Ammontano a 761 mila euro le risorse in arrivo dal Governo per Barletta
Si tratta dell'acconto del c.d. "Fondone-bis" introdotto dal decreto agosto
mercoledì 21 ottobre 2020
A Barletta vanno 761 mila euro, ad Andria oltre 751 mila, mentre Trani ne avrà 561 mila. Sono alcune delle somme che nei prossimi giorni saranno distribuite dal governo Conte, in totale circa 500 milioni di acconto, del c.d. "Fondone-bis" introdotto dal decreto agosto.
Le cifre, allegate al decreto ministeriale che la scorsa settimana ha ottenuto l'intesa in Conferenza Stato-Città, sono figlie della doppia coppia di parametri decisi per calcolare la cifra in arrivo a ogni amministrazione. Nel caso dei Comuni, l'acconto vale 400 milioni, dei quali 250 guidati dal fabbisogno nella spesa sociale e 150 da quello per il trasporto scolastico. I due parametri servono a costruire una sorta di geografia della necessità di risorse, ma non indicano un vincolo specifico di spesa. In pratica, ogni Comune riceve un assegno quantificato sulla base di questi due criteri, ma potrà spendere le risorse come meglio crede sulla base delle sue effettive esigenze e della sua situazione specifica.
Ad anticipare questo importante provvedimento è "Il Sole 24 Ore" che sottolinea come, nel caso di Province e Città metropolitane, viste le competenze degli enti di area vasta, il doppio parametro è legato al numero di scuole superiori e di studenti per ogni territorio.
Fra le Città metropolitane, Roma ottiene 6,7 milioni, Napoli 5,8, Milano 3,5 mentre Bari poco più di 3 mln.
Le cifre, allegate al decreto ministeriale che la scorsa settimana ha ottenuto l'intesa in Conferenza Stato-Città, sono figlie della doppia coppia di parametri decisi per calcolare la cifra in arrivo a ogni amministrazione. Nel caso dei Comuni, l'acconto vale 400 milioni, dei quali 250 guidati dal fabbisogno nella spesa sociale e 150 da quello per il trasporto scolastico. I due parametri servono a costruire una sorta di geografia della necessità di risorse, ma non indicano un vincolo specifico di spesa. In pratica, ogni Comune riceve un assegno quantificato sulla base di questi due criteri, ma potrà spendere le risorse come meglio crede sulla base delle sue effettive esigenze e della sua situazione specifica.
Ad anticipare questo importante provvedimento è "Il Sole 24 Ore" che sottolinea come, nel caso di Province e Città metropolitane, viste le competenze degli enti di area vasta, il doppio parametro è legato al numero di scuole superiori e di studenti per ogni territorio.
Fra le Città metropolitane, Roma ottiene 6,7 milioni, Napoli 5,8, Milano 3,5 mentre Bari poco più di 3 mln.