Al via "Mare Sicuro 2015", «se molto è stato fatto, molto ancora si può fare»
Intervengono il comandante Pallotti e il prefetto Minerva
venerdì 19 giugno 2015
10.21
Proprio ieri presso la sala "protezione civile" della prefettura di Barletta-Andria-Trani ha avuto luogo la conferenza stampa di presentazione dell'operazione "Mare Sicuro 2015" alla presenza del comandante della capitaneria di porto di Barletta C.F.(CP) Pierpaolo Pallotti d'intesa con la dott.ssa Clara Minerva. L' operazione che avrà luogo dal 22 giugno al 13 settembre, sarà incentrata sulla puntuale vigilanza dell'ordinato svolgimento delle attività diportistiche, turistiche e balnearie atte alla prevenzione o repressione di comportamenti che possano mettere a repentaglio la difficoltà di navigazione e la salvaguardia della vita umana in mare.
In tale direzione si dirige difatti l'intensificazione dei pattugliamenti e dei controlli via mare e via terra da parte della Guardia Costiera con capillari verifiche di sicurezza dei punti imbarco e sbarco delle aree portuali, delle unità destinate alla locazione o al noleggio degli acquascooter - il cui uso è stato disciplinato dal regolamento emanato quest'anno - che ben si concilia con la pratica del kitesurf molto diffuso sulla nostra litoranea Pietro Paolo Mennea "di Ponente". Il comandante della Capitaneria di porto Pallotti ha sottolineato che, in seguito al decreto del Presidente della Repubblica n.37 del 13 febbraio 2012, l'ufficio di Barletta - elevato al rango di Capitaneria - ha un nuovo comando di competenza su tutto il territorio della provincia Barletta - Andria – Trani (compresi i porti di Margherita di Savoia ,Trani e Bisceglie) che è esteso per circa 58 km e comprende più di cento lidi balneari.
Durante la conferenza sono stati evidenziati alcuni risultati dell'attività svolta il precedente anno, quali ad esempio il soccorso di 20 persone, l'assistenza di 8 unità da diporto, il rilascio da parte del comando di 67 bollini blu e 645 controlli (172 per il diporto,130 a strutture balneari e 343 in materia di pesca e antinquinamento) a dimostrazione che «se molto è stato fatto, molto ancora si può fare». Il programma anche quest'anno si è posto non solo l'obiettivo di svolgere attività preventiva, volta a fornire informazioni utili agli utenti del mare e alla verifica dell' osservanza delle norme in materia di sicurezza sulla navigazione, ma ha anche previsto l'impiego di 40 militari, 3 motovedette, 3 gommoni (classe CG) e 5 mezzi terrestri.
E' possibile dunque garantire elevati standard di sicurezza al settore balneare mediante l'intensificazione dei servizi sul territorio nazionale di un maggior numero di militari del corpo, specie nel periodo di maggiore afflusso di bagnanti, in mare e lungo le coste, mediante la collaborazione con enti della polizia, associazioni di volontariato o i gestori stessi dei lidi balneari e strutture per la nautica. Il monito del Comandante della Capitaneria di porto è quello di prevedere servizi di salvamento in ogni località balneare o l' avviso per mezzo di appositi cartelli dell'assenza di tale servizio al fine di garantire la maggiore sicurezza possibile ai bagnanti che «possono sempre ricorrere per le emergenze o segnalazioni al numero blu 1530 o per le chiamate via radio VHF al canale 16».
In tale direzione si dirige difatti l'intensificazione dei pattugliamenti e dei controlli via mare e via terra da parte della Guardia Costiera con capillari verifiche di sicurezza dei punti imbarco e sbarco delle aree portuali, delle unità destinate alla locazione o al noleggio degli acquascooter - il cui uso è stato disciplinato dal regolamento emanato quest'anno - che ben si concilia con la pratica del kitesurf molto diffuso sulla nostra litoranea Pietro Paolo Mennea "di Ponente". Il comandante della Capitaneria di porto Pallotti ha sottolineato che, in seguito al decreto del Presidente della Repubblica n.37 del 13 febbraio 2012, l'ufficio di Barletta - elevato al rango di Capitaneria - ha un nuovo comando di competenza su tutto il territorio della provincia Barletta - Andria – Trani (compresi i porti di Margherita di Savoia ,Trani e Bisceglie) che è esteso per circa 58 km e comprende più di cento lidi balneari.
Durante la conferenza sono stati evidenziati alcuni risultati dell'attività svolta il precedente anno, quali ad esempio il soccorso di 20 persone, l'assistenza di 8 unità da diporto, il rilascio da parte del comando di 67 bollini blu e 645 controlli (172 per il diporto,130 a strutture balneari e 343 in materia di pesca e antinquinamento) a dimostrazione che «se molto è stato fatto, molto ancora si può fare». Il programma anche quest'anno si è posto non solo l'obiettivo di svolgere attività preventiva, volta a fornire informazioni utili agli utenti del mare e alla verifica dell' osservanza delle norme in materia di sicurezza sulla navigazione, ma ha anche previsto l'impiego di 40 militari, 3 motovedette, 3 gommoni (classe CG) e 5 mezzi terrestri.
E' possibile dunque garantire elevati standard di sicurezza al settore balneare mediante l'intensificazione dei servizi sul territorio nazionale di un maggior numero di militari del corpo, specie nel periodo di maggiore afflusso di bagnanti, in mare e lungo le coste, mediante la collaborazione con enti della polizia, associazioni di volontariato o i gestori stessi dei lidi balneari e strutture per la nautica. Il monito del Comandante della Capitaneria di porto è quello di prevedere servizi di salvamento in ogni località balneare o l' avviso per mezzo di appositi cartelli dell'assenza di tale servizio al fine di garantire la maggiore sicurezza possibile ai bagnanti che «possono sempre ricorrere per le emergenze o segnalazioni al numero blu 1530 o per le chiamate via radio VHF al canale 16».