78 consiglieri sono uno schiaffo alla crisi economica
Dure le parole del consigliere regionale Buccoliero
giovedì 1 aprile 2010
Il consigliere regionale Antonio Buccoliero esprime un forte parere negativo sulla possibilità di aumentare il numero dei consiglieri regionali da 70 a 78. Questa possibilità arriva in seguito al premio di governabilità previsto dalla legge regionale.
«In un momento di profonda crisi non solo economica, ma anche politica, portare il numero dei consiglieri regionali da 70 a 78 rappresenta un'autentica follia, uno schiaffo in pieno volto ad una politica capace di farsi realmente interprete dei bisogni dei cittadini, molti dei quali faticano ad arrivare alla fine del mese con uno stipendio di appena mille euro.»
Effettivamente questa possibilità aumenta in modo considerevole i costi gestionali e questo allontana ulteriormente i cittadini dalla politica. Questa possibilità comporterà ulteriori spese che la regione dovrà affrontare e questo porterà gli elettori a percepire la politica e i politicanti come una casta che salvaguardia soltanto i propri interessi.
«Ritengo che da parte del presidente Vendola ci sia una chiara responsabilità politica e personale, perché nel momento in cui si poteva intervenire per razionalizzare la legge elettorale, si è preferito dare spazio a decisioni chiaramente strumentali e personalistiche. L'auspicio è che si possa realizzare una saggia inversione di rotta, anche perché appare evidente come il "premio di governabilità" vada a cozzare con il comma 1 dell'articolo 24 dello Statuto regionale, che stabilisce in maniera inequivocabile che il numero dei consiglieri regionali è di 70. Sappiamo bene, del resto, come lo Statuto della Regione Puglia abbia un valore prioritario rispetto alla legge elettorale.»
Le parole di Buccoliero parlano di una grave situazione a cui occorre porre rimedio. Una decisione in tal senso comprometterebbe certamente sia le finanze della regione, le cui casse sono già in pesante deficit, sia il rapporto cittadino – politica, con il primo che perde sempre più la fiducia nei confronti dei politici.
«Se la Puglia è il laboratorio di Vendola e se la legge elettorale ne rappresenta le premesse - conclude Buccoliero – credo ci possa essere poco spazio, in futuro, per una reale attenzione ai pugliesi e alle loro esigenze.»
«In un momento di profonda crisi non solo economica, ma anche politica, portare il numero dei consiglieri regionali da 70 a 78 rappresenta un'autentica follia, uno schiaffo in pieno volto ad una politica capace di farsi realmente interprete dei bisogni dei cittadini, molti dei quali faticano ad arrivare alla fine del mese con uno stipendio di appena mille euro.»
Effettivamente questa possibilità aumenta in modo considerevole i costi gestionali e questo allontana ulteriormente i cittadini dalla politica. Questa possibilità comporterà ulteriori spese che la regione dovrà affrontare e questo porterà gli elettori a percepire la politica e i politicanti come una casta che salvaguardia soltanto i propri interessi.
«Ritengo che da parte del presidente Vendola ci sia una chiara responsabilità politica e personale, perché nel momento in cui si poteva intervenire per razionalizzare la legge elettorale, si è preferito dare spazio a decisioni chiaramente strumentali e personalistiche. L'auspicio è che si possa realizzare una saggia inversione di rotta, anche perché appare evidente come il "premio di governabilità" vada a cozzare con il comma 1 dell'articolo 24 dello Statuto regionale, che stabilisce in maniera inequivocabile che il numero dei consiglieri regionali è di 70. Sappiamo bene, del resto, come lo Statuto della Regione Puglia abbia un valore prioritario rispetto alla legge elettorale.»
Le parole di Buccoliero parlano di una grave situazione a cui occorre porre rimedio. Una decisione in tal senso comprometterebbe certamente sia le finanze della regione, le cui casse sono già in pesante deficit, sia il rapporto cittadino – politica, con il primo che perde sempre più la fiducia nei confronti dei politici.
«Se la Puglia è il laboratorio di Vendola e se la legge elettorale ne rappresenta le premesse - conclude Buccoliero – credo ci possa essere poco spazio, in futuro, per una reale attenzione ai pugliesi e alle loro esigenze.»