Addio “Estate barlettana”, fondo cassa vuoto per il Comune
Il sindaco Cascella: "Impossibile organizzare eventi ricreativi culturali e musicali". La nuova giunta comunale paga i pregressi economico-politici della città
venerdì 28 giugno 2013
15.31
"E la chiamano estate…". Per quest'anno la città di Barletta può dire addio ai suoi sogni estivi, come il sindaco Pasquale Cascella ha lasciato intendere durante la presentazione ufficiale della nuova giunta comunale in risposta alla domanda sull'eventuale e auspicatissima pianificazione dell'Estate barlettana: "Abbiamo debiti pregressi fuori bilancio a cui far fronte, pertanto quest'anno non ci sono contributi da poter stanziare: la nostra è un'analisi politica".
Sconforto per i pubblici esercenti barlettani che quest'anno dovranno rinunciare alla ghiotta occasione post solstizio, la possibilità di un piccolo attimo di respiro economico sembra svanire per i pregressi politico-amministrativi della nostra città. Eventi culturali, musicali e non, dovranno attendere la ripresa delle casse comunali, in questo momento rase a zero tanto dilaniate da debiti e obblighi da ottemperare.
L'input all'incremento economico per il settore turistico viene meno quest'anno con una giunta che si ritrova ad affrontare una situazione economica piuttosto critica. Bed and breakfast, alberghi e ristoranti dovranno fare affidamento solo ed esclusivamente sulla clientela cittadina o su qualche "turista per caso", di passaggio nella città della Disfida. "In ogni caso -ha dichiarato il primo cittadino- non lasceremo Barletta priva di iniziative, non avendo denaro disponibile ho disposto che gli assessori contattino enti pubblici, tra cui la Regione, per riuscire a creare opportunità ricreative attraverso volontariato, mettendo a piena disposizione per questo scopo le strutture comunali".
Un'analisi economico-politica, finora solo ipotizzata e taciuta, che si palesa amaramente alla cittadinanza barlettana nel prospetto di un'estate senza eventi che sia incipit necessario di una seria ripresa economica; a noi posteri spettatori l'ardua.
Sconforto per i pubblici esercenti barlettani che quest'anno dovranno rinunciare alla ghiotta occasione post solstizio, la possibilità di un piccolo attimo di respiro economico sembra svanire per i pregressi politico-amministrativi della nostra città. Eventi culturali, musicali e non, dovranno attendere la ripresa delle casse comunali, in questo momento rase a zero tanto dilaniate da debiti e obblighi da ottemperare.
L'input all'incremento economico per il settore turistico viene meno quest'anno con una giunta che si ritrova ad affrontare una situazione economica piuttosto critica. Bed and breakfast, alberghi e ristoranti dovranno fare affidamento solo ed esclusivamente sulla clientela cittadina o su qualche "turista per caso", di passaggio nella città della Disfida. "In ogni caso -ha dichiarato il primo cittadino- non lasceremo Barletta priva di iniziative, non avendo denaro disponibile ho disposto che gli assessori contattino enti pubblici, tra cui la Regione, per riuscire a creare opportunità ricreative attraverso volontariato, mettendo a piena disposizione per questo scopo le strutture comunali".
Un'analisi economico-politica, finora solo ipotizzata e taciuta, che si palesa amaramente alla cittadinanza barlettana nel prospetto di un'estate senza eventi che sia incipit necessario di una seria ripresa economica; a noi posteri spettatori l'ardua.