A passeggio con (via) Gabriele D’Annunzio
L’insegna dell’insigne poeta è venuta giù dal palo. Infausta sorte per la memoria del letterato
mercoledì 25 maggio 2011
00.03
«Memento audere semper». Ricordati di osare sempre. Il poeta decadente che coniò questo memorabile motto forse oggi non sarebbe molto contento di sapere che i cittadini di Barletta non osano più del dovuto. Nessuno infatti ha fatto caso ad un piccolo dettaglio lungo la via dedicata al D'Annunzio: l'insegna stradale che riporta nome e titolo del letterato è venuta giù fra l'assopimento generale.
Anche il passante poco attento avrebbe notato che la targa metallica, solitamente collocata in maniera più appropriata in alto sul palo visibile e riconoscibile, era invece abbandonata sul marciapiede. Probabilmente una bravata di ragazzini o l'incedere fatale dalle intemperie climatiche, hanno avuto la meglio sul nobile ricordo dell'intellettuale abruzzese. L'insigne poeta ha perso la sua insegna, e nessuno ha neppure notato lo strano cambiamento.
Almeno qualcuno, forse più affezionato di altri alla memoria della nostra storia letteraria, ha approfittato dell'inusuale occasione per fare una mite passeggiata col Vate per le strade di Barletta, per poi segnalare la momentanea assenza del poeta dal luogo a lui dedicato.
Anche il passante poco attento avrebbe notato che la targa metallica, solitamente collocata in maniera più appropriata in alto sul palo visibile e riconoscibile, era invece abbandonata sul marciapiede. Probabilmente una bravata di ragazzini o l'incedere fatale dalle intemperie climatiche, hanno avuto la meglio sul nobile ricordo dell'intellettuale abruzzese. L'insigne poeta ha perso la sua insegna, e nessuno ha neppure notato lo strano cambiamento.
Almeno qualcuno, forse più affezionato di altri alla memoria della nostra storia letteraria, ha approfittato dell'inusuale occasione per fare una mite passeggiata col Vate per le strade di Barletta, per poi segnalare la momentanea assenza del poeta dal luogo a lui dedicato.