35.720,38 euro le ferie d’oro di Alessandro Attolico
Ennesimo colpaccio dello staff di Maffei. Ricordiamoci di chi le ferie le fa in cassa integrazione
venerdì 12 ottobre 2012
10.53
All'attenzione dei nostri lettori e di ogni altro organo di stampa nazionale
Il re del Ponto, Mitridate, temeva più di ogni altra cosa di essere vittima di una cospirazione. Chiese allora al medico di corte di preparargli degli antidoti contro l'avvelenamento. Il medico, Crautea, gli somministrò a piccole dosi, ogni giorno, un miscuglio dei cinquanta veleni più usati. Mitridate divenne così immune a qualsiasi veleno conosciuto. L'amministrazione Maffei agisce come quel medico. Ogni giorno ci propone piccole dosi del veleno della cattiva politica. E si augura che l'opinione pubblica diventi immune allo scandalo, all'indignazione, a un naturale moto di ribrezzo verso azioni e pratiche che sono sempre al confine tra leggerezza e inopportunità amministrative.
L'ultimo caso è ancora caldo di pubblicazione. Con la determina 01429 [reperibile alla voce "Determinazioni dirigenziali" seguendo Determina 1429/2012 ndr], si liquidano le ferie dei dirigenti cessati dal servizio. Ci sono, come è giusto e naturale, i dirigenti Pierro e Scommegna, a cui non è stato rinnovato l'incarico. Ma a sorpresa (si fa per dire) spunta l'immancabile Alessandro Attolico (cfr articolo Bocconi). O forse ci siamo persi altra determina che lo solleva definitivamente dall'incarico? Al momento rimane Dirigente allo staff pluriconfermato, plenipotenziario, factotum del Sindaco Maffei. L'amministrazione ricorre a un cavillo: la nuova normativa impedisce di liquidare ferie non godute a dirigenti in servizio, ma non ha valore retroattivo. Quindi, se (per fortuna, secondo art. 5 comme 8 D.L. n.95/2012) da quest'anno in poi Attolico sarà costretto a consumare le sue ferie o ad aspettare la fine del suo incarico per la loro liquidazione, per il periodo pregresso è festa massima: 134 giorni di ferie non godute per la modica cifra di 35.720,38 euro. Quanto stride questa vicenda con il messaggio di auguri che Maffei ha inviato a Bersani. Sembra che il Primo cittadino di Barletta si impegni ad affiancare ad ogni malefatta un richiamo al bene comune o all'utilità generale. Oppure dobbiamo credere che Maffei sia vittima di una personalità multipla. C'è il Maffei che si affaccia alla politica nazionale, con le sue omelie da mancato amministratore (di sacramenti). C'è il Maffei capo della coalizione cittadina: il Temporeggiatore, impaludato nelle sabbie mobili di una maggioranza litigiosa e inconcludente, che approverà il bilancio (2012!) in extremis a fine mese. Infine c'è il Maffei dispensatore di prebende, efficientissimo, un treno Italo della mance e dei regali.
Ma soprattutto: Maffei ha così tanto bisogno di Attolico da impedirgli di andare in ferie? Sembrerebbe che il Sindaco non riesca a trascorrere una settimana, un giorno, un'ora, senza il supporto etico e morale del suo staff; anzi, del suo uomo Staff. Alessandro Attolico ha anche la responsabilità del Bilancio sociale e di Vision 2020. Percorsi amministrativi di cui si è persa ogni notizia. Se vogliamo salvarci dall'antipolitica, smettiamo di sopportare la cattiva politica. Anche se il medico di corte ci avvelena ogni giorno un po', occorre conservare il senso dell'indignazione. Ricordiamo, fuori da ogni ironia, che in questo momento di crisi c'è gente che cerca cibo tra i rifiuti. Altro che liquidazione di ferie! Nulla ha da dire, su questo abisso che separa la realtà della gente comune dalla gabbia dorata di Palazzo di città, il partito di Bersani, Renzi, Letta, Boccia, Blasi, Patruno, Chiariello?
Intanto Attolico devolva subito e senza indugio questi soldi, 35.720,38 euro, in qualche progetto di interesse collettivo e benefico: magari nella Cultura, che a parole sta tanto a cuore al nostro Sindaco. Se invece ritiene di spenderli per sé, consumi i giorni di ferie che gli spettano per il 2012. Un viaggio in qualche meta esotica. Cina, Giappone. Volo per due: Maffei e Attolico. Possibilmente di sola andata.
Michele Sarcinelli
Alessandro Porcelluzzi
Il re del Ponto, Mitridate, temeva più di ogni altra cosa di essere vittima di una cospirazione. Chiese allora al medico di corte di preparargli degli antidoti contro l'avvelenamento. Il medico, Crautea, gli somministrò a piccole dosi, ogni giorno, un miscuglio dei cinquanta veleni più usati. Mitridate divenne così immune a qualsiasi veleno conosciuto. L'amministrazione Maffei agisce come quel medico. Ogni giorno ci propone piccole dosi del veleno della cattiva politica. E si augura che l'opinione pubblica diventi immune allo scandalo, all'indignazione, a un naturale moto di ribrezzo verso azioni e pratiche che sono sempre al confine tra leggerezza e inopportunità amministrative.
L'ultimo caso è ancora caldo di pubblicazione. Con la determina 01429 [reperibile alla voce "Determinazioni dirigenziali" seguendo Determina 1429/2012 ndr], si liquidano le ferie dei dirigenti cessati dal servizio. Ci sono, come è giusto e naturale, i dirigenti Pierro e Scommegna, a cui non è stato rinnovato l'incarico. Ma a sorpresa (si fa per dire) spunta l'immancabile Alessandro Attolico (cfr articolo Bocconi). O forse ci siamo persi altra determina che lo solleva definitivamente dall'incarico? Al momento rimane Dirigente allo staff pluriconfermato, plenipotenziario, factotum del Sindaco Maffei. L'amministrazione ricorre a un cavillo: la nuova normativa impedisce di liquidare ferie non godute a dirigenti in servizio, ma non ha valore retroattivo. Quindi, se (per fortuna, secondo art. 5 comme 8 D.L. n.95/2012) da quest'anno in poi Attolico sarà costretto a consumare le sue ferie o ad aspettare la fine del suo incarico per la loro liquidazione, per il periodo pregresso è festa massima: 134 giorni di ferie non godute per la modica cifra di 35.720,38 euro. Quanto stride questa vicenda con il messaggio di auguri che Maffei ha inviato a Bersani. Sembra che il Primo cittadino di Barletta si impegni ad affiancare ad ogni malefatta un richiamo al bene comune o all'utilità generale. Oppure dobbiamo credere che Maffei sia vittima di una personalità multipla. C'è il Maffei che si affaccia alla politica nazionale, con le sue omelie da mancato amministratore (di sacramenti). C'è il Maffei capo della coalizione cittadina: il Temporeggiatore, impaludato nelle sabbie mobili di una maggioranza litigiosa e inconcludente, che approverà il bilancio (2012!) in extremis a fine mese. Infine c'è il Maffei dispensatore di prebende, efficientissimo, un treno Italo della mance e dei regali.
Ma soprattutto: Maffei ha così tanto bisogno di Attolico da impedirgli di andare in ferie? Sembrerebbe che il Sindaco non riesca a trascorrere una settimana, un giorno, un'ora, senza il supporto etico e morale del suo staff; anzi, del suo uomo Staff. Alessandro Attolico ha anche la responsabilità del Bilancio sociale e di Vision 2020. Percorsi amministrativi di cui si è persa ogni notizia. Se vogliamo salvarci dall'antipolitica, smettiamo di sopportare la cattiva politica. Anche se il medico di corte ci avvelena ogni giorno un po', occorre conservare il senso dell'indignazione. Ricordiamo, fuori da ogni ironia, che in questo momento di crisi c'è gente che cerca cibo tra i rifiuti. Altro che liquidazione di ferie! Nulla ha da dire, su questo abisso che separa la realtà della gente comune dalla gabbia dorata di Palazzo di città, il partito di Bersani, Renzi, Letta, Boccia, Blasi, Patruno, Chiariello?
Intanto Attolico devolva subito e senza indugio questi soldi, 35.720,38 euro, in qualche progetto di interesse collettivo e benefico: magari nella Cultura, che a parole sta tanto a cuore al nostro Sindaco. Se invece ritiene di spenderli per sé, consumi i giorni di ferie che gli spettano per il 2012. Un viaggio in qualche meta esotica. Cina, Giappone. Volo per due: Maffei e Attolico. Possibilmente di sola andata.
Michele Sarcinelli
Alessandro Porcelluzzi