Alfarano, “Ospedali, cattivo biglietto da visita della Puglia”

Dichiarazione del consigliere regionale. Tanti i tagli, tante le cancellazioni

mercoledì 15 settembre 2010
«Basta farsi un giro nei reparti – racconta l'esponente azzurro – per avere contezza delle precarie condizioni strutturali evidenziate. La sanità migliore di Vendola non può prescindere dagli ospedali. Ospedali, talvolta, inadeguati alle grandissime potenzialità e alle tantissime professionalità in campo medico che la nostra regione può vantare. Le rovine di questa sanità peggiore sono, oramai, sotto gli occhi di tutti. E' normale che si debba aspettare mesi e mesi per un accertamento, una risonanza magnetica, una TAC, una mammografia? Vogliamo essere realisti o continuare a prendere in giro i pugliesi?».

Il consigliere del Popolo della Libertà prosegue: «La cancellazione di numerosi nosocomi, il taglio di posti letto, i 700 milioni di euro (tasse regionali) rastrellati dalle tasche dei cittadini pugliesi, i continui disservizi, la carenza di personale medico e assistenziale, un sistema praticamente incontrollato. Oggi, Vendola – aggiunge - si nasconde dietro il Piano di Rientro che non è un'imposizione del Governo Berlusconi ma una grossa possibilità che si dà alle Regioni per risanare i propri debiti. La sinistra al governo della Puglia non avendo rispettato il Patto di Stabilità, non avendo recepito le intese sottoscritte col governo ed avendo accumulato circa 1 miliardo di euro di debiti, è palesemente in difficoltà e resta inerme dinanzi al problema, scaricando la patata bollente al governo centrale. Vendola è stato eletto dai pugliesi per lavorare al bene della Puglia e non per stare più a Roma che a Bari a lavorare per il bene di se stesso e di un suo eventuale futuro politico da leader del centro-sinistra».