Alfarano? «Come se Fieramosca fosse passato dalla parte dei francesi»
Si dichiara sconcertato Giovanni Ceto, commissario cittadino di Forza Italia
mercoledì 27 luglio 2016
«Forza Italia Barletta prende atto con profondo sconcerto dell'incredibile comportamento tenuto in occasione dell'ultimo consiglio comunale di lunedì 25 luglio 2016 dal consigliere comunale Giovanni Alfarano, che, di fatto, quando il destino della consigliatura a guida del sindaco Pasquale Cascella sembrava oramai segnato per l'abbandono del sindaco da parte della propria stessa maggioranza, si è improvvisamente trasformato nell'insospettabile ed acclamato salvatore della patria cascelliana. Infatti, restando al suo posto, il consigliere Alfarano ha garantito, in tal modo, il numero legale, votando peraltro contro il provvedimento (???), e tutto questo dopo che avevano già lasciato l'aula interi pezzi di maggioranza e tutta l'opposizione. Salvando così, clamorosamente, l'amministrazione di centrosinistra che, altrimenti, senza la sua spettacolare "performance", sarebbe inevitabilmente caduta. Un gesto di responsabilità? Preferiamo parlare di scelta di vita…». Sono le parole di Giovanni Ceto, commissario cittadino di Forza Italia.
«La città di Barletta, quella che per lo meno non si rispecchia in questo centrosinistra, che da oltre vent'anni condanna la nostra città all'immobilismo ed alla totale mancanza di prospettive, è davvero stanca di sentire parlare, ogni volta, ad ogni giro di valzer, di "scelte responsabili". Se questi sono i gesti di responsabilità della sua classe politica, la città ne farebbe certamente volentieri a meno… L'unica responsabilità assuntasi dal consigliere Alfarano, con il proprio incredibile comportamento, che non trova alcuna giustificazione politica degna di questo nome, è stata quella di avere clamorosamente tradito migliaia di elettori barlettani che in quel consiglio comunale ce lo hanno mandato votandolo proprio perché candidatosi quale sindaco del centrodestra, in opposizione al candidato del centrosinistra Pasquale Cascella. Un clamoroso tradimento del mandato ricevuto che non trova davvero alcuna giustificazione, meno che mai quella di "scelta responsabile" addotta dallo stesso interessato.
Sarebbe come se, a disfida in corso, Ettore Fieramosca fosse passato dalla parte dei francesi, tra gli applausi e le congratulazioni di La Motte, parlando poi sfacciatamente di gesto di responsabilità… Forza italia Barletta non ha davvero parole per deplorare questo tipo di "politica" che contribuisce unicamente a confondere la cittadinanza, a disamorarla verso la politica, alimentando sempre più sentimenti di sfiducia verso la classe politica in generale, ed a rafforzare nell'elettorato tentazioni di scelte populistiche e di antipolitica».
«La città di Barletta, quella che per lo meno non si rispecchia in questo centrosinistra, che da oltre vent'anni condanna la nostra città all'immobilismo ed alla totale mancanza di prospettive, è davvero stanca di sentire parlare, ogni volta, ad ogni giro di valzer, di "scelte responsabili". Se questi sono i gesti di responsabilità della sua classe politica, la città ne farebbe certamente volentieri a meno… L'unica responsabilità assuntasi dal consigliere Alfarano, con il proprio incredibile comportamento, che non trova alcuna giustificazione politica degna di questo nome, è stata quella di avere clamorosamente tradito migliaia di elettori barlettani che in quel consiglio comunale ce lo hanno mandato votandolo proprio perché candidatosi quale sindaco del centrodestra, in opposizione al candidato del centrosinistra Pasquale Cascella. Un clamoroso tradimento del mandato ricevuto che non trova davvero alcuna giustificazione, meno che mai quella di "scelta responsabile" addotta dallo stesso interessato.
Sarebbe come se, a disfida in corso, Ettore Fieramosca fosse passato dalla parte dei francesi, tra gli applausi e le congratulazioni di La Motte, parlando poi sfacciatamente di gesto di responsabilità… Forza italia Barletta non ha davvero parole per deplorare questo tipo di "politica" che contribuisce unicamente a confondere la cittadinanza, a disamorarla verso la politica, alimentando sempre più sentimenti di sfiducia verso la classe politica in generale, ed a rafforzare nell'elettorato tentazioni di scelte populistiche e di antipolitica».