10 domande per il sindaco Maffei

Nuova Generazione interroga il primo cittadino. Il coordinatore Michele Dibenedetto chiede spiegazioni e motivazioni

lunedì 4 ottobre 2010
Riceviamo e volentieri pubblichiamo questa nota, in forma integrale, di Nuova Generazione attraverso le parole del coordinatore Michele Dibenedetto. Le istituzioni che ci rappresentano hanno il dovere di perseguire qualsiasi forma di coesione tra esse stesse e i cittadini; una ottima è rappresentata dal confronto, alla base di qualsiasi democrazia e di qualsiasi tentativo di informare.

Capita oggigiorno che la megalomania sia amica dell'illusione di poter sostituire la mancanza reale di azione e governo con il rimbombo delle parole. Il passo è breve, modesti interventi vengono amplificati e nella statistica dei valori reali si assurge a posizioni di vertice che son tutte, però da dimostrare.

Se è l'immagine che conta e i sondaggi successivi; vuol dire che siamo anche noi in un Talk Show dove si esprime l'apparenza e non la sostanza, e nel vivere questa città ci si accorge che tale sostanza non lascia segni visibili !

Egr. Sig. Sindaco risponda a questi 10 quesiti, per i quali ho la presunzione di rappresentare tante voci di questa città:

1) Perche l'amministrazione non si è mai dotata di un programma di sviluppo che canalizzi e assecondi le tante idee e capacità imprenditoriali, nei più svariati settori? Ancora oggi un progetto imprenditoriale in questa città è legato alla discrezionalità dei buoni rapporti e non ad un iter burocratico e normativo snello e trasparente.

2) In tanti comuni italiani il Piano regolatore è aggiornato annualmente, nella nostra città è vecchio di quarant'anni. Lei è un tecnico, dovrebbe sapere che tale strumento regola e definisce la qualità della vita dei nostri concittadini. Si è mai chiesto perché gli opifici guardano il mare, invece di essere dislocati laddove insistono assi stradali, autostradali e reti ferroviarie, ben visibili dalle nostre abitazioni?

3) Perché il Piano Strategico di area vasta di cui Lei è a capo in qualità di città capofila, invece di prevedere opere con ricaduta intercomunale, contempla la realizzazione di piccole opere a carattere comunale? Come mai in tanti bandi regionali la città di Barletta viene puntualmente esclusa, causando ulteriore depauperamento e non valorizzazione del nostro territorio, vedi quanto accaduto per il Piano Agricolo e quello (BURP) relativo alla dotazione di infrastrutture delle aree industriali ?

4) Come possiamo assicurare a nostri cittadini una viabilità all'altezza degli standard medi europei? Come mai le principali vie dello shopping barlettano continuano ad essere trafficate? Non si è mai chiesto che in questo modo Lei avvantaggia le grandi catene di supermercati a discapito dei negozianti e dell'economia locale? Dopo 5 anni di amministrazione non si è realizzata alcun'area parcheggio e tantomeno eliminato alcun passaggio a livello, il Piano traffico è una chimera.

5) Perché il cittadino sin dalla tenera età è educato ad essere spettatore di eventi e non protagonista? La città ha bisogno di luoghi di aggregazione: piazze, ville, giardini, impianti sportivi, circoli ricreativi, contenitori musicali, dove esprimere le proprie attitudini e qualità.

6) La Manifestazione simbolo di questa città "la Disfida" non è più stata realizzata, a vantaggio di tanti piccoli eventi di scarso richiamo e con ricadute in termini d'immagine di dubbio gusto! Spieghi il perché di tali scelte.

7) In materia di Servizi sociali si continua a fornire contributi a pioggia piuttosto che definire una griglia di prestazioni e servizi alle varie categorie più deboli. Spesso l'handicap, l'anzianità va curata con la compagnia, la presenza fisica e non certo con il contributo una tantum. Ci spieghi i motivi di tali scelte.

8) Siamo nell'era tecnologica, dove capitali e viaggi si spostano e si prenotano con il semplice click di un computer. Spieghi perchè a tutto oggi qualsiasi esigenza il cittadino debba espletare presso i vari uffici del Comune è costretto a recarsi fisicamente presso di esso con relativo disagio e dispendio di risorse.

9) Come mai in tema ambientale la città continua ad essere infestata di cattivi odori, i livelli di smog e rumore sono ben oltre i valori tollerabili e l'interramento degli elettrodotti non è ancora avvenuto, nonostante siano stati predisposti diversi atti?

9) Perché le opere significative e ritenute da Lei indispensabili durante la Sua consacrazione a Sindaco continuano (dopo ben 5 anni) ad essere rimandate: l'ambizioso Piano Ambasz per le spiagge, porticciolo turistico, recupero dell'area della distilleria i cui capannoni di riconosciuta archeologia industriale stanno cadendo a pezzi, ben 10 palazzi storici, tra cui quello Bonelli e l'ex carcere mandamentale. In questo è riconosciuta la Sua incapacità amministrativa di drenare risorse dall'esterno: fondi europei, statali e regionali, come quella di fare ricorso al Project financing.

10) La città ha beni inestimabili: tante chiese, reperti archeologici, l'area di Canne della Battaglia ed il fiume Ofanto che insiste nel nostro territorio. Come mai non ha mai definito un programma di sviluppo e valorizzazione armonica degli stessi?

Tanti cittadini, l'intero mondo associazionistico e le varie categorie imprenditoriali, commerciali e agricole attendono le Sue risposte. La nostra, e lo affermo con rammarico, è ben lontana dall'essere una città amministrata da un primo cittadino al settimo posto per gradimento.

Cordiali Saluti
Michele Dibenedetto
Coordinatore di Nuova Generazione Barletta