Al via ieri la sfida del barlettano Angelo Chiarazzo

I primi racconti dalla vita on the road: difficoltà, ansie e piccole soddisfazioni

sabato 9 agosto 2014 20.23
A cura di Viviana Damore
E' partita ieri l'impresa del giovanissimo Angelo Chiarazzo, in viaggio da Barletta a Valencia con la sola risorsa delle sue speranze e della sua voglia di fare. Angelo ha scelto la strada per lui più significativa per portarsi oltre il limite che spesso e volentieri le nostre stesse menti ci impongono. Ve ne avevamo già parlato in precedenza in un nostro articolo "Believe in your self", in cui Angelo ci aveva spiegato quale fosse la mission della sua avventura. Ieri, all'inizio del viaggio, il giovane in costante contatto con la redazione di BarlettaViva, ci ha narrato di questo primo giorno di viaggio e delle sue interessanti prime esperienze on the road.

L'adrenalina e l'ansia pre partenza non hanno offerto grande ristoro al giovane durante l'ultima notte in casa propria, e infatti alle 6 del mattino Angelo ha iniziato il proprio cammino, accodandosi all'ingresso della SS16 bis, ad un panettiere in viaggio per Cerignola, che lo ha condotto presso l'azienda Dilillo, in cui al giovane è stata offerta la colazione e qualche oliva "Bella Cerignola" come ricordo dei profumi della nostra terra da portarsi in viaggio durante quest'importante esperienza.

Accompagnato a Foggia, al casello autostradale Angelo ha impiegato quasi tre ore prima di trovare un passaggio. Proprio nel momento in cui stava per abbandonare il casello, convinto di non riuscire nel suo intento, Angelo è stato aiutato da un uomo di "poche parole" come ci ha poi riferito, grazie al quale è riuscito a giungere a destinazione, alla sua prima tappa di Modena intorno alle 16.

Domani l'aspetta la vera sfida, in quanto l'impresa del giovane prevede numerosi cambi stradali e un itinerario non del tutto semplice come si potrebbe immaginare. Il suo stesso motto, "Mai mollare" rende bene l'idea di quanto possano fare caparbietà, voglia di vivere e di esplorare. A noi non resta che augurargli un grande in bocca al lupo, con tanta ammirazione ed un pizzico d'invidia che non si può non provare ascoltando di imprese del genere e provando quel brivido di libertà che sicuramente costituisce la forza più grande del giovane barlettano.
Angelo Chiarazzo, la prima tappa
Angelo Chiarazzo, la prima tappa
Angelo Chiarazzo, la prima tappa