Alberi via Vittorio Veneto, otto domande al sindaco Cannito
A rivolgerle il comitato “Alberi per la vita”
sabato 25 febbraio 2023
11.39
«Oggi rimbalza sui social, qui a Barletta,l' immagine di questo marciapiede nudo e grigio. Un' immagine devastata che simboleggia questa città sempre più arida, ultima in Puglia per il rapporto tra il numero di alberi e il numero di abitanti. Un patrmonio arboreo di 54 piante di svariate decine di anni di età, raso al suolo in poche ore. Nessuna valutazione sull'impatto socio-ambientale- sanitario sugli abitanti. Eppure la stessa Isde ha scritto, nero su bianco, citando vari studi che la deforestazione ha negativi impatti sulla salute psico- fisica umana, sia a breve sia a lungo termine». Così i referenti del comitato "Alberi per la vita".
Questo scempio suscita 8 Domande,che rivolgiamo ai Dirigenti e Assessori all'Ambiente del Comune di Barletta:
1. era proprio necessario intervenire senza prendere in considerazione l'idea di integrare il progetto del Fronte Stazione con gli alberi già esistenti?
2. Il patrimonio arboreo è un Bene Comune e possiede anche un valore economino. Quanto valevano secondo l'Amministrazione quegli alberi?
3. Se gli alberi erano malati, a chi erano affidate le cure?
4. E se verranno piantati nuovi alberi, come facciamo a
credere che non faranno la stessa fine?
5. Il personale Bar.Sa che si occupa della manutenzione
del verde, è mai stato formato per svolgere le sue
mansioni?
6. Quando verrà istituito l'Ufficio del Verde che, come
promesso,vedrà impegnata l'Agronoma nello smistare
le richieste di cura del verde urbano?
7. Quando verrà mappato digitalmente il patrimonio con
un progetto noto come Piano del verde?
8. Quando verranno censiti gli alberi presenti in città ?
Ogni albero è parte di quel patrimonio.
Detto ciò, pensare di sostituire un albero grande (e già ricco di foglie) con un altro piccolo non consente di produrre una grande quantità di ossigeno.
Ai fini della tutela della salute (di cui il Primo Cittadino è il Garante) ciò costituisce un peggioramento della qualità dell'aria con conseguente aumento delle patologie. Un Sindaco e Medico dovrebbe saperlo. Aumentano invece i casi di polmonite, arresti cardiaci, cancro e tumori infantili.
Barletta ha bisogno disperato di verde, di ossigeno e di bellezza.
Andando avanti così non ci sarà un domani
Questo scempio suscita 8 Domande,che rivolgiamo ai Dirigenti e Assessori all'Ambiente del Comune di Barletta:
1. era proprio necessario intervenire senza prendere in considerazione l'idea di integrare il progetto del Fronte Stazione con gli alberi già esistenti?
2. Il patrimonio arboreo è un Bene Comune e possiede anche un valore economino. Quanto valevano secondo l'Amministrazione quegli alberi?
3. Se gli alberi erano malati, a chi erano affidate le cure?
4. E se verranno piantati nuovi alberi, come facciamo a
credere che non faranno la stessa fine?
5. Il personale Bar.Sa che si occupa della manutenzione
del verde, è mai stato formato per svolgere le sue
mansioni?
6. Quando verrà istituito l'Ufficio del Verde che, come
promesso,vedrà impegnata l'Agronoma nello smistare
le richieste di cura del verde urbano?
7. Quando verrà mappato digitalmente il patrimonio con
un progetto noto come Piano del verde?
8. Quando verranno censiti gli alberi presenti in città ?
Ogni albero è parte di quel patrimonio.
Detto ciò, pensare di sostituire un albero grande (e già ricco di foglie) con un altro piccolo non consente di produrre una grande quantità di ossigeno.
Ai fini della tutela della salute (di cui il Primo Cittadino è il Garante) ciò costituisce un peggioramento della qualità dell'aria con conseguente aumento delle patologie. Un Sindaco e Medico dovrebbe saperlo. Aumentano invece i casi di polmonite, arresti cardiaci, cancro e tumori infantili.
Barletta ha bisogno disperato di verde, di ossigeno e di bellezza.
Andando avanti così non ci sarà un domani