Amministrative, a Barletta il M5S propone una coalizione con Pd e Coalizione civica
«Abbiamo incontrato le forze di centro sinistra con cui ci siamo trovati a condividere un percorso di opposizione alla passata amministrazione»
domenica 6 marzo 2022
11.09
«In vista delle prossime elezioni amministrative abbiamo inteso confrontarci con altre forze politiche per valutare la possibilità di costruire una visione comune». Lo fanno sapere gli attivisti barlettani del Movimento 5 stelle che, in preparazione alla prossima competizione elettorale, nei giorni scorsi si sono confrontati con il Partito democratico e con Coalizione civica alla presenza del senatore pentastellato Ruggiero Quarto.
«Sulla scorta delle scelte nazionali e regionali e dell'esperienza avuta a livello locale - spiegano - abbiamo incontrato le forze di centro sinistra, Pd e Coalizione civica, con le quali in questi tre anni ci siamo trovati a condividere un percorso di opposizione alla passata amministrazione. Percorso, che non è stato casuale: fuori dalla maggioranza dell'ex sindaco Cannito erano rimasti tutti coloro che, consapevolmente, non avevano voluto aderire ad un insieme indefinito di liste apparentemente "civiche" su cui c'erano anche coperture politiche di partiti strutturati a livello nazionale, composte da uomini e donne accomunati solo dalla voglia di vincere le elezioni.
Ed in effetti quattro anni fa la vittoria c'è stata. Una vittoria aritmetica netta che però non si è mai trasformata nella possibilità di governare serenamente ed efficientemente.
Abbiamo denunciato più volte questa situazione, già a partire dalla scorsa campagna elettorale: una vittoria che si realizza semplicemente attraverso la sommatoria dei voti dei singoli non può essere una vittoria, perché non è basata sulla costruzione di una visione condivisa. Una compagine tanto variegata è destinata ad implodere, come è successo lo scorso ottobre, lasciando la città senza rappresentanza politica a livello cittadino e provinciale.
La nostra proposta è di costruzione di un percorso condiviso con forze politiche di centro sinistra, che non si configuri come il "campo largo". Un fronte progressista costituito non da singoli candidati che, una volta eletti, rendono conto solo a sé stessi, ma da partiti e movimenti che abbiano un riferimento nazionale o almeno regionale e da associazioni e cittadini che vogliono condividere battaglie politiche a noi affini per lo sviluppo della città, in campo ambientale, sociale ed economico. Riteniamo che il cosiddetto "campo largo", anzi larghissimo, aperto finanche ad esponenti del centro destra, non funzionerebbe nel governo del nostro Comune, dove è già stato sperimentato fino a pochi mesi fa, fallendo miseramente.
Occorre conferire una precisa connotazione politica a una coalizione che non può accettare il contributo di chi ha sostenuto il modello barcollante della passata amministrazione, seppure sotto l'egida di partiti o movimenti strutturati. Uno schieramento che si adoperi al solo fine di contribuire allo sviluppo della città con idee, progetti e politiche condivise.
Queste sono le nostre premesse. Saremo felici di confrontarci con chiunque voglia condividerle».
«Sulla scorta delle scelte nazionali e regionali e dell'esperienza avuta a livello locale - spiegano - abbiamo incontrato le forze di centro sinistra, Pd e Coalizione civica, con le quali in questi tre anni ci siamo trovati a condividere un percorso di opposizione alla passata amministrazione. Percorso, che non è stato casuale: fuori dalla maggioranza dell'ex sindaco Cannito erano rimasti tutti coloro che, consapevolmente, non avevano voluto aderire ad un insieme indefinito di liste apparentemente "civiche" su cui c'erano anche coperture politiche di partiti strutturati a livello nazionale, composte da uomini e donne accomunati solo dalla voglia di vincere le elezioni.
Ed in effetti quattro anni fa la vittoria c'è stata. Una vittoria aritmetica netta che però non si è mai trasformata nella possibilità di governare serenamente ed efficientemente.
Abbiamo denunciato più volte questa situazione, già a partire dalla scorsa campagna elettorale: una vittoria che si realizza semplicemente attraverso la sommatoria dei voti dei singoli non può essere una vittoria, perché non è basata sulla costruzione di una visione condivisa. Una compagine tanto variegata è destinata ad implodere, come è successo lo scorso ottobre, lasciando la città senza rappresentanza politica a livello cittadino e provinciale.
La nostra proposta è di costruzione di un percorso condiviso con forze politiche di centro sinistra, che non si configuri come il "campo largo". Un fronte progressista costituito non da singoli candidati che, una volta eletti, rendono conto solo a sé stessi, ma da partiti e movimenti che abbiano un riferimento nazionale o almeno regionale e da associazioni e cittadini che vogliono condividere battaglie politiche a noi affini per lo sviluppo della città, in campo ambientale, sociale ed economico. Riteniamo che il cosiddetto "campo largo", anzi larghissimo, aperto finanche ad esponenti del centro destra, non funzionerebbe nel governo del nostro Comune, dove è già stato sperimentato fino a pochi mesi fa, fallendo miseramente.
Occorre conferire una precisa connotazione politica a una coalizione che non può accettare il contributo di chi ha sostenuto il modello barcollante della passata amministrazione, seppure sotto l'egida di partiti o movimenti strutturati. Uno schieramento che si adoperi al solo fine di contribuire allo sviluppo della città con idee, progetti e politiche condivise.
Queste sono le nostre premesse. Saremo felici di confrontarci con chiunque voglia condividerle».