#AlzatiPuglia, Crudele: «Con Italia Viva unico progetto di sinistra riformista per la Puglia»
Il candidato consigliere barlettano a sostegno di Ivan Scalfarotto
venerdì 18 settembre 2020
9.30
«Domenica 20 e lunedì 21 settembre si vota per rinnovare il Consiglio Regionale Pugliese. Quarantanove (su 50) consiglieri regionali uscenti si ricandidano, dopo essere stati commissariati, insieme al Presidente, dal governo nazionale per incapacità a legiferare, caso unico nella storia della nostra Regione, e alcuni cambiando schieramento come se nulla fosse». Scrive così il candidato di Italia Viva Ruggiero Crudele.
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Cinque anni disastrosi per l'Agricoltura Pugliese con un governo regionale incapace di bloccare la Xylella e che ha invece bloccato 142 milioni di euro per i nostri agricoltori, cinque anni in cui l'assessorato alla Sanità, in capo allo stesso governatore -anche questo un caso più unico che raro- non è stato in grado di porre fine ai biblici tempi di attesa per le visite diagnostiche dei pugliesi. Cinque anni in cui il finto centrosinistra (ed è stato lo stesso governatore uscente a dichiarare "il centrosinistra pugliese è finito") ha consentito ogni sorta di tatticismo e trasformismo, facendosi partecipe di un "teatrino della politica" alle spalle dei cittadini, con una sequela di sedute consiliari venute meno per la mancanza del numero legale, sino all'ingloriosa e purtroppo storica ultima seduta che ha costretto il Governo centrale a commissariare la nostra Regione.
Gli stessi che oggi agitano "lo spauracchio della destra per metterci una casacca insopportabile, noi siamo quelli che hanno fatto il Jobs Act mentre la destra di Salvini ha votato il reddito di cittadinanza, noi abbiamo fatto Industria 4.0 mentre la destra quota 100. E qui in Puglia l'appoggio di Casapound lo prende Emiliano" e il voto utile è quello che serve agli elettori per portare la loro voce in Consiglio, non per "scegliere tra la padella e la brace".
E l'alternativa a questo scenario che si vuole riprodurre, non può essere né il passato che ritorna, e stavolta venato di sovranismo e leghismo improvvisamente sudista, né il populismo inconcludente di marca grillina, non a caso osannato e blandito dal governatore uscente.
L'alternativa a questi due populismi oggi si chiama Ivan Scalfarotto, con la lista di Italia Viva alla guida dell'unico progetto di sinistra riformista per la Puglia, coerente e competente, per lo sviluppo della nostra Regione nel segno della crescita economica e sociale fondata su nuove politiche per il lavoro che "rialzino" la Puglia dal torpore dell'assistenzialismo, e la proiettino nello scenario nazionale ed internazionale.
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Cinque anni disastrosi per l'Agricoltura Pugliese con un governo regionale incapace di bloccare la Xylella e che ha invece bloccato 142 milioni di euro per i nostri agricoltori, cinque anni in cui l'assessorato alla Sanità, in capo allo stesso governatore -anche questo un caso più unico che raro- non è stato in grado di porre fine ai biblici tempi di attesa per le visite diagnostiche dei pugliesi. Cinque anni in cui il finto centrosinistra (ed è stato lo stesso governatore uscente a dichiarare "il centrosinistra pugliese è finito") ha consentito ogni sorta di tatticismo e trasformismo, facendosi partecipe di un "teatrino della politica" alle spalle dei cittadini, con una sequela di sedute consiliari venute meno per la mancanza del numero legale, sino all'ingloriosa e purtroppo storica ultima seduta che ha costretto il Governo centrale a commissariare la nostra Regione.
Gli stessi che oggi agitano "lo spauracchio della destra per metterci una casacca insopportabile, noi siamo quelli che hanno fatto il Jobs Act mentre la destra di Salvini ha votato il reddito di cittadinanza, noi abbiamo fatto Industria 4.0 mentre la destra quota 100. E qui in Puglia l'appoggio di Casapound lo prende Emiliano" e il voto utile è quello che serve agli elettori per portare la loro voce in Consiglio, non per "scegliere tra la padella e la brace".
E l'alternativa a questo scenario che si vuole riprodurre, non può essere né il passato che ritorna, e stavolta venato di sovranismo e leghismo improvvisamente sudista, né il populismo inconcludente di marca grillina, non a caso osannato e blandito dal governatore uscente.
L'alternativa a questi due populismi oggi si chiama Ivan Scalfarotto, con la lista di Italia Viva alla guida dell'unico progetto di sinistra riformista per la Puglia, coerente e competente, per lo sviluppo della nostra Regione nel segno della crescita economica e sociale fondata su nuove politiche per il lavoro che "rialzino" la Puglia dal torpore dell'assistenzialismo, e la proiettino nello scenario nazionale ed internazionale.