All'ospedale Dimiccoli di Barletta in… treno: arriva il primo "sì"
Soddisfatto il Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia che aveva sollecitato il progetto
sabato 6 maggio 2023
"All'Ospedale di Barletta in treno: l'avvenuta comunicazione a mezzo stampa da parte della Regione Puglia sull'ok definitivo alla realizzazione della fermata fa scattare il conto alla rovescia. E' storia la richiesta di una fermata all'Ospedale Dimiccoli sulla Barletta-Spinazzola: ultimo atto politico-istituzionale in ordine di tempo di una più remota campagna di mobilitazione sociale avviata a mezzo stampa e nelle competenti sedi dal Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia quale organizzazione di volontariato quasi vent'anni fa, esattamente dal 22 giugno 2004" così il giornalista Nino Vinella, che prosegue.
"Al nuovo ospedale civile di Barletta in… treno. Dalla Regione primo importante "si" ufficiale all'istituzione della nuova fermata "Tittadegna" sulla ferrovia Barletta-Spinazzola proposta dal Comitato per alleggerire il traffico, ridurre i costi e rilanciare la linea come metropolitana leggera di superficie. In quella data, il Presidente della Giunta Regionale, Raffaele Fitto (oggi ministro nel governo Meloni), ha informato ufficialmente - con lettera a propria firma - il Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia di aver incaricato l'Assessore Regionale ai Trasporti, Pietro Franzoso, di occuparsi direttamente dell'istituzione della nuova fermata "Tittadegna" sulla Ferrovia Barletta-Spinazzola a servizio del nuovo Ospedale Civile "Mons. Angelo Raffaele Dimiccoli" richiesta lo scorso 21 giugno dal medesimo Comitato fattosi interprete di numerose istanze della comunità barlettana e dei vicini Comuni".
Ricorda sempre Vinella: "Quel primo importante "si" formale ed ufficiale da parte della Regione Puglia aprì praticamente la strada alle ulteriori fasi di adesione progettuale da parte di Trenitalia Bari (nella persona dell'Ing. Agostino Romita, Direttore Divisione Trasporto Regionale), della Direzione Generale AUSL BA/2, dei Sindaci di Barletta, Canosa di Puglia, Minervino Murge quali Soggetti istituzionalmente interessati alla risoluzione del problema trasporti e mobilità da e per il nuovo nosocomio in una più estesa ottica di Territorio.
Tanto premesso ed in virtù delle proprie competenze statutarie, il Comitato ribadiva di mantenersi più che mai vigile ed attivo per ogni forma di collaborazione tesa a definire le opportunità progettuali a basso impatto per istituire una nuova fermata subito dopo la Stazione di Barletta Centrale - da denominare "Tittadegna" – di fronte all'Ospedale Civile "Mons. Angelo Raffaele Dimiccoli" (che dista cento metri appena dalla massicciata al piazzale, con i necessari attraversamenti pedonali per viaggiatori) onde facilitare l'accesso ai servizi del nuovo nosocomio da parte della popolazione residente nel bacino AUSL BA/2 mediante l'uso alternativo e complementare della suddetta Ferrovia da intendere quale metropolitana leggera di superficie, abbattendo così i maggiori costi e i disagi ricadenti sulla popolazione di Barletta e dei Comuni in indirizzo dal forzato uso di automobili e automezzi pubblici e relativi ingorghi".
E conclude: "Nel 2007, in chiave bipartisan, il convegno promosso nell'aula consiliare con folto pubblico dal consigliere regionale Beppe Cioce portò più avanti e più in profondità la questione, con tavoli tecnici ed istituzionali che videro la personale partecipazione dell'allora assessore regionale ai trasporti Mario Loizzo. Poi lo stop ed il buio di tutta la politica nostrana. Oggi la storia sta per terminare con l'apertura del prossimo cantiere. Meglio nel rispetto della verità, dei documenti e della società civile. Altrimenti restano solo gli annunci…"
"Al nuovo ospedale civile di Barletta in… treno. Dalla Regione primo importante "si" ufficiale all'istituzione della nuova fermata "Tittadegna" sulla ferrovia Barletta-Spinazzola proposta dal Comitato per alleggerire il traffico, ridurre i costi e rilanciare la linea come metropolitana leggera di superficie. In quella data, il Presidente della Giunta Regionale, Raffaele Fitto (oggi ministro nel governo Meloni), ha informato ufficialmente - con lettera a propria firma - il Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia di aver incaricato l'Assessore Regionale ai Trasporti, Pietro Franzoso, di occuparsi direttamente dell'istituzione della nuova fermata "Tittadegna" sulla Ferrovia Barletta-Spinazzola a servizio del nuovo Ospedale Civile "Mons. Angelo Raffaele Dimiccoli" richiesta lo scorso 21 giugno dal medesimo Comitato fattosi interprete di numerose istanze della comunità barlettana e dei vicini Comuni".
Ricorda sempre Vinella: "Quel primo importante "si" formale ed ufficiale da parte della Regione Puglia aprì praticamente la strada alle ulteriori fasi di adesione progettuale da parte di Trenitalia Bari (nella persona dell'Ing. Agostino Romita, Direttore Divisione Trasporto Regionale), della Direzione Generale AUSL BA/2, dei Sindaci di Barletta, Canosa di Puglia, Minervino Murge quali Soggetti istituzionalmente interessati alla risoluzione del problema trasporti e mobilità da e per il nuovo nosocomio in una più estesa ottica di Territorio.
Tanto premesso ed in virtù delle proprie competenze statutarie, il Comitato ribadiva di mantenersi più che mai vigile ed attivo per ogni forma di collaborazione tesa a definire le opportunità progettuali a basso impatto per istituire una nuova fermata subito dopo la Stazione di Barletta Centrale - da denominare "Tittadegna" – di fronte all'Ospedale Civile "Mons. Angelo Raffaele Dimiccoli" (che dista cento metri appena dalla massicciata al piazzale, con i necessari attraversamenti pedonali per viaggiatori) onde facilitare l'accesso ai servizi del nuovo nosocomio da parte della popolazione residente nel bacino AUSL BA/2 mediante l'uso alternativo e complementare della suddetta Ferrovia da intendere quale metropolitana leggera di superficie, abbattendo così i maggiori costi e i disagi ricadenti sulla popolazione di Barletta e dei Comuni in indirizzo dal forzato uso di automobili e automezzi pubblici e relativi ingorghi".
E conclude: "Nel 2007, in chiave bipartisan, il convegno promosso nell'aula consiliare con folto pubblico dal consigliere regionale Beppe Cioce portò più avanti e più in profondità la questione, con tavoli tecnici ed istituzionali che videro la personale partecipazione dell'allora assessore regionale ai trasporti Mario Loizzo. Poi lo stop ed il buio di tutta la politica nostrana. Oggi la storia sta per terminare con l'apertura del prossimo cantiere. Meglio nel rispetto della verità, dei documenti e della società civile. Altrimenti restano solo gli annunci…"