Alta velocità, un'auto si ribalta nella 167
Incidente accaduto in curva tra via Palmitessa e via Leonardo Da Vinci, nessun altro mezzo coinvolto. Eccezionale l'intervento coordinato di 118, Vigili del Fuoco, Carabinieri e Polizia Municipale
sabato 22 settembre 2012
18.48
Il silenzio di un comune e tranquillo sabato pomeriggio nella vecchia zona 167 rotto da un potente tonfo, tutti affacciati agli usci di finestre e balconi per assistere a uno scenario inaspettato a rompere la tranquillità, tutti presto riversatisi in strada per soccorrere l'automobilista che perdendo in curva il controllo della sua utilitaria ha finito per ribaltarsi con la sua auto senza nulla poter fare per evitarlo. Prontamente hanno raggiunto il luogo gli operatori del 118, i Vigili del Fuoco affiancati dai Carabinieri e dalla Polizia Municipale che con un comune coordinamento hanno contribuito a ristabilire l'ordine nell'area e portare via l'auto, diventata inutilizzabile.
E' accaduto verso le ore 15.40, esattamente alla curva tra via Palmitessa e via Leonardo Da Vinci, il conducente, un uomo sulla sessantina di anni, proveniendo da via Palmitessa ad altissima velocità, intento a svoltare a destra per raggiungere evidentemente il centro cittadino si è trovato alle prese con un testa coda davanti al quale nulla ha potuto fare se non meditare sul fatto che forse avrebbe potuto evitare di schiacciare così forte il piede sull'acceleratore raggiungendo una velocità ben oltre al di fuori del limite consentito di 30 chilometri orari. Fortunatamente l'uomo ne è uscito completamente illeso.
Un incidente che da lo spunto per riflettere su un'abitudine consolidata, quella di testare le proprie doti di guida ad alta velocità e autocontrollo in tratti stradali periferici in orari nei quali non si crede di poter incorrere in qualche scontro, si preme l'acceleratore con tranquillità e al contempo con l'eccitazione della velocità che ti entra in circolo nelle vene, un delirio di onnipotenza che in questo caso sarebbe potuto finire nel peggiore dei modi visto e considerato che si tratta di un'area nella quale bambini e ragazzi in particolare sono impegnati ad ogni ora a giocare, portare il cane fuori o raggiungere l'abitazione di qualche amico. Vada pure che si è scelto di correre credendo nell'assenza di altre autovetture in circolazione, anche se non si tratta assolutamente di una giustificazione. Se qualcuno in quel momento fosse stato in procinto di attraversare la strada? Anche se non si ha sale in testa, se si è spericolati e pronti a morire, perché avere sulla coscienza altre vite innocenti? Non si tratta solo di andare contro il codice stradale, si tratta di morire e far morire. Sarebbe il caso di pensare prima di agire solo per sentirsi onnipotenti, poi si fa presto a scontrarsi con la vita reale. Evidentemente i lavori per limitare la velocità non sono serviti e mai serviranno se non accompagnati dalla responsabilità delle proprie azioni e intelligenza.
E' accaduto verso le ore 15.40, esattamente alla curva tra via Palmitessa e via Leonardo Da Vinci, il conducente, un uomo sulla sessantina di anni, proveniendo da via Palmitessa ad altissima velocità, intento a svoltare a destra per raggiungere evidentemente il centro cittadino si è trovato alle prese con un testa coda davanti al quale nulla ha potuto fare se non meditare sul fatto che forse avrebbe potuto evitare di schiacciare così forte il piede sull'acceleratore raggiungendo una velocità ben oltre al di fuori del limite consentito di 30 chilometri orari. Fortunatamente l'uomo ne è uscito completamente illeso.
Un incidente che da lo spunto per riflettere su un'abitudine consolidata, quella di testare le proprie doti di guida ad alta velocità e autocontrollo in tratti stradali periferici in orari nei quali non si crede di poter incorrere in qualche scontro, si preme l'acceleratore con tranquillità e al contempo con l'eccitazione della velocità che ti entra in circolo nelle vene, un delirio di onnipotenza che in questo caso sarebbe potuto finire nel peggiore dei modi visto e considerato che si tratta di un'area nella quale bambini e ragazzi in particolare sono impegnati ad ogni ora a giocare, portare il cane fuori o raggiungere l'abitazione di qualche amico. Vada pure che si è scelto di correre credendo nell'assenza di altre autovetture in circolazione, anche se non si tratta assolutamente di una giustificazione. Se qualcuno in quel momento fosse stato in procinto di attraversare la strada? Anche se non si ha sale in testa, se si è spericolati e pronti a morire, perché avere sulla coscienza altre vite innocenti? Non si tratta solo di andare contro il codice stradale, si tratta di morire e far morire. Sarebbe il caso di pensare prima di agire solo per sentirsi onnipotenti, poi si fa presto a scontrarsi con la vita reale. Evidentemente i lavori per limitare la velocità non sono serviti e mai serviranno se non accompagnati dalla responsabilità delle proprie azioni e intelligenza.