A Barletta la tecnologia fotografia cambia la vita
Non guardo più le mie vecchie foto
lunedì 5 aprile 2010
La tecnologia ci permette di ritrarci nei momenti e nei luoghi più impensabili, basta un videofonino o una fotocamerina digitale. A Barletta spesso vedo ragazzi e adulti scattarsi foto che in seguito finiranno impunemente su facebook. Ma sono foto impalpabili che non saranno mai sviluppate su carta e conservate, e magari riguardate. Saranno pubblicate cancellando la propria riservatezza, col solo scopo di far conoscere al mondo la propria esistenza, anche i momenti più intimi diventano pubblici e condivisibili.
Io non guardo più le mie vecchie foto. Perché? Perché ho 33 anni, e non voglio rischiare nostalgie. A volte mi capita, con miei coetanei, di evocare la tipica frase «vi ricordate alle scuole medie …..?», ma subito dopo mi viene in mente che dal tempo delle scuole medie son passati 20 anni, quindi posso vantare di avere una mia storia anagrafica. Nel 1989 frequentavo la terza media, e in quell'anno cadde il muro di Berlino, di cui ricordo le immagini televisive, ma fu anche l'anno della strage a Piazza Tien An Men a Pechino, e mentre ciò accadeva, forse noi eravamo in classe o a fare i compiti a casa, e la storia la sfioravamo sugli schermi televisivi e sui giornali letti in classe. Ricordo ancora la fine della dittatura comunista in Romania, e nel 1990 la liberazione di Nelson Mandela e la prof che per l'occasione ci incaricò di scrivere le nostre impressioni sull' evento. Questi tre eventi gettarono le basi per un cambiamento radicale negli equilibri mondiali.
Non guardo più le mie vecchie foto anche per pigrizia, la pigrizia che non mi fa aprire quel grande scatolone che contiene la mia piccola storia fatta di foto. Non guardo più le mie vecchie foto perché in un momento di follia, potrei scansionarle, metterle su facebook e distruggere così l'ultimo baluardo della riservatezza, condividendo col mondo vecchi compleanni, vacanze passate, e così via; ed io non voglio condividere col mondo la mia storia personale. Barlettanità da 33enne?
Io non guardo più le mie vecchie foto. Perché? Perché ho 33 anni, e non voglio rischiare nostalgie. A volte mi capita, con miei coetanei, di evocare la tipica frase «vi ricordate alle scuole medie …..?», ma subito dopo mi viene in mente che dal tempo delle scuole medie son passati 20 anni, quindi posso vantare di avere una mia storia anagrafica. Nel 1989 frequentavo la terza media, e in quell'anno cadde il muro di Berlino, di cui ricordo le immagini televisive, ma fu anche l'anno della strage a Piazza Tien An Men a Pechino, e mentre ciò accadeva, forse noi eravamo in classe o a fare i compiti a casa, e la storia la sfioravamo sugli schermi televisivi e sui giornali letti in classe. Ricordo ancora la fine della dittatura comunista in Romania, e nel 1990 la liberazione di Nelson Mandela e la prof che per l'occasione ci incaricò di scrivere le nostre impressioni sull' evento. Questi tre eventi gettarono le basi per un cambiamento radicale negli equilibri mondiali.
Non guardo più le mie vecchie foto anche per pigrizia, la pigrizia che non mi fa aprire quel grande scatolone che contiene la mia piccola storia fatta di foto. Non guardo più le mie vecchie foto perché in un momento di follia, potrei scansionarle, metterle su facebook e distruggere così l'ultimo baluardo della riservatezza, condividendo col mondo vecchi compleanni, vacanze passate, e così via; ed io non voglio condividere col mondo la mia storia personale. Barlettanità da 33enne?