115 casi Covid-19 a Barletta, il sindaco: «Siamo in piena emergenza»
Preoccupazione espressa da Cannito in un video diffuso su Facebook
venerdì 23 ottobre 2020
22.36
A causa dell'importante impennata di contagi nella nostra città, il sindaco di Barletta Cosimo Cannito si è rivolto questa sera alla cittadinanza attraverso un video pubblicato su Facebook. «Siamo in piena emergenza» esclama il primo cittadino, riferendo che l'attuale numero dei casi Covid-19 a Barletta è salito fino a raggiungere quota 115.
[YOUTUBE]
«Cari cittadini, avrei preferito non parlarvi attraverso questo video. Il mio silenzio avrebbe avuto il significato rassicurante che stava andando tutto bene per noi e male per il Coronavirus. Purtroppo non è così. Oggi mio malgrado devo dirvi che nella nostra comunità abbiamo un significativo aumento dei contagi. Abbiamo 115 positivi e questo vuol dire che il virus lo stiamo facendo circolare alla grande.
Quando c'è stata la prima ondata - ha proseguito Cannito - grazie ai nostri sacrifici di tutti noi nella nostra città non abbiamo avuto decessi da coronavirus. Ma oggi non posso più assicurarvi che questo non accadrà. Da agosto in soli due mesi i casi si sono quintuplicati rispetto alla prima fase, i posti letto e le terapie intensive sono giù esaurite e nel nostro ospedale i ricoveri programmati da oggi sono interrotti».
Il sindaco lancia un appello alla responsabilità da parte di tutti, al fine di evitare restrizioni ben più pesanti. «La curva del contagio, se non prendiamo provvedimenti seri, sarà in continua ascesa perché il virus sarà aiutato dalla stagione invernale. Vi comunico che siamo in piena emergenza e questo ci mette con le spalle al muro e ci impone di compiere scelte difficili: l'adozione di provvedimenti restrittivi. E' tempo quindi di tornare alla responsabilità, che abbiamo dimostrato durante il lockdown e non come abbiamo fatto quest'estate, quando non ci siamo fatti mancare proprio nulla.
Con grande rammarico noto non solo tra i giovani ma in generale una grande sottovalutazione. A chi chiede maggiori controlli comunico che le forze dell'ordine se non hanno la collaborazione di tutti i cittadini non sono sufficienti a controllare l'intero territorio e comunque non è con le sanzioni, che pure vengono comminate, che a mio avviso si risolvono i problemi dei controlli stessi. Chiedo di controllare i vostri figli, non chiedete agli altri quello che devono fare ma fate rispettare le regole. So che non è facile vivere in una condizione di continua apprensione, privarsi della nostra socialità, della nostra libertà ma lo dobbiamo fare per i nostri cari e per noi stessi.
So che è difficile vivere in una condizione di continua ansia quando anche avere un raffreddore ci fa pensare al peggio. Tutto ciò è evidente che ci procura uno stress notevole. Colgo l'occasione per consigliarvi di vaccinarvi contro l'influenza, non dimentichiamo i nostri diritto ma da cittadini dobbiamo chiederci quali sono i nostri doveri, cosa è bene per noi e per gli altri. Questo lo chiedo a tutti, non solo ai cittadini, ma lo chiedo alle istituzioni, alla politica, ai dipendenti pubblici. Ci eravamo illusi che il brutto sogno fosse passato, così da riprendere la nostra normalità. Purtroppo bisogna prendere atto che il virus non ci dà tregua e che quindi contenerlo dipende ancora una volta da noi. Dobbiamo essere tutti consapevoli che fin quando non arriverà il vaccino anticovid dovremo ancora patire la schiavitù che il virus sta imponendo al mondo intero. Cari cittadini vi chiedo ancora una volta di seguire e fare seguire in maniera stringente le nuove regole e quelle che saranno emanate dal governo e dalla conferenza dei sindaci presieduta dal signor Prefetto. Questo al fine di poter contribuire ognuno nel proprio piccolo ad evitare un aggravarsi della situazione. Natale è in arrivo, guai se dovessimo chiedere la città, il cimitero, i mercati, i trasporti, le strade. Sarebbe una catastrofe economica e psicologica impossibile da gestire.
Confido nella vostra collaborazione e vi abbraccio tutti con grande affetto».
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«Cari cittadini, avrei preferito non parlarvi attraverso questo video. Il mio silenzio avrebbe avuto il significato rassicurante che stava andando tutto bene per noi e male per il Coronavirus. Purtroppo non è così. Oggi mio malgrado devo dirvi che nella nostra comunità abbiamo un significativo aumento dei contagi. Abbiamo 115 positivi e questo vuol dire che il virus lo stiamo facendo circolare alla grande.
Quando c'è stata la prima ondata - ha proseguito Cannito - grazie ai nostri sacrifici di tutti noi nella nostra città non abbiamo avuto decessi da coronavirus. Ma oggi non posso più assicurarvi che questo non accadrà. Da agosto in soli due mesi i casi si sono quintuplicati rispetto alla prima fase, i posti letto e le terapie intensive sono giù esaurite e nel nostro ospedale i ricoveri programmati da oggi sono interrotti».
Il sindaco lancia un appello alla responsabilità da parte di tutti, al fine di evitare restrizioni ben più pesanti. «La curva del contagio, se non prendiamo provvedimenti seri, sarà in continua ascesa perché il virus sarà aiutato dalla stagione invernale. Vi comunico che siamo in piena emergenza e questo ci mette con le spalle al muro e ci impone di compiere scelte difficili: l'adozione di provvedimenti restrittivi. E' tempo quindi di tornare alla responsabilità, che abbiamo dimostrato durante il lockdown e non come abbiamo fatto quest'estate, quando non ci siamo fatti mancare proprio nulla.
Con grande rammarico noto non solo tra i giovani ma in generale una grande sottovalutazione. A chi chiede maggiori controlli comunico che le forze dell'ordine se non hanno la collaborazione di tutti i cittadini non sono sufficienti a controllare l'intero territorio e comunque non è con le sanzioni, che pure vengono comminate, che a mio avviso si risolvono i problemi dei controlli stessi. Chiedo di controllare i vostri figli, non chiedete agli altri quello che devono fare ma fate rispettare le regole. So che non è facile vivere in una condizione di continua apprensione, privarsi della nostra socialità, della nostra libertà ma lo dobbiamo fare per i nostri cari e per noi stessi.
So che è difficile vivere in una condizione di continua ansia quando anche avere un raffreddore ci fa pensare al peggio. Tutto ciò è evidente che ci procura uno stress notevole. Colgo l'occasione per consigliarvi di vaccinarvi contro l'influenza, non dimentichiamo i nostri diritto ma da cittadini dobbiamo chiederci quali sono i nostri doveri, cosa è bene per noi e per gli altri. Questo lo chiedo a tutti, non solo ai cittadini, ma lo chiedo alle istituzioni, alla politica, ai dipendenti pubblici. Ci eravamo illusi che il brutto sogno fosse passato, così da riprendere la nostra normalità. Purtroppo bisogna prendere atto che il virus non ci dà tregua e che quindi contenerlo dipende ancora una volta da noi. Dobbiamo essere tutti consapevoli che fin quando non arriverà il vaccino anticovid dovremo ancora patire la schiavitù che il virus sta imponendo al mondo intero. Cari cittadini vi chiedo ancora una volta di seguire e fare seguire in maniera stringente le nuove regole e quelle che saranno emanate dal governo e dalla conferenza dei sindaci presieduta dal signor Prefetto. Questo al fine di poter contribuire ognuno nel proprio piccolo ad evitare un aggravarsi della situazione. Natale è in arrivo, guai se dovessimo chiedere la città, il cimitero, i mercati, i trasporti, le strade. Sarebbe una catastrofe economica e psicologica impossibile da gestire.
Confido nella vostra collaborazione e vi abbraccio tutti con grande affetto».