Alla fiera di Barletta, per due soldi, un topolino mio padre comprò
Ritrovato in via Dibari il “cugino” del topo di Ponente
giovedì 4 settembre 2014
12.34
Nel lontano 1976 Angelo Branduardi cantava "Alla fiera dell'est"; quasi cinquant'anni dopo, a Barletta il noto brano torna di moda. Dopo il topo di campagna trovato morto da alcuni runners, a Barletta spunta il "cugino", il topo di città. Alcuni lettori ci hanno segnalato, nei pressi di un cantiere in via Dibari, un topo che cerca di scappare. Non si tratta di un caso o di una segnalazione sporadica, visto che, per sfuggire dalle copiose precipitazioni che si stanno abbattendo in questi giorni sulla Città della Disfida, i topi si "rifugiano" all'interno dei condomini. Una situazione ormai diventata invivibile per gli abitanti di via Dibari, che pochi mesi orsono segnalavano una situazione disastrosa legata ad una vera e propria discarica a cielo aperto. Certamente non superfluo sottolineare che gli abitanti di queste zone al momento non possono contare sull'illuminazione pubblica e su tutto l'arredo urbano.
A complicare la situazione, da qualche settimana, anche la presenza dei topi, che certo non ingentilisce la zona e complica anche le attività quotidiane sia dei cittadini che dei commercianti. La situazione nel quartiere è davvero delicata, e gli stessi abitanti auspicano un intervento urgente dell'Amministrazione Comunale quanto meno per derattizzare la zona. "Alla fiera dell'est – cantava Branduardi – per due soldi, un topolino mio padre comprò". Alla fiera di Barletta, invece, non c'è bisogno di comprare i topolini: spuntano da soli, e "allietano" le giornate uggiose di fine estate.
A complicare la situazione, da qualche settimana, anche la presenza dei topi, che certo non ingentilisce la zona e complica anche le attività quotidiane sia dei cittadini che dei commercianti. La situazione nel quartiere è davvero delicata, e gli stessi abitanti auspicano un intervento urgente dell'Amministrazione Comunale quanto meno per derattizzare la zona. "Alla fiera dell'est – cantava Branduardi – per due soldi, un topolino mio padre comprò". Alla fiera di Barletta, invece, non c'è bisogno di comprare i topolini: spuntano da soli, e "allietano" le giornate uggiose di fine estate.