A Barletta si...aprono le "orecchiette"
Presentato il nuovo contenitore di Radio Gamma. Pino Africano e Giacomo Caporusso ai nostri microfoni
giovedì 17 maggio 2012
Maleducazione alimentare contro buona gestione del cibo e equilibrio culinario. Il diavolo e l'acqua santa a tavola. Un libro e un programma radiofonico: cultura orale e scritta uniti in un evento andato in scena ieri sera presso il Pub "Santacroce" a Barletta. Protagonisti Giacomo Caporusso, giornalsta di Radio Gamma, e Pino Africano, esperto in tecnologie alimentari. "Aprite le orecchiette" sono le tre parole che hanno fatto da filo conduttore di questo appuntamento: "Aprite le orecchiette" è il titolo di un nuovo format in onda da lunedì prossimo, ogni giorno dalle 12.20 alle 12.25 su Radio Gamma. Il programma sarà composto da pillole quotidiane di informazione alimentare come prevenzione delle malattie, e cercherà di valorizzare i nostri prodotti tipici locali come frutta verdura olio e vino. "Aprite le orechiette" è però anche il titolo di un libro, edito da Altripuntidivista e scritto da Pino Africano, ultimamente salito alla ribalta delle cronache per le sua presenza al talk show "Le invasioni barbariche " di Daria Bignardi. Pino Africano nel suo originalissimo e spiritosissimo libro, offre delle "pillole" virtuali, contenenti consigli pratici di buon senso e verità scientifiche spesso scomode o soffocate da luoghi comuni inconsistenti, che testimoniano come l'informazione ti possa cambiare profondamente.
La serata, presentata dal giornalista Giacomo Caporusso, si è fondata su un'interessante discussione sulla corretta alimentazione basata su tre concetti principali: demolizione di alcuni alimenti dannosi della nostra alimentazione, spiegazione della pericolosità di questi alimenti e sopratutto valide alternative basate sulla valorizzazione dei nostri prodotti tipici locali a chilometro zero, come ad esempio i carciofi di San Ferdinando e Trinitapoli, l'olio extravergine di Castel del monte, le ciliegie di Bisceglie o le cipolle di Zapponeta, ossia prodotti naturali e biologici che arrivano in tavola direttamente dalla nostra meravigliosa terra. Tante le "critiche", fondate sulle autorevoli ricerche dell'Istituto Mondiale per la Ricerca sul Cancro, formulate da Pino Africano alle nostre abitudini alimentari: dal potere infiammatorio dello zucchero, alla nociva presenza di olio di semi nei biscotti per bambini. Idee che hanno suscitato diversi punti interrogativi sui volti del pubblico, colpito dalla smentita di diversi radicati costumi alimentari.
Al termine della presentazione, dipanatasi attraverso i coloriti racconti di Pino Africano, "conditi", mai termine fu più appropriato, da un eccellente sapere settoriale, e la contrapposizione della conoscenza con la "maleducazione" alimentare di Caporusso, noi di Barlettalife.it abbiamo dato vita a una curiosa intervista doppia ai due protagonisti della serata:
La tua visione di "Aprite le orecchiette".
G: "Per me "Aprite le orecchiette", in questo momento di crisi, significa risparmiare e curarsi al tempo stesso, o meglio prevenire".
P: "Io potrei dire ridendo "Aprite le orecchiette, che a chiudere gli occhi non ci vuole niente".
Perchè hai scelto di lavorare con l'altro?
G: "Per un semplice motivo: io credo che Pino sia una persona davvero intelligente, colta, che informa senza forzare: in tv spesso si vedono nutrizionisti che agiscono con presunzione e arroganza, rendendosi antipatici. Pino invece dà solo dei consigli, e chi ha buone orecchie intenda".
P: "Io ho subito sentito un feeling con Giacomo: ho subito decifrato il suo positivo linguaggio del corpo. Giacomo mi è davvero simpatico, e per questo ho deciso di lavorarci insieme".
Perchè nel marasma di "santoni del cibo" dei tempi moderni dovremmo ascoltare proprio i consigli di Pino Africano?
G: "Perchè uno dei medicinali più venduti nel mondo oggi sono gli anti-acidi: noi diamo un'informazione per la quale è meglio prevenire, e io credo che questo sia importante. Faccio un piccolo esempio: qualche giorno fa ho mangiato una pizza, e avevo una micidiale acidità di stomaco. Parlando con Pino, mi ha consigliato di combattere l'acidità di stomaco con un sedano. Un consiglio semplice quanto efficace.
P: "La domanda è davvero bella. Se frequenti una libreria molto fornita sull'alimentazione, troverai tanti consigli quanto contrastanti. La cosa inspiegabile è che questi libri che dicono tutto e il contrario di tutti sono curati tutti da esperti e professori universitari. Le notizie che io do vengono fuori da una revisione immane di fonti fatta dal Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro. Quindi sono ricerche non sponsorizzate fatte da enti pubblici: sono svolte su milioni di persone in tutto il mondo, basate su migliaia di studi epidemiologici.
Giacomo, il programma prenderà il nome dal libro omonimo. Cosa ti ha colpito di "Aprite le orecchiette?"
G: "Premesso che non ho mai letto un libro in vita mia, e certo non me ne vanto, ho gradito il suo libro perchè è in "pillole", e quindi mi fa riflettere e mi permette di fermare quando voglio la lettura. Sono pillole che mi hanno fatto pensare tanto davanti a un piatto di patatine fritte quanto davanti a un'insalata".
Pino, le tue "pillole" scritte ci aiuteranno anche a prendere meno pillole intese come farmaci?
P: "Voglio puntualizzare una cosa: noi non siamo contro le medicine o i prodotti erboristici, ma siamo per farle usare solo in caso di problemi acuti e per usare il cibo come prevenzione e come cura. Ovviamente, se parliamo di persone con gravi infiammazioni, è normale che si debba intervenire con i farmaci, combinando però successivamente una corretta alimentazione, che diventa poi il "farmaco" principale".
Come sarà strutturata la trasmissione radiofonica?
G: "La premessa sulla quale si regge tutto è che io sto alla maleducazione alimentare come lui sta al corretto rapporto con il cibo. Io, oltre ad ascoltare i suoi consigli come ogni ascoltatore, li metterò in pratica e gli dirò in tempo reale i risultati. E' come per le sigarette: si sa che fumare fa male, ma nel fumo si prova anche beneficio, ricordandosi dopo il male che fanno. Il bello del programma è che lasciamo libero arbitrio a tutti e diamo una buona dose di conoscenza, grazie a Pino, non certo a me (ride, ndr)".
Quale sarà il motto del programma?
P: In questo momento mi verrebbe da pensare, siccome uno dei problemi più gravi è l'obesità, è suggerire di stare attenti, perchè non si ingrassa da Natale a Capodanno, ma da Capodanno a Natale, e per questo curare l'alimentazione è determinante".
G: "Il mio motto è un classico, prevenire è meglio di curare. Seguiteci perchè vorremo valorizzare il prodotto locale, a chilometro zero. Prodotti che abbiamo la fortuna di avere qui, nel nostro territorio, il che è importante per combattere crisi e stress. A presto".
(Twitter: @GuerraLuca88)
La serata, presentata dal giornalista Giacomo Caporusso, si è fondata su un'interessante discussione sulla corretta alimentazione basata su tre concetti principali: demolizione di alcuni alimenti dannosi della nostra alimentazione, spiegazione della pericolosità di questi alimenti e sopratutto valide alternative basate sulla valorizzazione dei nostri prodotti tipici locali a chilometro zero, come ad esempio i carciofi di San Ferdinando e Trinitapoli, l'olio extravergine di Castel del monte, le ciliegie di Bisceglie o le cipolle di Zapponeta, ossia prodotti naturali e biologici che arrivano in tavola direttamente dalla nostra meravigliosa terra. Tante le "critiche", fondate sulle autorevoli ricerche dell'Istituto Mondiale per la Ricerca sul Cancro, formulate da Pino Africano alle nostre abitudini alimentari: dal potere infiammatorio dello zucchero, alla nociva presenza di olio di semi nei biscotti per bambini. Idee che hanno suscitato diversi punti interrogativi sui volti del pubblico, colpito dalla smentita di diversi radicati costumi alimentari.
Al termine della presentazione, dipanatasi attraverso i coloriti racconti di Pino Africano, "conditi", mai termine fu più appropriato, da un eccellente sapere settoriale, e la contrapposizione della conoscenza con la "maleducazione" alimentare di Caporusso, noi di Barlettalife.it abbiamo dato vita a una curiosa intervista doppia ai due protagonisti della serata:
La tua visione di "Aprite le orecchiette".
G: "Per me "Aprite le orecchiette", in questo momento di crisi, significa risparmiare e curarsi al tempo stesso, o meglio prevenire".
P: "Io potrei dire ridendo "Aprite le orecchiette, che a chiudere gli occhi non ci vuole niente".
Perchè hai scelto di lavorare con l'altro?
G: "Per un semplice motivo: io credo che Pino sia una persona davvero intelligente, colta, che informa senza forzare: in tv spesso si vedono nutrizionisti che agiscono con presunzione e arroganza, rendendosi antipatici. Pino invece dà solo dei consigli, e chi ha buone orecchie intenda".
P: "Io ho subito sentito un feeling con Giacomo: ho subito decifrato il suo positivo linguaggio del corpo. Giacomo mi è davvero simpatico, e per questo ho deciso di lavorarci insieme".
Perchè nel marasma di "santoni del cibo" dei tempi moderni dovremmo ascoltare proprio i consigli di Pino Africano?
G: "Perchè uno dei medicinali più venduti nel mondo oggi sono gli anti-acidi: noi diamo un'informazione per la quale è meglio prevenire, e io credo che questo sia importante. Faccio un piccolo esempio: qualche giorno fa ho mangiato una pizza, e avevo una micidiale acidità di stomaco. Parlando con Pino, mi ha consigliato di combattere l'acidità di stomaco con un sedano. Un consiglio semplice quanto efficace.
P: "La domanda è davvero bella. Se frequenti una libreria molto fornita sull'alimentazione, troverai tanti consigli quanto contrastanti. La cosa inspiegabile è che questi libri che dicono tutto e il contrario di tutti sono curati tutti da esperti e professori universitari. Le notizie che io do vengono fuori da una revisione immane di fonti fatta dal Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro. Quindi sono ricerche non sponsorizzate fatte da enti pubblici: sono svolte su milioni di persone in tutto il mondo, basate su migliaia di studi epidemiologici.
Giacomo, il programma prenderà il nome dal libro omonimo. Cosa ti ha colpito di "Aprite le orecchiette?"
G: "Premesso che non ho mai letto un libro in vita mia, e certo non me ne vanto, ho gradito il suo libro perchè è in "pillole", e quindi mi fa riflettere e mi permette di fermare quando voglio la lettura. Sono pillole che mi hanno fatto pensare tanto davanti a un piatto di patatine fritte quanto davanti a un'insalata".
Pino, le tue "pillole" scritte ci aiuteranno anche a prendere meno pillole intese come farmaci?
P: "Voglio puntualizzare una cosa: noi non siamo contro le medicine o i prodotti erboristici, ma siamo per farle usare solo in caso di problemi acuti e per usare il cibo come prevenzione e come cura. Ovviamente, se parliamo di persone con gravi infiammazioni, è normale che si debba intervenire con i farmaci, combinando però successivamente una corretta alimentazione, che diventa poi il "farmaco" principale".
Come sarà strutturata la trasmissione radiofonica?
G: "La premessa sulla quale si regge tutto è che io sto alla maleducazione alimentare come lui sta al corretto rapporto con il cibo. Io, oltre ad ascoltare i suoi consigli come ogni ascoltatore, li metterò in pratica e gli dirò in tempo reale i risultati. E' come per le sigarette: si sa che fumare fa male, ma nel fumo si prova anche beneficio, ricordandosi dopo il male che fanno. Il bello del programma è che lasciamo libero arbitrio a tutti e diamo una buona dose di conoscenza, grazie a Pino, non certo a me (ride, ndr)".
Quale sarà il motto del programma?
P: In questo momento mi verrebbe da pensare, siccome uno dei problemi più gravi è l'obesità, è suggerire di stare attenti, perchè non si ingrassa da Natale a Capodanno, ma da Capodanno a Natale, e per questo curare l'alimentazione è determinante".
G: "Il mio motto è un classico, prevenire è meglio di curare. Seguiteci perchè vorremo valorizzare il prodotto locale, a chilometro zero. Prodotti che abbiamo la fortuna di avere qui, nel nostro territorio, il che è importante per combattere crisi e stress. A presto".
(Twitter: @GuerraLuca88)