“Agorà” a Barletta: una serata non facile per Ventola e Maffei

Una piazza accesa, tra critiche, difese e contestazioni. “Questa provincia ingrassa la classe politica”: così lo striscione di Exit e Lab Aut

venerdì 7 settembre 2012
A cura di Edoardo Centonze
Mercoledì sera il tour di "Agorà" ha fatto tappa a Barletta, nella piazza antistante l'ingresso del Castello. La serata barlettana sarà forse ricordata come quella tra le più colorite di questa serie di incontri nei 10 comuni della Bat, costellata da interventi di contestazione delle scelte della giunta Ventola, da rivendicazioni mai sopite frutto dell'antico sogno di Barletta provincia, e dalla voglia di far sentire la propria voce, a volte però senza anteporre a ciò l'educazione di attendere il proprio turno, a volte sfociando nelle richieste di risposte al sindaco di Barletta su alcuni problemi della città, andando così oltre il tema province. «Decisioni forse assunte con troppa fretta, senza guardare alla storia e al risparmio - ha affermato il sindaco Nicola Maffei, nel suo intervento introduttivo, riferendosi al riordino (inizialmente era una soppressione) delle province deciso dal governo - Dobbiamo trovare il modo migliore affinché la nostra provincia venga risparmiata dagli accorpamenti». «In Italia ci sono circa 8.000 enti che hanno un costo che è 16 volte più alto delle province, e in Puglia ce ne sono 70 - ha esordito il presidente della Bat Francesco Ventola - Non si toccano forse perché lì spesso si trovano il cosiddetti "trombati" della politica»

Sono intervenuti dal pubblico Nino Vinella del Comitato Pro-Canne della battaglia, Nardo Binetti del Mida, che ha letto un documento dal titolo "La nuova frontiera della provincia Bt", e Giuseppe Gammarota, coordinatore provinciale de La Buona Politica, che ha ricordato anche l'ex sindaco Francesco Salerno, candidato presidente alle provinciali del 2009: «Incontri come questi sarebbero serviti già da prima. I nostri consiglieri provinciali hanno sempre agito con spirito di responsabilità, a volte critici, a volte con disponibilità - affermazione, quest'ultima, che fa tornare alla mente l'approvazione a minoranza del bilancio consuntivo 2011, grazie ai consiglieri provinciali barlettani Dicorato e Dipaola che hanno garantito il numero legale, salvando la giunta Ventola, pur essendo all'opposizione - La non elezione di Salerno è stata un'occasione persa per il centrosinistra. Ventola utilizzi bene la carica che ricopre». "Questa provincia ingrassa la classe politica": così hanno scritto su uno striscione i collettivi Exit e Lab Aut, presenti tra il pubblico, i quali hanno accusato Ventola di fare un monologo. In loro rappresentanza è intervenuto Alessandro Zagaria: «Lo striscione esposto può essere esteso anche al comune. Il suo (di Ventola) è un intervento disperato di chi cerca di salvare la propria poltrona, non entrando nel merito dei problemi del territorio». Zagaria ha poi citato il caso Lum, la questione degli sponsor per gli arredi nelle scuole, e la vicenda della cementeria Buzzi Unicem: «C'è stata l'Aia rilasciata dalla regione, e la Via, con la quale la cementeria può bruciare 65.000 tonnellate di rifiuti all'anno, e la Buzzi ha fatto ricorso al Tar contro le prescrizioni previste. Il comune non ha detto nulla nelle conferenze di servizi. Che si fa davanti ad una cementeria che brucia rifiuti in città?». Francesco De Martino della Rete degli Studenti Medi ha ricordato che nella convenzione con la Lum si parla di costi di gestione e funzionamento dell'università, ed ha poi aggiunto: «In provincia i mezzi di trasporto sono pochi, inefficienti e affollati. I lavori nelle scuole sono partiti tardi, e nel caso del liceo scientifico "Cafiero" di Barletta sono stati fatti male, l'auditorium è ancora pericolante. Bisogna capire prima quali sono le esigenze dei cittadini e poi spendere i soldi».

Ventola ha così replicato su scuola e università: «Non c'è un atto che dice che la Bat ha dato soldi all'università privata. Alla Lum non viene dato un euro. Abbiamo stanziato € 500.000 per borse di studio da € 2.500 per 200 studenti meritevoli e non in buona condizione economica. Il 9 Agosto il Patto territoriale ha integrato la convenzione, la quale ha sancito che i fondi sono destinati solo per le borse dei studio. Se dovesse andar male con la Lum, destineremo quei fondi in altre forme creditizie, sempre per avviso pubblico, come può essere anche il reddito di formazione. Per gli arredi, tutte le scuole hanno visto esaurite le loro richieste. La richiesta di sponsorizzazione ha avuto un discreto successo, e non è nulla di diverso dalle sponsorizzazioni che le scuole cercano per organizzare gli incontri di presentazione dei progetti Pon. Potrà essere stata una caduta di stile, ma i ricorsi ci hanno dato ragione. Per i lavori nelle scuole, dal 2009 ad oggi gli interventi fatti sul territorio della ex provincia di Bari, sono più di quelli fatti sotto la vecchia provincia. Ci sono 11 milioni di euro per un grande edificio scolastico, che sorgerà a Barletta nel quartiere Patalini, per il quale è da decidere l'indirizzo». Sulla Cementeria: «Se la Buzzi ha fatto ricorso al Tar su alcune prescrizioni in Aia, vuol dire che si è fatta un'operazione verità. La Buzzi ha l'autorizzazione per bruciare 65.000 tonnellate dal 2006, mentre la provincia è nata nel 2009. Non abbiamo ancora un piano energetico ambientale, come non l'aveva neanche la provincia di Bari, ma con la Bat non mi risulta siano state date autorizzazioni dalla provincia, né per discariche, né per altro». Su Canne della battaglia: «Il ministero dei Beni Culturali ha competenza. Una delle strade può essere la creazione di una fondazione di cui dare la titolarità al pubblico, in un percorso condiviso con il ministero, con spazio di intervento per il privato». Sui depuratori: «Ci vogliono tempi certi per metterli a norma. Non è più sostenibile un sequestro, che però è con facoltà d'uso». Sui trasporti, Ventola ha ammesso la situazione precaria della provincia, e ha aggiunto: «Nel 2013 scade il contratto della regione con il Cotrap. Entro Novembre dobbiamo presentare il nostro piano. Sentiremo perciò le richieste dei comuni». Il prossimo appuntamento di "Agorà" si svolgerà questa sera, alle 19.30, in Corso De Gasperi, a Minervino Murge.
All'Agorà barlettana descritta dal collega Centonze mancherà l'intervista al sindaco Maffei che sempre, al seguito del tour, rivolgiamo ai sindaci della Sesta Provincia. Sottolineiamo che giammai è da ritenere scortesia all'ingegnere Maffei. Anzi. Ci avrebbe fatto piacere ascoltare dalla sua voce (politicamente fioca in questi ultimi tempi) il pensiero sulla traballante istituzione provinciale. Ricordiamo ai lettori che inspiegabilmente o solo perché Barlettalife severamente indugia nel controllare giornalisticamente l'attività amministrativa di corso Vittorio Emanuele, il primo cittadino nega da mesi interviste al portale. Questo comportamento anacronistico e politicamente davvero infantile non ci duole. Semmai inasprirà i lettori che fedelmente ci seguono ed apprezzano il lavoro del portale in continua crescita di consensi e ascolti.

Il direttore