Alfabetizzazione digitale, la Regione Puglia approva un progetto per educare gli anziani

L'obiettivo è ridurre il divario generazionale e promuovere l'invecchiamento attivo

lunedì 6 dicembre 2021
"La valorizzazione e promozione dell'invecchiamento attivo, prevista dalla legge regionale n.16 del 2019 è un tema centrale per l'assessorato al Welfare. Nella scorsa seduta di Giunta abbiamo approvato la delibera per il progetto pilota per realizzare corsi di alfabetizzazione informatica per ridurre il divario generazionale in materia di invecchiamento attivo, finanziato grazie alle risorse aggiuntive stanziate nel Bilancio 2021 per la valorizzazione e la promozione dell'invecchiamento attivo, pari a 100.000 euro.

Delle modalità di realizzazione si occuperà l'AReSS, attraverso lo schema di convenzione già approvato in Giunta". Lo dichiara l'assessora al Welfare Rosa Barone. Obiettivi principali sono: favorire l'apprendimento di nuove conoscenze sull'utilizzo di dispositivi informatici, come PC, tablet e smartphone; garantire lo sviluppo delle competenze che permettano l'accesso autonomo ai principali siti istituzionali ed in particolare al Portale Puglia Salute, rendendo così più agevole la possibilità di prenotazione di visite ed esami diagnostici e di visualizzazione del proprio Fascicolo Sanitario Elettronico e promuovere il trasferimento di conoscenze tra pari.

"Le persone anziane - conclude Barone - sono una ricchezza per la nostra società, per questo è nostro dovere favorire percorsi per l'autonomia e il benessere psicofisico, economico e sociale. Ai soggetti destinatari dell'iniziativa sarà quindi offerta l'occasione di acquisire risorse e conoscenze della rete informatica mediante percorsi formativi di alfabetizzazione tecnologica. Parallelamente porteremo avanti il lavoro in sinergia con gli altri assessorati e tutti gli attori interessati per dare vita alle azioni previste dalla legge".

"Nel quadro del piano triennale dell'invecchiamento attivo daremo attuazione anche agli altri ambiti di attività che vanno dalla sicurezza domestica e stradale, all'acquisizione di competenze sociali e culturali al riconoscimento del propri talenti e del proprio potenziale bagaglio esperienziale, affinché esso sia messo a disposizione delle generazioni più giovani".