«Acque basse e melmose per la pesca a Barletta»

Ulteriore preoccupata segnalazione del prof. Ruggiero Quarto. I bagnanti di Barletta meritano un mare migliore?

mercoledì 17 agosto 2011
Dopo il triste diario di bagnanti e bambini costretti a soli pochi metri da uno scarico melmoso e inquinato lungo la costa di Ponente, il professor Ruggiero Quarto, docente di Geofisica presso l'Università di Bari, affida a Barlettalife un'ulteriore preoccupata segnalazione: questa volta il pericolo inquinamento riguarda la pesca e le acque di scolo vicino al molo di Levante.

«Domenica 14 Agosto. Si pesca nel porto!

Decine di bagnanti, pescatori estemporanei, di buon ora, si dedicano alla raccolta di qualche cozza nelle acque basse e melmose all'interno del porto. Proprio nelle vicinanze di uno dei tanti canali di scolo che giungono al nostro mare. Guarda caso, anche questo canale si trova a valle di un impianto di sollevamento della fogna costiera; quello ubicato di fronte al molo di Levante. Nei pressi di tale impianto la puzza è nauseabonda; sembra proprio fogna tal quale. Il pestilenziale olezzo non sembra sgorgare anche dal canale che sfocia nel mare limaccioso, ma ci assale qualche serio, legittimo dubbio che lo scolo non sia una pura sorgente. Pur non essendo medico, mi assale anche la preoccupazione per la salute dei poveri bagnanti-pescatori. Ancor più se penso che il frutto del loro pescato possa diventare un piatto di "spaghetti alle vongole" o, peggio, un antipasto di mare, crudo. Magari il gusto sarà prelibato, come spesso succede quando i nutrienti marini sono sovrabbondanti, come nei pressi degli scoli di fogna, ma i pericoli per la salute potrebbero essere straordinariamente elevati.




Ovviamente, l'apprensione per questo ennesimo scolo dubbio non si limita solo ai gravissimi problemi di salute che potrebbero insorgere per un bagno nei suoi pressi o per le cozze inquinate, ma riguarda lo stato generale del nostro mare, sia di Ponente che di Levante. Se il mare è aggredito in più punti, il pericolo d'inquinamento diffuso aumenta. Né è bello percorrere qualche decina di metri in apnea, per non sorbirsi la tremenda puzza.

Il mare è il "tesoro" di Barletta. Che senso ha parlare di sviluppo turistico ed urbano se non si sperpera il tesoro? La coalizione di governo cittadino e l'Amministrazione Comunale hanno tutte le carte in regola per affrontare questo odiosissimo "muro di gomma" dei numerosi canali di scolo che investono tutto il nostro litorale. Che si facciano le dovute indagini, si individuino le cause di eventuali inquinamenti e si prendano i doverosi provvedimenti! Molti cittadini ecologisti sono, perfino, pronti a collaborare con l'Amministrazione Comunale.

Siamo davvero stanchi di dover assistere al degrado imperante! Indignarsi per tale problema, oramai, è un dovere civico! Sarebbe bello far sorgere un gruppo tematico per il MARE su Facebook e/o mandare una email di sollecito per tale problema al Sindaco di Barletta (segreteriasindaco@comune.barletta.bt.it)».