Alcune precisazioni sul contatore dell’elettricità di via Manfredi

«Soluzione momentanea»: non appartiene all'Archivio ma all'impresa di lavori

martedì 12 agosto 2014
La sicurezza è una notizia sempre all'ordine del giorno. Ecco perchè premura e attenzione al bene comune sono sempre elevatissime, soprattutto in momenti in cui è facile peccare di disinteresse e noncuranza verso i pericoli, anche i più piccoli. In risposta all'articolo apparso sulle nostre pagine ieri mattina sulla presenza di un contatore dell'elettricità poco sicuro nei pressi della futura sede dell'Archivio di Stato, come attentamente segnalato da un lettore, scrive in replica al direttore di BarlettaViva Michele Grimaldi, funzionario della Sezione di Archivio di Stato di Barletta: «Nella mia qualità di Funzionario della Sezione di Archivio di Stato di Barletta e responsabile del procedimento relativamente a quanto concerne i lavori di adeguamento impiantistico della "prossima" sede della Sezione di Archivio di Stato di Barletta, ritengo sia doveroso effettuare precisazioni in merito alla segnalazione di un cittadino fattavi pervenire e relativa al "Contatore dell'elettricità esposto alle intemperie a Barletta". Mi corre l'obbligo di evidenziare un paio di inesattezze riportate nel pezzo da voi pubblicato e che si sarebbero evitate qualora l'autrice avesse interpellato il Direttore dei lavori l'architetto Teseo della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le Province di Bari, Barletta-Andria-Trani e Foggia e che viene indicato sul regolamentare cartellone posto sul portone di entrata, indicante i lavori in corso.

Subito specificare che quello in via Manfredi al n.22 non è "un edificio ospitante l'archivio di stato cittadino" ma, più precisamente, ospiterà la Sezione di Archivio di Stato che, ovviamente, essendo statale non può essere cittadino. Seconda inesattezza o se desiderate non conoscenza dello stato dei luoghi, il contatore non è appartenente all'Istituto culturale bensì alla ditta che sta effettuando i lavori di adeguamento impiantistico e quindi non definitivo ma momentaneo e in uso per il cantiere fino a quando questo insisterà nei locali. Per concludere l'altezza del contatore. Nell'articolo si afferma che "essendo il contatore quasi ad altezza d'uomo sarebbe importante agire quanto prima per un suo ricollocamento più adeguato". Il contatore in questione è posto, posso anche sbagliare in difetto, ad un'altezza di tre metri e di questo posso esserne sicuro in quanto, nel momento dell'installazione, ero presente e i tecnici dell'ENEL dovettero usare una scala telescopica per posizionarlo.

Da ciò si può dedurre che, chi ha installato il contatore, sono tecnici dell'ENEL e credo che, in quanto esperti del settore (o lo è di più chi ha effettuato la segnalazione?), abbiano le fondamentali competenze per decidere sul come, dove e soprattutto rispettando le norme sulla sicurezza, posizionare un contatore, provvisorio, che deve servire un cantiere. Tanto le dovevo per cortese chiarimento relativamente alle affermazioni presenti nell'articolo e che, implicitamente, doveva essere fornito. Ringraziandola per il sempre prezioso lavoro che svolge in coordinamento della sua validissima Redazione, Le porgo i più cordiali saluti rinnovandole la mia più piena disponibilità.