al Musee d'Orsay di Parigi e National Gallery di Washington e alle Scuderie del Quirinale a Roma, testimoniano il grande lavoro che questa amministrazione sta portando avanti sul piano della promozione culturale".
Dichiara l'assessore alla Cultura Oronzo Cilli "L'articolo del Washington Post rappresenta un ulteriore traguardo raggiunto da questa amministrazione nella promozione del nostro Giuseppe De Nittis. Un impegno quotidiano portato avanti dal prof. Miracco con il supporto di tutta la squadra comunale e che di certo porterà ulteriori e meritati riconoscimenti. De Nittis è per questa amministrazione un punto di forza sul quale continuare a costruire una programmazione che possa dare a questa città un ruolo da protagonista nel panorama italiano e internazionale".