A Barletta un movimentato consiglio comunale
Sede legale e revisori dei conti movimentano la seduta
mercoledì 28 aprile 2010
10.00
Più che vivace è stato l'ultimo consiglio comunale svoltosi lunedì 26 aprile. I temi all'ordine del giorno, ossia l'elezione dei revisori dei conti e la diatriba della sede legale turbano i sogni di ogni barlettano ed in particolare dei nostri politici. Seduta prevista per le ore 18:30 ma si comincia solo due ore dopo ma l'attesa produce un importante documento votato all'unanimità che sottolinea la posizione coesa di tutta la politica barlettana. La sede legale della sesta provincia è un problema da non sottovalutare, e come tale viene trattato dalla classe politica. Erano presenti anche i focosi delegati del Comitato di Lotta per Barletta provincia, che rivendicano la sede legale a Barletta. I 35 consiglieri comunali hanno deliberato all'unanimità un documento che chiarisce che «l'individuazione della sede legale, la cui indicazione non può essere affidata a logiche campanilistiche, deve trovare nel voto l'unanime consenso di tutte le forze politiche presenti in Consiglio.»
«È la stessa Legge istitutiva della provincia Barletta Andria Trani ad esaltare il ruolo dei tre comuni capoluogo, nessuno dei quali può essere penalizzato da una decisione non rispettosa della volontà popolare. Non va sottovalutata, peraltro, l'assoluta necessità di pervenire ad una proposta equilibrata che tenga conto delle vocazioni degli altri comuni facenti parte della provincia, nel rispetto della logica policentrica che ha ispirato la legge istitutiva. Appare pertanto ineludibile che, nella difficoltà di ritrovarsi intorno ad una proposta pienamente condivisa, invocare il ricorso alla consultazione popolare che, seppur consultiva, impegni formalmente al suo rispetto l'intero Consiglio Provinciale. Solo in quel momento si potrà affermare che è nata la provincia Barletta Andria Trani!»
«Nell'ipotesi, tuttavia, che quanto sopra indicato non trovi realizzazione, il consiglio comunale di Barletta esprime la ferma ed unanime volontà di rivendicare in questa città l'assegnazione della sede legale della provincia.»
Nella seconda parte del consiglio, dopo una breve parentesi inerente allo scottante argomento delle mense scolastiche, i consiglieri comunali hanno eletto i revisori dei conti che risultano tutti della maggioranza. In particolare sono stati eletti i commercialisti Nicola Piccolo e Salvatore Borraccino e il ragioniere Francesco Minafra. Quindi ancora una vittoria seppur parziale per il centrosinistra barlettano.
Il Consiglio si è chiuso alle ore 23:30 dopo aver preso importanti decisioni per il futuro della nostra amata città di Barletta.
«È la stessa Legge istitutiva della provincia Barletta Andria Trani ad esaltare il ruolo dei tre comuni capoluogo, nessuno dei quali può essere penalizzato da una decisione non rispettosa della volontà popolare. Non va sottovalutata, peraltro, l'assoluta necessità di pervenire ad una proposta equilibrata che tenga conto delle vocazioni degli altri comuni facenti parte della provincia, nel rispetto della logica policentrica che ha ispirato la legge istitutiva. Appare pertanto ineludibile che, nella difficoltà di ritrovarsi intorno ad una proposta pienamente condivisa, invocare il ricorso alla consultazione popolare che, seppur consultiva, impegni formalmente al suo rispetto l'intero Consiglio Provinciale. Solo in quel momento si potrà affermare che è nata la provincia Barletta Andria Trani!»
«Nell'ipotesi, tuttavia, che quanto sopra indicato non trovi realizzazione, il consiglio comunale di Barletta esprime la ferma ed unanime volontà di rivendicare in questa città l'assegnazione della sede legale della provincia.»
Nella seconda parte del consiglio, dopo una breve parentesi inerente allo scottante argomento delle mense scolastiche, i consiglieri comunali hanno eletto i revisori dei conti che risultano tutti della maggioranza. In particolare sono stati eletti i commercialisti Nicola Piccolo e Salvatore Borraccino e il ragioniere Francesco Minafra. Quindi ancora una vittoria seppur parziale per il centrosinistra barlettano.
Il Consiglio si è chiuso alle ore 23:30 dopo aver preso importanti decisioni per il futuro della nostra amata città di Barletta.