Eventi
Nel ricordo di Giuseppe Carli, sergente ed eroe barlettano
L'Anmig Barletta gli rende onore all'epitaffio della sua casa natia
Barletta - domenica 1 giugno 2014
«Monte Mrzli, 1 giugno 1915. Il nostro racconto comincia qui, nei pressi di Volarje tra la Bainsizza e Caporetto, appena al di là della frontiera tra Italia e Slovenia, ai piedi del Monte Mrzli, chiamato più semplicemente dai soldati italiani Monte Smerle, a causa del suo aspetto merlato, lungo la valle dell'Isonzo. Quel giorno il 12° reggimento, il XXIII e XXXVI battaglione guidati dal colonnello Eugenio De Rossi si uniscono ai fanti dell'89º reggimento Salerno e a due battaglioni della brigata Modena. Su un fianco della montagna anche gli alpini del reggimento Pinerolo. In tutto circa 8.000 uomini. Cominciano una scalata lunga, faticosa, impervia su di un terreno scivoloso ed insidioso sotto i colpi incessanti dei nemici. Tutto intorno resti di gavette e di scarpe, bossoli e lamiere. La crescente pressione nemica impone la necessità di occupare una postazione di mitragliatrice per proteggere il riordinamento delle altre truppe.
Ed è il sergente Giuseppe Carli a lanciarsi all'assalto: viene colpito una prima volta al braccio sinistro… si rialza e continua la sua corsa sotto il fuoco incessante. Seppure i suoi movimenti si fanno lenti e pesanti, continua ad incitare i suoi "Coraggio…coraggio a momenti saranno qui i nostri!" "non vi curate di me… andate, andate..." ed a sparare. Viene colpito altre due volte, prima di morire. Il comandante si china su di lui riconoscendo il valore dell'atto eroico del giovane sergente, a cui Barletta diede i natali, 16 febbraio 1896. " Eccolo il vostro sergente che ha dato la vita alla Patria. Inginocchiatevi bersaglieri e ispiratevi a lui per essere degni figli di questa Italia".
Oggi 1 giugno 2014 a 99 anni dalla sua scomparsa l'A.N.M.I.G. Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di guerra desidera onorare, attraverso questo racconto, la memoria delle eroiche gesta che conferirono al concittadino Sergente Giuseppe Carli, appena diciannovenne, la medaglia d'oro al valore militare. Una memoria, quanto mai necessaria a far comprendere, soprattutto alle nuove generazioni, l'importanza del sacrificio degli Uomini che come lui hanno donato la loro vita per la Patria e per la difesa dei valori universali della Pace e della Democrazia. Ed è per rendergli onore e per dare lustro alla sua figura che l'A.N.M.I.G ha provveduto a far tornare a splendere l'epitaffio a lui dedicato, sito in Via Roma 124, sul palazzo in cui nacque».
Ed è il sergente Giuseppe Carli a lanciarsi all'assalto: viene colpito una prima volta al braccio sinistro… si rialza e continua la sua corsa sotto il fuoco incessante. Seppure i suoi movimenti si fanno lenti e pesanti, continua ad incitare i suoi "Coraggio…coraggio a momenti saranno qui i nostri!" "non vi curate di me… andate, andate..." ed a sparare. Viene colpito altre due volte, prima di morire. Il comandante si china su di lui riconoscendo il valore dell'atto eroico del giovane sergente, a cui Barletta diede i natali, 16 febbraio 1896. " Eccolo il vostro sergente che ha dato la vita alla Patria. Inginocchiatevi bersaglieri e ispiratevi a lui per essere degni figli di questa Italia".
Oggi 1 giugno 2014 a 99 anni dalla sua scomparsa l'A.N.M.I.G. Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di guerra desidera onorare, attraverso questo racconto, la memoria delle eroiche gesta che conferirono al concittadino Sergente Giuseppe Carli, appena diciannovenne, la medaglia d'oro al valore militare. Una memoria, quanto mai necessaria a far comprendere, soprattutto alle nuove generazioni, l'importanza del sacrificio degli Uomini che come lui hanno donato la loro vita per la Patria e per la difesa dei valori universali della Pace e della Democrazia. Ed è per rendergli onore e per dare lustro alla sua figura che l'A.N.M.I.G ha provveduto a far tornare a splendere l'epitaffio a lui dedicato, sito in Via Roma 124, sul palazzo in cui nacque».