Acquisizione sanante di un suolo nella 167, il contenzioso continua

Il Comune si costituisce in giudizio nel ricorso contro la delibera di Consiglio del 20 dicembre 2013

martedì 29 aprile 2014
A cura di Edoardo Centonze
Il Comune di Barletta si è costituito in giudizio in un nuovo ricorso, promosso davanti alla Corte di Appello di Bari, da parte del proprietario di quel suolo, ubicato nella zona 167, su cui lo scorso 20 dicembre il Consiglio comunale ha deliberato l'esecuzione della procedura di acquisizione sanante. Un'approvazione avvenuta con 16 voti favorevoli della maggioranza e 6 astensioni tra le opposizioni, che hanno consentito il mantenimento del numero legale. Il già pluriennale contenzioso giudiziario è dunque destinato al momento a non concludersi. Circostanza che era stata tuttavia messa in conto, proprio in occasione di quel Consiglio comunale del 20 dicembre. E così infatti è stato.

Il nuovo ricorso è stato notificato il 3 febbraio scorso, e nuovamente notificato il 28 febbraio, unitamente al decreto di comparizione delle parti per il prossimo 6 maggio, "per sentire accertare e dichiarare l'illegittimità, l'erroneità e l'incongruità delle somme determinate dal Comune di Barletta per il procedimento di acquisizione sanante (..) approvato (..) con deliberazione di Consiglio Comunale n.45 del 20/12/2013", come si legge nella determina di costituzione in giudizio del Comune del 17 aprile scorso.

Oggetto della contestazione è quindi la somma stabilita nella delibera di Consiglio comunale, che ammonta a € 460.977,75 (€ 819.562,50 tra indennizzo del pregiudizio patrimoniale, di quello non patrimoniale e risarcimento per occupazione senza titolo, dai quali sono state detratte somme già erogate per € 358.584,75). Cifra che è stata poi impegnata, con determina del 31 dicembre, nel bilancio 2013, e depositata, con determina del 14 gennaio, presso la Tesoreria provinciale dello Stato, in ottemperanza del termine perentorio di 30 giorni dalla data di esecutività della delibera del Consiglio (cioè lo stesso 20 dicembre) per la liquidazione della stessa.

Non resta ora che vedere quali saranno le prossime evoluzioni della vicenda, ultima puntata di un contenzioso pluriennale che sembra non avere fine.