A scuola di sicurezza, il "Cafiero" presenta i progetti di alternanza scuola-lavoro
«Dove c'è prevenzione, la richiesta di protezione civile è minore»
giovedì 21 aprile 2016
Sensibilizzare alla sicurezza, prevedere gli eventi catastrofici e cultura della prevenzione: questi i punti all'ordine del giorno, trattati presso il Liceo Scientifico Statale C. Cafiero dal Vice Prefetto Aggiunto Dott. Valter Spadafina, il Presidente della Provincia BAT Giuseppe Corrado, il Responsabile della Protezione Civile Giovanni De Trizio e Ruggiero Mennea, Consigliere Regionale nonché Presidente del Comitato regionale Protezione Civile. Ad introdurre l'evento il Preside del Cafiero, Prof. Salvatore Citino.
"Protezione civile e prevenzione sono due concetti strettamente legati tra loro. Dove c'è attività preventiva, la richiesta di protezione civile è minore". Esordisce così il Dott. Spadafina, sottolineando quanto l'attività preventiva sia di vitale importanza per la sicurezza stessa del territorio circostante e per l'educazione ad una cultura della prevenzione di catastrofi ambientali. "La protezione civile si pone come risposta alle situazioni d'emergenza presenti sul territorio". Ruolo di primo piano dunque, quello svolto dai volontari della protezione civile nel loro sforzo giornaliero di prevedere eventi rischiosi su tutto il territorio pugliese e non.
L'incontro poi si inserisce in un contesto, quello dell'alternanza scuola-lavoro che vede protagonisti i ragazzi frequentanti le classi terze, quarte e quinte del Cafiero. Iniziativa realizzata col patrocino del "Progetto Smart", introdotta dal Presidente Corrado ."Un progetto triennale che aiuterà gli studenti a comprendere, nella maniera più funzionale, il concetto di protezione civile".
Di più ampio respiro l'intervento di Ruggiero Mennea che parlando proprio di "Smart", ha sostenuto quanto sia fondamentale infondere nelle coscienze dei giovanissimi il concetto di cultura della prevenzione nonché informarli e formarli al mondo loro circostante. "Credo che i ragazzi, come cittadini del futuro, debbano portare nel loro ampio bagaglio culturale un messaggio rispettoso nei confronti di qualsiasi ambiente li circondi". Il progetto di formazione in cui 50 studenti del Liceo saranno inseriti, si pone come percorso di arricchimento anche umano. Tra le proposte, quella di allontanare i giovani dall'ambiente freddo e passivo dei social così da renderli attivamente partecipi della realtà che li circonda. In questo senso, è in cantiere la progettazione di un'applicazione per smartphone – che sarà realizzata dagli stessi studenti - in grado di aggiornare, in tempo reale, su fenomeni atmosferici imprevedibili. "Con "Smart" prefissiamo come obiettivo quello di aiutare a traslare il senso di sicurezza, tanto sul posto di lavoro quanto nelle relazioni con gli altri".
Al termine dell'incontro poi, Giovanni De Trizio ha illustrato le effettive dinamiche del progetto che farà capo ad una "catena di comando" diretta dalla Prefettura di Barletta, Protezione Civile Regionale, Regione Puglia e Provincia BAT. Con le classi quarte e quinte, si affronterà nello specifico, l'obiettivo primario di "Smart": la formazione di "operatori di protezione civile". "La nostra proposta è quella di formare ed informare i più giovani", difatti gli studenti al termine del percorso diverranno operatori ed informatori pubblici. "Non bisogna sottovalutare la funzione di informatore pubblico, poiché noi crediamo, sia alla pari con quella di operatore effettivo". Altro punto introdotto da De Trizio è stato quello della "resilienza", ovvero di trasmettere ai ragazzi lo spirito d'intervento, anche attraverso la cura della psicologia dei futuri volontari. "Trovare lo slancio per intervenire prontamente e far in modo che la gente da salvare sia sempre meno", ha poi concluso.
Una grande opportunità per i 50 giovani studenti del Cafiero, che potranno lavorare al fianco di personalità con esperienza pluridecennale nel settore della Protezione Civile. Un'esperienza formativa da non sottovalutare, in grado di attivare il senso civico e d'intervento di ognuno.
"Protezione civile e prevenzione sono due concetti strettamente legati tra loro. Dove c'è attività preventiva, la richiesta di protezione civile è minore". Esordisce così il Dott. Spadafina, sottolineando quanto l'attività preventiva sia di vitale importanza per la sicurezza stessa del territorio circostante e per l'educazione ad una cultura della prevenzione di catastrofi ambientali. "La protezione civile si pone come risposta alle situazioni d'emergenza presenti sul territorio". Ruolo di primo piano dunque, quello svolto dai volontari della protezione civile nel loro sforzo giornaliero di prevedere eventi rischiosi su tutto il territorio pugliese e non.
L'incontro poi si inserisce in un contesto, quello dell'alternanza scuola-lavoro che vede protagonisti i ragazzi frequentanti le classi terze, quarte e quinte del Cafiero. Iniziativa realizzata col patrocino del "Progetto Smart", introdotta dal Presidente Corrado ."Un progetto triennale che aiuterà gli studenti a comprendere, nella maniera più funzionale, il concetto di protezione civile".
Di più ampio respiro l'intervento di Ruggiero Mennea che parlando proprio di "Smart", ha sostenuto quanto sia fondamentale infondere nelle coscienze dei giovanissimi il concetto di cultura della prevenzione nonché informarli e formarli al mondo loro circostante. "Credo che i ragazzi, come cittadini del futuro, debbano portare nel loro ampio bagaglio culturale un messaggio rispettoso nei confronti di qualsiasi ambiente li circondi". Il progetto di formazione in cui 50 studenti del Liceo saranno inseriti, si pone come percorso di arricchimento anche umano. Tra le proposte, quella di allontanare i giovani dall'ambiente freddo e passivo dei social così da renderli attivamente partecipi della realtà che li circonda. In questo senso, è in cantiere la progettazione di un'applicazione per smartphone – che sarà realizzata dagli stessi studenti - in grado di aggiornare, in tempo reale, su fenomeni atmosferici imprevedibili. "Con "Smart" prefissiamo come obiettivo quello di aiutare a traslare il senso di sicurezza, tanto sul posto di lavoro quanto nelle relazioni con gli altri".
Al termine dell'incontro poi, Giovanni De Trizio ha illustrato le effettive dinamiche del progetto che farà capo ad una "catena di comando" diretta dalla Prefettura di Barletta, Protezione Civile Regionale, Regione Puglia e Provincia BAT. Con le classi quarte e quinte, si affronterà nello specifico, l'obiettivo primario di "Smart": la formazione di "operatori di protezione civile". "La nostra proposta è quella di formare ed informare i più giovani", difatti gli studenti al termine del percorso diverranno operatori ed informatori pubblici. "Non bisogna sottovalutare la funzione di informatore pubblico, poiché noi crediamo, sia alla pari con quella di operatore effettivo". Altro punto introdotto da De Trizio è stato quello della "resilienza", ovvero di trasmettere ai ragazzi lo spirito d'intervento, anche attraverso la cura della psicologia dei futuri volontari. "Trovare lo slancio per intervenire prontamente e far in modo che la gente da salvare sia sempre meno", ha poi concluso.
Una grande opportunità per i 50 giovani studenti del Cafiero, che potranno lavorare al fianco di personalità con esperienza pluridecennale nel settore della Protezione Civile. Un'esperienza formativa da non sottovalutare, in grado di attivare il senso civico e d'intervento di ognuno.