'Al di là del tempo', opera biografica dell'autrice Anna Grieco
Racconto di una grande storia d'amore indissolubile. Presentazione presso la sala rossa del castello svevo
sabato 13 novembre 2010
Il luogo di cultura migliore che ci potesse essere a Barletta, forse l'unico, dove poter presentare un libro ambientato nel XXI secolo. La sala rossa del castello svevo di Barletta sembra infatti fatta apposta per raccontare una storia d'amore che va appunto "Al di là del tempo". Una storia d'amore che come tutte le altre è irta di difficoltà ed ostacoli ma che alla fine rimane indissolubile nel tempo.
Sarà l'autrice Anna Grieco, trentottenne barlettana, a presentare nella sua città di origine, oggi alle ore 16,30, presso la sala rossa del castello normanno-svevo la sua prima opera biografica. Un'opera nata da un sogno nel quale l'autrice si ritrovava all'interno di un altro mondo mitologico da dove comincia il fantastico racconto.
Mamma di 4 splendidi figli, Anna ha coronato un sogno che nutre sin da quando era ragazzina. Appassionata di mitologia classica greca e romana, adora Omero e affini. Ha scritto due racconti che sono stati pubblicati in due diverse antologie, un altro racconto a sfondo mitologico che verrà pubblicato su una rivista a tiratura nazionale, poi sta lavorando a sei mani nella stesura di un altro romanzo, più è parte di un'antologia fantasy di prossima pubblicazione.
Trama del romanzo "Un amore senza tempo"
La mia opera ha inizio nell'Agosto del 2008, durante le olimpiadi di Pechino,e la mia eroina è Johanna Douglas Mackenzie, figlia di uno scozzese delle Highland e di un'italiana. Johanna studia medicina all'università ed è una pentatleta che partecipa anche alle olimpiadi nella sua specialità, vincendo una medaglia. Ora: Johanna tutte le notti fa dei sogni ricorrenti, nei quali si ritrova davanti ad un cerchio di pietre e vede un magnifico guerriero che l'attrae con una forza irresistibile, anche se lei ignora chi sia. Dopo le Olimpiadi ella, con tutta la sua famiglia, si reca in Scozia per andare a trovare sua nonna, dalla quale ha ereditato il nome e che conserva da più di 800 anni il ritratto di una loro antenata che le assomiglia in maniera impressionante.
Qui, durante un eclissi di sole nei pressi di Inverness, Johanna si ritrova improvvisamente catapultata indietro nel tempo, e quando si risveglia sula cima di una collina si ritrova nel Northumberland ed incontra un aitante cavaliere inglese, sir Nigel, che la conduce nel suo castello e si prende cura di lei, aiutato da sua sorella, lady Elizabeth, e ben presto le due donne diventano molto amiche. Durante un torneo organizzato dal barone inglese però, al quale intervengono Re Giovanni Plantageneto ed il suo tirapiedi, De Burgh, Johanna è costretta a rivelare la sua identità, e perciò viene imprigionata, così come i suoi soccorritori, accusati di complicità.
Con l'aiuto di alcuni cavalieri tuttavia Johanna e lady Elizabeth riescono a fuggire dal castello, e dopo un accanito inseguimento alla fine vengono salvate da Colin Mackenzie e dai suoi guerrieri, e grande è la sorpresa della donna quando davanti ai suoi occhi appare l'uomo che per circa un anno è stato protagonista dei suoi sogni.
Tra i due è subito attrazione, ma i loro caratteri volitivi spesso si scontrano, anche perchè la mia eroina è una donna del 21° secolo, e perciò allergica a qualsiasi tipo di sottomissione.
I loro rapporti sono quindi sempre molto tesi, ma un giorno le due donne, per sottrarsi alle mire di De Burgh sono costrette a sposare Colin e suo fratello Patrick. E' proprio in questo frangente che i due scoprono di amarsi, ma una nuova tragedia è in agguato: Colin ed i suoi uomini vengono fatti prigionieri dal loro nemico inglese. Mentre lei si dispera,non sapendo cosa fare, ecco che Peter, un ragazzo del clan Mackenzie, le dona un ritratto, e grande è la sua sorpresa quando lo vede, perchè si rende conto che è sempre stata lei quella donna che si era resa protagonista molti secoli addietro del salvataggio del marito prigioniero e degli uomini del loro clan. Decide quindi di convocare il consiglio, e subito dopo, insieme a donne e uomini, parte per andare a salvarli, riuscendovi, e dopo la battaglia finale i due protagonisti tornano a casa insieme, mentre il loro nemico muore. La storia si conclude con l'epilogo, quando la madre di Johanna, dopo che il ritratto si rompe trova tra i due lembi della tela una lettera di sua figlia, nella quale ella le spiega quanto è successo.
Sarà l'autrice Anna Grieco, trentottenne barlettana, a presentare nella sua città di origine, oggi alle ore 16,30, presso la sala rossa del castello normanno-svevo la sua prima opera biografica. Un'opera nata da un sogno nel quale l'autrice si ritrovava all'interno di un altro mondo mitologico da dove comincia il fantastico racconto.
Mamma di 4 splendidi figli, Anna ha coronato un sogno che nutre sin da quando era ragazzina. Appassionata di mitologia classica greca e romana, adora Omero e affini. Ha scritto due racconti che sono stati pubblicati in due diverse antologie, un altro racconto a sfondo mitologico che verrà pubblicato su una rivista a tiratura nazionale, poi sta lavorando a sei mani nella stesura di un altro romanzo, più è parte di un'antologia fantasy di prossima pubblicazione.
Trama del romanzo "Un amore senza tempo"
La mia opera ha inizio nell'Agosto del 2008, durante le olimpiadi di Pechino,e la mia eroina è Johanna Douglas Mackenzie, figlia di uno scozzese delle Highland e di un'italiana. Johanna studia medicina all'università ed è una pentatleta che partecipa anche alle olimpiadi nella sua specialità, vincendo una medaglia. Ora: Johanna tutte le notti fa dei sogni ricorrenti, nei quali si ritrova davanti ad un cerchio di pietre e vede un magnifico guerriero che l'attrae con una forza irresistibile, anche se lei ignora chi sia. Dopo le Olimpiadi ella, con tutta la sua famiglia, si reca in Scozia per andare a trovare sua nonna, dalla quale ha ereditato il nome e che conserva da più di 800 anni il ritratto di una loro antenata che le assomiglia in maniera impressionante.
Qui, durante un eclissi di sole nei pressi di Inverness, Johanna si ritrova improvvisamente catapultata indietro nel tempo, e quando si risveglia sula cima di una collina si ritrova nel Northumberland ed incontra un aitante cavaliere inglese, sir Nigel, che la conduce nel suo castello e si prende cura di lei, aiutato da sua sorella, lady Elizabeth, e ben presto le due donne diventano molto amiche. Durante un torneo organizzato dal barone inglese però, al quale intervengono Re Giovanni Plantageneto ed il suo tirapiedi, De Burgh, Johanna è costretta a rivelare la sua identità, e perciò viene imprigionata, così come i suoi soccorritori, accusati di complicità.
Con l'aiuto di alcuni cavalieri tuttavia Johanna e lady Elizabeth riescono a fuggire dal castello, e dopo un accanito inseguimento alla fine vengono salvate da Colin Mackenzie e dai suoi guerrieri, e grande è la sorpresa della donna quando davanti ai suoi occhi appare l'uomo che per circa un anno è stato protagonista dei suoi sogni.
Tra i due è subito attrazione, ma i loro caratteri volitivi spesso si scontrano, anche perchè la mia eroina è una donna del 21° secolo, e perciò allergica a qualsiasi tipo di sottomissione.
I loro rapporti sono quindi sempre molto tesi, ma un giorno le due donne, per sottrarsi alle mire di De Burgh sono costrette a sposare Colin e suo fratello Patrick. E' proprio in questo frangente che i due scoprono di amarsi, ma una nuova tragedia è in agguato: Colin ed i suoi uomini vengono fatti prigionieri dal loro nemico inglese. Mentre lei si dispera,non sapendo cosa fare, ecco che Peter, un ragazzo del clan Mackenzie, le dona un ritratto, e grande è la sua sorpresa quando lo vede, perchè si rende conto che è sempre stata lei quella donna che si era resa protagonista molti secoli addietro del salvataggio del marito prigioniero e degli uomini del loro clan. Decide quindi di convocare il consiglio, e subito dopo, insieme a donne e uomini, parte per andare a salvarli, riuscendovi, e dopo la battaglia finale i due protagonisti tornano a casa insieme, mentre il loro nemico muore. La storia si conclude con l'epilogo, quando la madre di Johanna, dopo che il ritratto si rompe trova tra i due lembi della tela una lettera di sua figlia, nella quale ella le spiega quanto è successo.