450mila euro per le vittime del crollo di via Roma
Provvedimento del Comune per le famiglie che hanno perso i cari e l’alloggio. Divisioni secondo nucleo familiare e presenza di minori
lunedì 5 dicembre 2011
18.56
Pochi minuti fa, presso la sala giunta del Comune di Barletta, il sindaco Maffei ha illustrato un provvedimento adottato dall'amministrazione a favore delle vittime del crollo di via Roma. E' stata stanziata in totale la somma di 450mila euro, comprensivi dei 200mila euro forniti dalla Regione Puglia, dei fondi provenienti dal Comune di Bisceglie, pari a 10mila euro, e degli ulteriori 200mila euro stanziati dal Comune di Barletta, a cui si aggiungono i 40mila euro raccolti da privati e comuni cittadini sul conto corrente postale destinato alle vittime del crollo. I criteri adottati tengono conto del nucleo familiare, della composizione dello stesso (presenza di minori) e della perdita dell'unica fonte di reddito.
Nel dettaglio, sono stati destinati:
• 22.500 euro (pari al 5% della somma totale) per l'unica sopravvissuta, la signora Fasanella, che ha perso il suo impiego nel laboratorio tessile travolto della macerie del crollo;
• 180.000 euro (pari al 40%) per le famiglie che hanno perso i loro cari, divisi il più equamente possibile fra le cinque famiglie accomunate dal tragico evento;
• 247.500 euro (pari al 55%) per le famiglie che hanno perso l'alloggio.
Queste somme serviranno a pagare il fitto di 4 anni, mobili, beni di prima necessità, elettrodomestici, arredo e coperte. In esse sono compresi anche bonus per il vestiario per ogni singola persona coinvolta e una quota per il disagio abitativo. Persegue infatti, per le famiglie che hanno perso la loro casa in via Roma, la permanenza in strutture alberghiere, che però terminerà forzatamente il prossimo 31 dicembre. A questa data di scadenza potrà seguire qualche settimana di tolleranza, ma in seguito sarà responsabilità delle singole famiglie provvedere ad un luogo dove alloggiare. Numerose proposte di residenza sono state vagliate, ma solo una è stata riconosciuta valida: si tratta di un singolo appartamento di 100mq sito in via Fracanzano, messo a disposizione dalla società edilizia Chiarazzo. Per la famiglia che andrà lì a risiedere, sarà concesso fitto gratuito per 4 anni, ma sarà sottratta dai fondi dello stanziamento la quota di 19mila euro, che sarà poi equamente suddivisa fra le altre famiglie. Dal computo sono stati invece esclusi un appartamento in centro al settimo piano, per l'assenza di ascensore e il palese stato di degrado di abbandono; e anche due villette in zona Madonna dello Sterpeto, per i difficoltosi collegamenti col centro, in caso di famiglie senza auto.
Al di là di ogni tecnicismo, «queste somme non portano in vita nessuno» ha inteso specificare il sindaco Maffei «ma servono solo ad attenuare un oggettivo disagio», con la speranza che le suddivisioni fra le persone coinvolte possano essere eque e fuori da ogni possibile critica. «Per ciò che concerne il luogo dove sorgeva il palazzo crollato – ha concluso Maffei – da parte mia c'è l'auspicio che non vi si costruisca nulla ma che rimanga il simbolo di una tragedia che nessuno avrebbe voluto vivere».
Nel dettaglio, sono stati destinati:
• 22.500 euro (pari al 5% della somma totale) per l'unica sopravvissuta, la signora Fasanella, che ha perso il suo impiego nel laboratorio tessile travolto della macerie del crollo;
• 180.000 euro (pari al 40%) per le famiglie che hanno perso i loro cari, divisi il più equamente possibile fra le cinque famiglie accomunate dal tragico evento;
• 247.500 euro (pari al 55%) per le famiglie che hanno perso l'alloggio.
Queste somme serviranno a pagare il fitto di 4 anni, mobili, beni di prima necessità, elettrodomestici, arredo e coperte. In esse sono compresi anche bonus per il vestiario per ogni singola persona coinvolta e una quota per il disagio abitativo. Persegue infatti, per le famiglie che hanno perso la loro casa in via Roma, la permanenza in strutture alberghiere, che però terminerà forzatamente il prossimo 31 dicembre. A questa data di scadenza potrà seguire qualche settimana di tolleranza, ma in seguito sarà responsabilità delle singole famiglie provvedere ad un luogo dove alloggiare. Numerose proposte di residenza sono state vagliate, ma solo una è stata riconosciuta valida: si tratta di un singolo appartamento di 100mq sito in via Fracanzano, messo a disposizione dalla società edilizia Chiarazzo. Per la famiglia che andrà lì a risiedere, sarà concesso fitto gratuito per 4 anni, ma sarà sottratta dai fondi dello stanziamento la quota di 19mila euro, che sarà poi equamente suddivisa fra le altre famiglie. Dal computo sono stati invece esclusi un appartamento in centro al settimo piano, per l'assenza di ascensore e il palese stato di degrado di abbandono; e anche due villette in zona Madonna dello Sterpeto, per i difficoltosi collegamenti col centro, in caso di famiglie senza auto.
Al di là di ogni tecnicismo, «queste somme non portano in vita nessuno» ha inteso specificare il sindaco Maffei «ma servono solo ad attenuare un oggettivo disagio», con la speranza che le suddivisioni fra le persone coinvolte possano essere eque e fuori da ogni possibile critica. «Per ciò che concerne il luogo dove sorgeva il palazzo crollato – ha concluso Maffei – da parte mia c'è l'auspicio che non vi si costruisca nulla ma che rimanga il simbolo di una tragedia che nessuno avrebbe voluto vivere».