
Politica
Nuovo assessore (tra le polemiche) al settore manutenzioni, è Luigi Raffaele Damato
«Ascolterò tutte le criticità» ma c'è imbarazzo per la parentela
Barletta - venerdì 27 febbraio 2015
19.03
Luigi Raffaele Damato, Gino come ama farsi chiamare, è il nuovo assessore al settore manutenzioni, uomo forte de La Buona Politica che raccoglie il testimone di Francesco Dipalo. Solo pochi giorni fa le dimissioni dell'ex assessore esponente, come Damato, de La Buona Politica che aveva giustificato l'uscita dalla giunta per motivi personali e professionali [sic].
La conferenza stampa di presentazione del nuovo membro della macchina esecutiva del comune di Barletta si avvia sotto i migliori auspici alla presenza degli assessori Azzurra Pelle, Marcello Lanotte e Antonio Rizzi oltre al vicesindaco Anna Francabandiera, allo stesso primo cittadino Pasquale Cascella e i consiglieri Sabino Dicataldo, il coordinatore della Buona Politica Giuseppe Gammarota e al segretario PD della città Franco Ferrara.
Inizia il sindaco che subito precisa la grande soddisfazione istituzione per il celere arresto degli autori materiali dell'attentato al consigliere Pasquale Ventura. Proprio stamattina si è tenuta in Procura una conferenza stampa per spiegare modalità e termini della questione a poche settimane dall'agguato. Cascella mostrava sincera soddisfazione: «Sono molto contento. E' una notizia che ci tranquillizza e sgombra il campo da equivoci di ogni genere. Grande solidarietà al consigliere Ventura».
Proprio il neo assessore Damato avrebbe dovuto concludere la rapida presentazione in sala Giunta. Un blocco note giallo, fitto di propositi e intendimenti, attendeva di essere declinato ma lo spazio è stato invece occupato da una polemica: il codice etico sottoscritto a suo tempo dalle forze politiche della coalizione sembra categorico al punto 7 dichiarando incompatibilità per una carica quale quella di assessore qualora vi siano in consiglio "parenti o affini di primo grado". Non è sfuggita all'uditorio e sui social network, che hanno ospitato varie critiche non appena trapelato il nuovo nome tra gli uomini di Cascella, la parentela con il consigliere Giuliana Damato, nipote di Luigi Raffaele.
La forma usata nel codice etico, politicamente più vaga possibile, sembrerebbe però dar torto all'assessore. Damato, dopo essere stato zittito dal suo coordinatore, sembrerebbe rientrare in quella parentela così invisa al documento sottoscritto dalle forze politiche. «Lasciamo che parlino i risultati sul campo» ha insistito Gammarota. «Non abbiamo un'interpretazione autentica del codice – precisa Cascella – ma in campagna elettorale abbiamo ottenuto risposta dai partiti che dunque restringono a parenti ed affini, entrambi di primo grado». Di fatto ciò lascerebbe la possibilità ad uno zio o fratello di un consigliere di diventare assessore e ciò ci appare forzato. «In caso di conflitto questa amministrazione prenderebbe prontamente i provvedimenti necessari», ha concluso il sindaco.
Conferenza conclusa subito dopo con un po' di imbarazzo. Al povero Damato sono rimasti solo i giornalisti a cui poter lasciare delle dichiarazioni: «Ascolterò tutte le criticità segnalate dalla cittadinanza puntando alla loro risoluzione. Bisogna dare risposte concrete».
La conferenza stampa di presentazione del nuovo membro della macchina esecutiva del comune di Barletta si avvia sotto i migliori auspici alla presenza degli assessori Azzurra Pelle, Marcello Lanotte e Antonio Rizzi oltre al vicesindaco Anna Francabandiera, allo stesso primo cittadino Pasquale Cascella e i consiglieri Sabino Dicataldo, il coordinatore della Buona Politica Giuseppe Gammarota e al segretario PD della città Franco Ferrara.
Inizia il sindaco che subito precisa la grande soddisfazione istituzione per il celere arresto degli autori materiali dell'attentato al consigliere Pasquale Ventura. Proprio stamattina si è tenuta in Procura una conferenza stampa per spiegare modalità e termini della questione a poche settimane dall'agguato. Cascella mostrava sincera soddisfazione: «Sono molto contento. E' una notizia che ci tranquillizza e sgombra il campo da equivoci di ogni genere. Grande solidarietà al consigliere Ventura».
Proprio il neo assessore Damato avrebbe dovuto concludere la rapida presentazione in sala Giunta. Un blocco note giallo, fitto di propositi e intendimenti, attendeva di essere declinato ma lo spazio è stato invece occupato da una polemica: il codice etico sottoscritto a suo tempo dalle forze politiche della coalizione sembra categorico al punto 7 dichiarando incompatibilità per una carica quale quella di assessore qualora vi siano in consiglio "parenti o affini di primo grado". Non è sfuggita all'uditorio e sui social network, che hanno ospitato varie critiche non appena trapelato il nuovo nome tra gli uomini di Cascella, la parentela con il consigliere Giuliana Damato, nipote di Luigi Raffaele.
La forma usata nel codice etico, politicamente più vaga possibile, sembrerebbe però dar torto all'assessore. Damato, dopo essere stato zittito dal suo coordinatore, sembrerebbe rientrare in quella parentela così invisa al documento sottoscritto dalle forze politiche. «Lasciamo che parlino i risultati sul campo» ha insistito Gammarota. «Non abbiamo un'interpretazione autentica del codice – precisa Cascella – ma in campagna elettorale abbiamo ottenuto risposta dai partiti che dunque restringono a parenti ed affini, entrambi di primo grado». Di fatto ciò lascerebbe la possibilità ad uno zio o fratello di un consigliere di diventare assessore e ciò ci appare forzato. «In caso di conflitto questa amministrazione prenderebbe prontamente i provvedimenti necessari», ha concluso il sindaco.
Conferenza conclusa subito dopo con un po' di imbarazzo. Al povero Damato sono rimasti solo i giornalisti a cui poter lasciare delle dichiarazioni: «Ascolterò tutte le criticità segnalate dalla cittadinanza puntando alla loro risoluzione. Bisogna dare risposte concrete».