25° anniversario della Dedicazione della Chiesa di San Benedetto
La celebrazione del 21 marzo segnerà l'avvio dell'anno giubilare
lunedì 18 marzo 2019
Giovedì 21 marzo 2019, a Barletta, nella Parrocchia di San Benedetto, in occasione del 25° anniversario della Dedicazione della Chiesa parrocchiale, alle ore 19.00, avrà luogo una solenne celebrazione eucaristica presieduta da S.E. Mons. Leonardo D'Ascenzo, Arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie.
"Il Santo papa Giovanni XXIII - spiega don Francesco Fruscio, parroco di San Benedetto - paragonava la parrocchia alla fontana del villaggio: è un'immagine ideale, efficacissima nella sua semplicità, che mi è tornata alla mente guardando la foto dei lavori di ristrutturazione della nostra parrocchia 25 anni fa. Nella storia sacra sono moltissimi i nessi ai pozzi e alle fontane, ma il più famoso è certamente quello della Samaritana che incontra Gesù in modo del tutto inatteso, spinta dal bisogno di approvvigionarsi d'acqua. Da quel momento la sua vita cambia, non perché Gesù le risolva i suoi problemi, ma perché le offre una prospettiva e un giudizio sulla sua vita che lei da sola non poteva nemmeno immaginare. È bello e giusto considerare la parrocchia come la fontana alla quale si è attinta e si alimenta la vita spirituale mediante i sacramenti. Attraverso l'acqua del Battesimo siamo entrati a far parte della Chiesa; in parrocchia, ancora molti, si promettono amore eterno nel vincolo coniugale; tanti altri desiderano che proprio là si concluda la propria esistenza terrena, come quella dei propri cari; in parrocchia molti bambini ricevono i primi rudimenti della fede cristiana, con cui affrontare poi la vita da adulti. Ed infine in parrocchia si fa memoria del significato più profondo delle feste più importanti dell'anno".
Don Francesco fa sapere che, la celebrazione del 21 marzo segnerà l'avvio dell'anno giubilare, durante il quale i fedeli potranno beneficiare (alle condizioni previste: confessione sacramentale, comunione, pregare secondo le intenzioni del Papa) dell'indulgenza plenaria tutti i giorni sino al 21 marzo 2020. "La comunità parrocchiale - aggiunge il sacerdote - vuole prepararsi a questo evento con il contributo di tutti, perché la parrocchia diventi sempre di più una casa dove ciascun fedele possa trovare attraverso le circostanze della vita una parola di speranza ed una esperienza di santità, con cui affrontare meglio la fatica del vivere quotidiano. La nostra parrocchia vuole essere al servizio della fede e della vita delle persone, dei piccoli come degli adulti, da raggiungere nelle dimensioni degli affetti, del lavoro e del riposo; in essa si riconosce il ruolo germinale che per la società e per la comunità cristiana hanno le famiglie, con le quali condivide in maniera forte la responsabilità educativa. Una parrocchia che manifesti la dimensione popolare della Chiesa, che si prenda cura dei poveri, che collabori con altri soggetti sociali e con le istituzioni, che promuova cultura in questo tempo della comunicazione".
"Il Santo papa Giovanni XXIII - spiega don Francesco Fruscio, parroco di San Benedetto - paragonava la parrocchia alla fontana del villaggio: è un'immagine ideale, efficacissima nella sua semplicità, che mi è tornata alla mente guardando la foto dei lavori di ristrutturazione della nostra parrocchia 25 anni fa. Nella storia sacra sono moltissimi i nessi ai pozzi e alle fontane, ma il più famoso è certamente quello della Samaritana che incontra Gesù in modo del tutto inatteso, spinta dal bisogno di approvvigionarsi d'acqua. Da quel momento la sua vita cambia, non perché Gesù le risolva i suoi problemi, ma perché le offre una prospettiva e un giudizio sulla sua vita che lei da sola non poteva nemmeno immaginare. È bello e giusto considerare la parrocchia come la fontana alla quale si è attinta e si alimenta la vita spirituale mediante i sacramenti. Attraverso l'acqua del Battesimo siamo entrati a far parte della Chiesa; in parrocchia, ancora molti, si promettono amore eterno nel vincolo coniugale; tanti altri desiderano che proprio là si concluda la propria esistenza terrena, come quella dei propri cari; in parrocchia molti bambini ricevono i primi rudimenti della fede cristiana, con cui affrontare poi la vita da adulti. Ed infine in parrocchia si fa memoria del significato più profondo delle feste più importanti dell'anno".
Don Francesco fa sapere che, la celebrazione del 21 marzo segnerà l'avvio dell'anno giubilare, durante il quale i fedeli potranno beneficiare (alle condizioni previste: confessione sacramentale, comunione, pregare secondo le intenzioni del Papa) dell'indulgenza plenaria tutti i giorni sino al 21 marzo 2020. "La comunità parrocchiale - aggiunge il sacerdote - vuole prepararsi a questo evento con il contributo di tutti, perché la parrocchia diventi sempre di più una casa dove ciascun fedele possa trovare attraverso le circostanze della vita una parola di speranza ed una esperienza di santità, con cui affrontare meglio la fatica del vivere quotidiano. La nostra parrocchia vuole essere al servizio della fede e della vita delle persone, dei piccoli come degli adulti, da raggiungere nelle dimensioni degli affetti, del lavoro e del riposo; in essa si riconosce il ruolo germinale che per la società e per la comunità cristiana hanno le famiglie, con le quali condivide in maniera forte la responsabilità educativa. Una parrocchia che manifesti la dimensione popolare della Chiesa, che si prenda cura dei poveri, che collabori con altri soggetti sociali e con le istituzioni, che promuova cultura in questo tempo della comunicazione".