A Barletta c'è politica e creatività

Ruggiero Dibenedetto torna sulla scena politica barlettana

venerdì 16 aprile 2010
A cura di Tommaso Francavilla
Incontriamo nuovamente il buon Ruggiero Dibenedetto, già protagonista di una recente intervista, perchè curiosi. vediamo un pò cosa ha da dirci.

Ultimamente ho visto sui muri della città un suo nuovo manifesto...cosa bolle in pentola?
Il manifesto preannuncia il mio ritorno sulla scena politica barlettana. Parteciperò alle prossime elezioni amministrative, voglio dimostrare di poter fare di più politicamente. Il mio è anche un invito a chi è ai margini della politica, a farsi avanti.

Quali sono i suoi trascorsi politici?
Sono stato consigliere comunale sia nei DS che in Forza Italia. Ma adesso mi rimetto in gioco politicamente, anche perché noto che non c'è nessuno che si impegni per il bene comune. Con la mia creatività ed il buon senso credo si possa fare più di quanto sia stato fatto per questa città.

Ha già creato una sua lista civica?
Questo è top secret, ma per il resto posso assicurare il mio impegno politico. Stiamo aggregando personalità che hanno vissuto ai margini della politica, pur seguendola con interesse, e a loro io voglio dar spazio.

Come ha reagito l'ambiente politico barlettano?
Ha reagito bene. Basti dire che quando sono stato fuori dalla politica per cinque anni, c'è stato chi rimpiangeva il mio modo di fare politica, improntato sulla chiarezza e sul perseguimento di un obiettivo.

Di cosa ha bisogno la città?
La città ha bisogno di una svolta, bisogna fare di più in ogni campo: cultura, ambiente, edilizia, eccetera. Abbiamo risorse umane che hanno un'urgenza espressiva,ma che devono essere supportate dalle istituzioni. Barletta non ha nulla da invidiare ad altre città: beni culturali, agricoltura, mare, storia, ma è necessario riuscire a valorizzare tutto ciò, meglio di come si stia facendo adesso. Inoltre dobbiamo aiutare le nuove generazioni, bisogna far convergere scuola, famiglia, Chiesa sugli stessi comuni denominatori, creando un linguaggio comune educando i giovani al rispetto.