Politica
Una "Fondazione Disfida" per Barletta
La Commissione Cultura ragiona su un unico ente cittadino per la Disfida
Barletta - mercoledì 9 marzo 2016
Una "Fondazione per la Disfida" per Barletta: organizzazione e trasparenza per una manifestazione che troppo spesso ha sofferto di coordinamento deficitario e situazioni poco "chiare" non solo per la cittadinanza ma anche per l'amministrazione cittadina. Ironico il tempismo di questo incontro, che si è svolto venerdì scorso, con il provvedimento giudiziario relativo alle indagini partite dal pm Luigi Scimè sulla documentazione con cui furono affidati eventi e manifestazioni culturali per la rievocazione dell'anno passato: per questo sono stati indagati il sindaco Pasquale Cascella e tutti gli assessori firmatari accusati di abuso d'ufficio, in seguito a un esposto presentato ai Carabinieri.
Alla luce degli ultimi eventi, sicuramente la proposta verrà sospesa o almeno modificata: l'idea della commissione prevede, nella prima bozza, una "cabina di regia" composta proprio dal Sindaco, un dirigente ai beni culturali e un membro della commissione cultura, ma qui ci presentano già i primi nodi da sciogliere: infatti i componenti della commissione hanno richiesto di partecipare in toto alla gestione di quest'organo, ancora troppo indefinito dal punto di vista economico e societario con una proposta troppo vaga sulle modalità di partecipazione delle associazioni culturali del territorio. Non è chiaro infatti come tutte le realtà cittadine possano interagire o - in un certo senso - unificarsi.
Un'idea propositiva, senza dubbio, quella di un ente in grado di mettere uno degli eventi più apprezzati nelle mani di esperti in grado di gestire il tutto (forse ricorda un po' quello che era anni fa il Parco letterario?), ma si tratta comunque di un'idea tardiva, nata da un disagio e che rischia di finire nel dimenticatoio sepolta dagli scandali, rischiando di tornare a galla ancora una volta troppo tardi per essere efficace. Tra l'altro al momento la delega della Cultura a Barletta resta nelle mani del sindaco, senza un preciso assessore preposto, e di conseguenza nella gestione dei dirigenti e della commissione. Seguiremo in ogni caso gli sviluppi di questo progetto.
Alla luce degli ultimi eventi, sicuramente la proposta verrà sospesa o almeno modificata: l'idea della commissione prevede, nella prima bozza, una "cabina di regia" composta proprio dal Sindaco, un dirigente ai beni culturali e un membro della commissione cultura, ma qui ci presentano già i primi nodi da sciogliere: infatti i componenti della commissione hanno richiesto di partecipare in toto alla gestione di quest'organo, ancora troppo indefinito dal punto di vista economico e societario con una proposta troppo vaga sulle modalità di partecipazione delle associazioni culturali del territorio. Non è chiaro infatti come tutte le realtà cittadine possano interagire o - in un certo senso - unificarsi.
Un'idea propositiva, senza dubbio, quella di un ente in grado di mettere uno degli eventi più apprezzati nelle mani di esperti in grado di gestire il tutto (forse ricorda un po' quello che era anni fa il Parco letterario?), ma si tratta comunque di un'idea tardiva, nata da un disagio e che rischia di finire nel dimenticatoio sepolta dagli scandali, rischiando di tornare a galla ancora una volta troppo tardi per essere efficace. Tra l'altro al momento la delega della Cultura a Barletta resta nelle mani del sindaco, senza un preciso assessore preposto, e di conseguenza nella gestione dei dirigenti e della commissione. Seguiremo in ogni caso gli sviluppi di questo progetto.