A Barletta i consiglieri regionali eletti ringraziano e scappano
Che fine faranno i consiglieri?
martedì 13 aprile 2010
Sono commosso da tanto prodigarsi verso noi cittadini barlettani. Finite le elezioni, dopo una serie di interviste piene di speranze, i neo – eletti consiglieri comunali barlettani salutano e ringraziano. I loro ringraziamenti sono affidati ai soliti manifesti, sui quali oltre al solito «grazie», troviamo il numero preciso dei voti ricevuti urlati con una pignoleria degna del migliore contabile.
Chiuse ormai le «sedi elettorali», mandati a casa i sostenitori veri o presunti, i nuovi consiglieri barlettani hanno affrontato le ultime «fatiche» consistenti nelle interviste di addio, interviste in cui troviamo buoni propositi per il futuro della città, proposte megalomani o farneticazioni vere e proprie,segno questo che ormai anche i nostri consiglieri sono affetti da manie di grandezza. Ma la politica è fatta anche di questo.
Ora che sappiamo anche quanti voti hanno ricevuto, siamo tutti più contenti, e Barletta ha smaltito la sbornia elettorale di una campagna politica sottotono, dominata dalle solite polemiche che ciclicamente si ripresentano come i virus influenzali. Ma i neo- consiglieri regionali barlettani possono dormire sogni tranquilli, perché se loro stessi si sono già scordati di Barletta, anche Barletta (da buona smemorata) s'è già dimenticata di loro, dopo averli impacchettati e spediti a Bari, presso il consiglio regionale.
Chiuse ormai le «sedi elettorali», mandati a casa i sostenitori veri o presunti, i nuovi consiglieri barlettani hanno affrontato le ultime «fatiche» consistenti nelle interviste di addio, interviste in cui troviamo buoni propositi per il futuro della città, proposte megalomani o farneticazioni vere e proprie,segno questo che ormai anche i nostri consiglieri sono affetti da manie di grandezza. Ma la politica è fatta anche di questo.
Ora che sappiamo anche quanti voti hanno ricevuto, siamo tutti più contenti, e Barletta ha smaltito la sbornia elettorale di una campagna politica sottotono, dominata dalle solite polemiche che ciclicamente si ripresentano come i virus influenzali. Ma i neo- consiglieri regionali barlettani possono dormire sogni tranquilli, perché se loro stessi si sono già scordati di Barletta, anche Barletta (da buona smemorata) s'è già dimenticata di loro, dopo averli impacchettati e spediti a Bari, presso il consiglio regionale.