A Barletta un Natale “balneare”
Ombrelli da spiaggia addobbati per delle festività alternative. Critiche e apprezzamenti da parte dei cittadini
domenica 18 dicembre 2011
16.34
Tempo fa la definimmo "balneare". Stiamo parlando della giunta comunale di Barletta considerata così dopo che Maffei varò la lista dei nomi dei consiglieri individuati tra i primi dei non eletti dei rispettivi partiti di coalizione. E sotto il periodo natalizio, i commercianti si sono svegliati proponendo un'idea interessante ma allo stesso tempo criticata dai cittadini barlettani. Avranno voluto prendere spunto da quell'aggettivo, utilizzato per ironizzare il lavoro dell'amministrazione? Sta di fatto che degli ombrelli rossi da spiaggia sono stati piazzati in via D'Aragona, centro principale di molte attività commerciali, destando la curiosità e le critiche di barlettani e non. Una coda immensa di "ombrelloni", addobbati con palle colorate e angioletti, posti a una decina di metri l'uno dall'altro. Non potevano mancare le letterine, proprio come se fossero abeti adornati.
Lettere buffe. Scritte da grandi e piccini: "Caro babbo Natale desidero una borsa firmata…" oppure "Caro Babbo Natale, aiuta i nostri titolari a pagare le tredicesime prima di Natale…" o ancora "Vorrei che le mie amiche dimagrissero, concendi loro un mese di palestra gratis...". Forse le tradizioni cambiano o forse si cerca di essere sempre più alternativi magari per spingere il cittadino ad acquistare un regalo di Natale presso i negozi che stanno sfoggiando l'idea tanto criticata.
Su Internet scoppiano le critiche. In molti hanno pubblicato e commentato sui social network le immagini di quegli ombrelli, per qualcuno insignificanti, per altri molto creativi e originali. Molti stenderebbero un velo pietoso "sull'ennesima trovata dei barlettani", altri hanno apprezzato l'idea bizzarra degli esercenti commentando ironicamente "Ma gli ombrelli la sera li chiudono?!". Altri ancora hanno paragonato gli addobbi alternativi a stand pubblicitari o a venditori ambulanti di cozze e ricci di mare.
Le tradizioni non cambiano. Un mucchio di ombrelloni colorati sarà davvero in grado di modificare la cultura, gli usi e i costumi di una società che ha sempre visto il natale come momento di riappacificazione, unione e distaccamento dalle stressanti attività lavorative? Magari gli esercenti, spinti dalla creatività, hanno voluto dare un pizzico di innovazione a quelle che sono le immutabili tradizioni natalizie che la religione cristiana ci ha insegnato.
Lettere buffe. Scritte da grandi e piccini: "Caro babbo Natale desidero una borsa firmata…" oppure "Caro Babbo Natale, aiuta i nostri titolari a pagare le tredicesime prima di Natale…" o ancora "Vorrei che le mie amiche dimagrissero, concendi loro un mese di palestra gratis...". Forse le tradizioni cambiano o forse si cerca di essere sempre più alternativi magari per spingere il cittadino ad acquistare un regalo di Natale presso i negozi che stanno sfoggiando l'idea tanto criticata.
Su Internet scoppiano le critiche. In molti hanno pubblicato e commentato sui social network le immagini di quegli ombrelli, per qualcuno insignificanti, per altri molto creativi e originali. Molti stenderebbero un velo pietoso "sull'ennesima trovata dei barlettani", altri hanno apprezzato l'idea bizzarra degli esercenti commentando ironicamente "Ma gli ombrelli la sera li chiudono?!". Altri ancora hanno paragonato gli addobbi alternativi a stand pubblicitari o a venditori ambulanti di cozze e ricci di mare.
Le tradizioni non cambiano. Un mucchio di ombrelloni colorati sarà davvero in grado di modificare la cultura, gli usi e i costumi di una società che ha sempre visto il natale come momento di riappacificazione, unione e distaccamento dalle stressanti attività lavorative? Magari gli esercenti, spinti dalla creatività, hanno voluto dare un pizzico di innovazione a quelle che sono le immutabili tradizioni natalizie che la religione cristiana ci ha insegnato.