A che punto è il PUG di Barletta?
Il segretario PD Ferrara a confronto di Fuzio e Cervini, progettisti del PUG
sabato 28 febbraio 2015
"A che punto è il PUG?", esordisce così Franco Ferrara, segretario del PD di Barletta all'incontro da lui richiesto, tramite l'Assessore Azzurra Pelle, con i progettisti Fuzio e Cervini, che si è tenuto venerdì sera nella Sala Conferenze dei Capigruppo al 2° piano del Palazzo di Città, tra la delegazione PD, Amministrazione e Tecnici per verificare quanto svolto ad oggi in materia. La risposta dei progettisti è stata immediata: "Non illudiamoci" precisa Cervini "se anche questa è una richiesta di visione di retini sui territori costruiti e da costruire, che vanno ad esclusivo vantaggio di tecnici senza scrupoli, precisiamo subito che oggi qui retini non ce ne sono. Noi non consideriamo territori che vanno fuori dai vincoli paesaggistici. Non si potrà più costruire liberamente, tutto si gioca sulla valorizzazione ambientale esaltando di più quello che di bello la Città ha. Nel nostro studio siamo partiti dalle risultanze degli incontri di copianificazione sovraordinata per i quali avevamo deciso che il PUG su cui tutti convergono, delinea una città bella inserita in un ambiente che riscopre i suoi gioielli. Ed è questo che abbiamo fatto!".
Nelle due ore di durata del tavolo, coordinato dall'Assessore ai Lavori Pubblici Azzurra Pelle, Franco Ferrara e la sua delegazione formata dai membri della Segreteria PD Comastri, Lattanzio, Fergola, Lorusso, Seccia, i delegati del Gruppo Consiliare PD Carmela Peschechera Presidente del Consiglio e l'ing. Antonio Santeramo Presidente della V^ Commissione, i Tecnici ing. Gorgoglione, arch. Crescente, arch. Santoro, geom Dicorato, presenti l'ass, Antonio Rizzi e il Funzionario all'Urbanistica ing. Ernesto Bernardini, hanno rivissuto l'excursus storico della redazione del Piano, che partendo dall'atto d'indirizzo avviato dall'amministrazione Maffei nel 2009 e continuato nel 2010 con la Conferenza di Copianificazione con cui l'Amministrazione coinvolgeva nella prima bozza del Documento Programmatico Preliminare (DPP che trasforma gli indirizzi politici in strategie tecniche) sia la Regione che gli Enti territoriali competenti, proseguiva nel 2011 con l'attivazione di tavoli tecnici permanenti che raccoglievano i pareri delle varie Autorità territoriali (Bacino, Paesaggio, Valutazione Strategica Ambientale) e poi nel 2012 con l'adeguamento del vecchio PRG alle diverse normative e piani regionali e provinciali (PUTT DRAG e PTCP) con vincoli di tipo paesaggistico, di rigenerazione e riqualificazione urbana, territori e rigenerazione costiera più le invarianti idrogeomorfologiche, botanico vegetazionale e storico architettoniche.
Tutta questa enorme massa di dati ha permesso dopo la parentesi Commissario Prefettizio, nel 2013 l'approdo dei Primi Adempimenti per la redazione del DPP contestualizzato al Comune, che doveva integrare e fornire ai progettisti quanto stabilito nelle linee programmatiche dell'Amministrazione Cascella insediatasi. Le risposte, nonostante l'impegno preciso e diretto dell'assessore Pelle, tornano con un anno di ritardo (2014) a causa del sottodimensionamento degli Uffici preposti, così come asserisce l'ing. Bernardini del settore Urbanistica. Per essere poi, ancora rallentate nell'iter procedurale da un nuovo adeguamento al Piano regionale (PPTR) del 16.1.2015, strumento strategico che individua nuovi obblighi per il Comune di Barletta, comunque definito"virtuoso" in materia, che oltre a indicare le sue invarianti individuate, deve attivare anche la compartecipazione pubblica. Ferrara, Santeramo e Pelle insistono sulla dimostrazione del lavoro svolto e a questo punto i progettisti permettono ai partecipanti un volo grafico completo di rilievi aerofotogrammetrici e cartografie con evidenze sulle tutele paesaggistiche e sui vincoli idrogeomorfologici, botanico vegetazionali, storico-architettonici, patti città-campagna, territori costruiti ecc. Non bisogna dimenticare che il PUG definitivo così come lo definisce l'assessore Pelle è una "visione" della città futura in cui si integrano e si sommano i vari differenti Piani .
Quindi a che punto siamo? Dicono Fuzio, Cervini e Pelle: "Siamo al 70 % della redazione del DDP. E la politica cosa intende fare? Santeramo, Santoro, Dicorato e Crescente da tecnici dicono che è opportuno approfondire più di quanto è stato presentato. Franco Ferrara, che definisce il PUG la "madre di tutti i problemi della città", la cui attuazione realizzerebbe in futuro un nuovo "stile di vita barlettano", ricorda che questo è stato solo il primo incontro informativo e conclude dicendo che il PD, preso atto degli elaborati tecnici visualizzati, attiverà subito una propria Commissione sul Piano, che sarà trasversale alla politica, pubblica e aperta al contributo di tutte le categorie di cittadini che vorranno partecipare con proprie osservazioni e questo per avviare subito il processo di compartecipazione previsto nel PPTR, e poiché il PD è in sintonia con le linee di mandato del Sindaco Cascella, fuori del solito chiacchiericcio politico, si impegna a spingere l'Amministrazione a inviare ai progettisti le linee di mandato integrative e chiede al Sindaco di avviare una riorganizzazione strategica dei settori comunali con uno snellimento dell'apparato burocratico, in particolar modo il settore all'Urbanistica con l'Ufficio Piani e Programmi, che deve essere messo in grado di lavorare per il completamento di questa prima fase importante che porta alla definizione del DPP.
Nelle due ore di durata del tavolo, coordinato dall'Assessore ai Lavori Pubblici Azzurra Pelle, Franco Ferrara e la sua delegazione formata dai membri della Segreteria PD Comastri, Lattanzio, Fergola, Lorusso, Seccia, i delegati del Gruppo Consiliare PD Carmela Peschechera Presidente del Consiglio e l'ing. Antonio Santeramo Presidente della V^ Commissione, i Tecnici ing. Gorgoglione, arch. Crescente, arch. Santoro, geom Dicorato, presenti l'ass, Antonio Rizzi e il Funzionario all'Urbanistica ing. Ernesto Bernardini, hanno rivissuto l'excursus storico della redazione del Piano, che partendo dall'atto d'indirizzo avviato dall'amministrazione Maffei nel 2009 e continuato nel 2010 con la Conferenza di Copianificazione con cui l'Amministrazione coinvolgeva nella prima bozza del Documento Programmatico Preliminare (DPP che trasforma gli indirizzi politici in strategie tecniche) sia la Regione che gli Enti territoriali competenti, proseguiva nel 2011 con l'attivazione di tavoli tecnici permanenti che raccoglievano i pareri delle varie Autorità territoriali (Bacino, Paesaggio, Valutazione Strategica Ambientale) e poi nel 2012 con l'adeguamento del vecchio PRG alle diverse normative e piani regionali e provinciali (PUTT DRAG e PTCP) con vincoli di tipo paesaggistico, di rigenerazione e riqualificazione urbana, territori e rigenerazione costiera più le invarianti idrogeomorfologiche, botanico vegetazionale e storico architettoniche.
Tutta questa enorme massa di dati ha permesso dopo la parentesi Commissario Prefettizio, nel 2013 l'approdo dei Primi Adempimenti per la redazione del DPP contestualizzato al Comune, che doveva integrare e fornire ai progettisti quanto stabilito nelle linee programmatiche dell'Amministrazione Cascella insediatasi. Le risposte, nonostante l'impegno preciso e diretto dell'assessore Pelle, tornano con un anno di ritardo (2014) a causa del sottodimensionamento degli Uffici preposti, così come asserisce l'ing. Bernardini del settore Urbanistica. Per essere poi, ancora rallentate nell'iter procedurale da un nuovo adeguamento al Piano regionale (PPTR) del 16.1.2015, strumento strategico che individua nuovi obblighi per il Comune di Barletta, comunque definito"virtuoso" in materia, che oltre a indicare le sue invarianti individuate, deve attivare anche la compartecipazione pubblica. Ferrara, Santeramo e Pelle insistono sulla dimostrazione del lavoro svolto e a questo punto i progettisti permettono ai partecipanti un volo grafico completo di rilievi aerofotogrammetrici e cartografie con evidenze sulle tutele paesaggistiche e sui vincoli idrogeomorfologici, botanico vegetazionali, storico-architettonici, patti città-campagna, territori costruiti ecc. Non bisogna dimenticare che il PUG definitivo così come lo definisce l'assessore Pelle è una "visione" della città futura in cui si integrano e si sommano i vari differenti Piani .
Quindi a che punto siamo? Dicono Fuzio, Cervini e Pelle: "Siamo al 70 % della redazione del DDP. E la politica cosa intende fare? Santeramo, Santoro, Dicorato e Crescente da tecnici dicono che è opportuno approfondire più di quanto è stato presentato. Franco Ferrara, che definisce il PUG la "madre di tutti i problemi della città", la cui attuazione realizzerebbe in futuro un nuovo "stile di vita barlettano", ricorda che questo è stato solo il primo incontro informativo e conclude dicendo che il PD, preso atto degli elaborati tecnici visualizzati, attiverà subito una propria Commissione sul Piano, che sarà trasversale alla politica, pubblica e aperta al contributo di tutte le categorie di cittadini che vorranno partecipare con proprie osservazioni e questo per avviare subito il processo di compartecipazione previsto nel PPTR, e poiché il PD è in sintonia con le linee di mandato del Sindaco Cascella, fuori del solito chiacchiericcio politico, si impegna a spingere l'Amministrazione a inviare ai progettisti le linee di mandato integrative e chiede al Sindaco di avviare una riorganizzazione strategica dei settori comunali con uno snellimento dell'apparato burocratico, in particolar modo il settore all'Urbanistica con l'Ufficio Piani e Programmi, che deve essere messo in grado di lavorare per il completamento di questa prima fase importante che porta alla definizione del DPP.