Abusivi, dopo gli allontanamenti si torna al lavoro

A poche ore dal blitz, tutto come prima. Precisazioni dal codice

domenica 11 luglio 2010
A poche ore dal termine del blitz della polizia municipale tenutosi nella mattinata di domenica 27 giugno, i parcheggiatori abusivi che "colonizzavano" alcuni appezzamenti di terra "di nessuno" siti a ridosso della litoranea barlettana sono tornati allo sbaraglio armati di ombrellone e sdraio per vigilare l'ingresso delle autovetture e con tanto di insegna colorata per sbaragliare la concorrenza. Questa volta sono più intenzionati che mai a mantenere la postazione che negli anni sono riusciti a conquistare con tanto sudore sfruttando la filosofia del "vivi e lascia vivere" finora applicata dall'amministrazione comunale o dalle stesse forze dell'ordine nel non voler reprimere il fenomeno, forse nella speranza di scongiurarne altri ben più grossi.

Cerchiamo di comprenderli, appartengono ad una classe di lavoratori rinomata per il precariato del settore! Per andare avanti non possono fare altro che estorcere del denaro ai cittadini in cambio di qualche metro quadro di suolo demaniale su cui parcheggiare la propria auto e del sedicente servizio di custodia, anche con atteggiamento intimidatorio e persecutorio se la situazione lo richiede. Nessuna paura di dirlo; infatti come sancito dalla Corte di Cassazione con la sentenza n. 20072/2009 si tratta di estorsione in piena regola.

«Perché parlare di estorsione? Parliamo invece di un servizio equamente retribuito» hanno opinato taluni. E anche su questo il codice della strada parla chiaro: "Salvo che il fatto costituisca reato, coloro che esercitano abusivamente, anche avvalendosi di altre persone,ovvero determinano altri ad esercitare abusivamente la professione di parcheggiatore o guardiamacchine sono puniti con sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 652,00 a euro 2.620,00. Se nell'attività sono impiegati minori la somma è raddoppiata. Si applica in ogni caso la confisca delle somme percepite (...)"

Come appena visto, la norma proposta dal codice della strada prevede una sanzione amministrativa e la confisca dei "guadagni" percepiti, provvedimenti che dovrebbero quantomeno intimidire l'improvvisato imprenditore. Ma i profitti sono ben più alti di quella ridicola somma! Sono così coraggiosi da tornare a distanza di poche ore sul posto di lavoro rischiando nuovamente di pagare le sanzioni istruttorie solo per difendere la propria postazione! Non tutti lo farebbero.

Un attimo.
Sono così impavidi o la sanzione non è stata imposta?