A pancia vuota si pensa meglio

L’audit autogestito della Mastromauro: si boccia da sola. Salviamo la libera informazione

giovedì 3 gennaio 2013 20.57
A cura di Alessandro Porcelluzzi
Era l'ottobre del 2004. Rocco Buttiglione era stato individuato dal candidato presidente della Commissione europea Manuel Barroso come Commissario a Giustizia, libertà e sicurezza e vicepresidente della Commissione. Nell'Unione europea, da alcuni anni, i candidati in pectore al ruolo di Commissario sono sottoposti a audit. Una vera e propria interrogazione da parte della Commissione del Parlamento europeo che si occupa delle materie affidate al futuro Commissario. Rocco Buttiglione mise in campo una inopportuna e assai discutibile presa di posizione sulla omosessualità come peccato e fu bocciato. Barroso fu invitato a indicare un altro Commissario per quelle materie e così fu.

Per fare il parlamentare non esistono audit. Non ci sono interrogazioni. E tuttavia ci sono segnali che andrebbero colti. Margherita Mastromauro, appena riconfermata dalle Parlamentarie, con circa 2000 voti, nella quota eleggibile dei Parlamentari pugliesi del PD, ha pensato bene di organizzare un audit autogestito. Ha fatto ritirare dall'azienda di famiglia la quota pubblicitaria riservata a Telesveva. Non perché non fosse funzionale agli utili della Pasta Riscossa. Ma perché il collega Roberto Straniero aveva in un suo servizio criticato l'operato della Parlamentare nel corso dei cinque anni passati a Montecitorio. Un audit autogestito, dicevamo. Una Parlamentare del centrosinistra che esprime una idea così rozza e padronale della dialettica politica non merita alcuna conferma. Se gli elettori hanno sbagliato (ed errare è umano), la Mastromauro ha voluto mandare un segnale chiaro a Blasi e Bersani: la sua è una preghiera, sta chiedendo di essere esclusa dalla lista che i Pugliesi voteranno il prossimo febbraio. Mastromauro ha organizzato l'audit della stampa e si è fatta bocciare. Blasi, Bersani, non deludetela.

Da questa vicenda dai tratti grotteschi si può però cogliere un altro segnale. L'informazione indipendente, l'informazione libera ha molti nemici. E i nemici, quando sono incattiviti, quando sono in assedio, cercano anche di tagliarti i viveri. Di prenderti per fame. Sia chiaro però ai molti nemici dell'informazione libera che questa per noi non è una scaramuccia. Noi proteggeremo l'informazione come si difende un servizio pubblico essenziale, come l'acqua e l'elettricità. È la nostra linea del Piave e, si mettano l'animo in pace, non passeranno. Noi di Barlettalife molte volte abbiamo rifiutato sponsor pericolosi per la nostra indipendenza. Con tutte le difficoltà e i sacrifici, per la redazione tutta, che questo comporta. Ma dovendo scegliere noi abbiamo sempre scelto la nostra libertà alla pancia piena. A pancia vuota, a digiuno, senza piatti di pasta, lo sapevano bene i mistici del passato, si pensa meglio.