Politica
«Le modifiche allo statuto Bar.S.A. sono indispensabili ma trascurate»
Interviene il consigliere Dario Damiani
Barletta - domenica 26 aprile 2015
«Le indispensabili modifiche allo statuto della società Bar.S.A., necessarie per dare attuazione alle recenti normative in materia, pur essendo da tempo in linea teorica nell'agenda di questa Amministrazione, finiscono di fatto con l'essere trascurate e oscurate per inseguire altre ben note vicende che nelle ultime settimane hanno coinvolto il sindaco Cascella e la sua maggioranza» scrive Dario Damiani, consigliere comunale di opposizione. «Già nel novembre 2013, pochi mesi dopo l'insediamento dell'attuale amministrazione, si proclamava l'inderogabilità di procedere a determinati adempimenti, come l'acquisto della quota dal socio di minoranza Manutencoop e appunto le modifiche statutarie da sottoporre al vaglio del Consiglio comunale, in modo da poter poi rivedere l'assetto del Consiglio di amministrazione Bar.S.A., riducendone i componenti da tre a uno. Tale riforma era stata in precedenza sollecitata persino dal Commissario Prefettizio, tanto per comprendere che si tratta di un obbligo risalente nel tempo. Tuttavia, a distanza di un anno e mezzo, non risulta ancora pervenuto alcun indirizzo politico-amministrativo sulla questione, rimasta in sospeso nonostante i citati obblighi giuridici. Rilevata la quota di minoranza, la Bar.S.A. è a tutti gli effetti oggi una società a capitale interamente pubblico, il cui bilancio da 15 milioni di euro ne fa un pilastro dell'intera architettura comunale.
Non mi pare quindi - continua Damiani - che ci si possa permettere il lusso di perdere ancora altro tempo per la sua revisione, tenuto conto anche dell'aspetto che coinvolge il versante occupazionale e del quale come centrodestra ci siamo da sempre interessati incontrando i rappresentanti sindacali: dal canto nostro riteniamo che l'unica proposta valida e condivisibile sia quella di sostituire il Cda con l'amministratore unico, ed è ciò che ci attendiamo venga portato all'attenzione del Consiglio quanto prima, poiché si tratta di una soluzione in grado di coniugare riduzione dei costi con efficienza amministrativa, nell'ottica del rilancio della società. Continuare a rinviare le scelte su questioni amministrative cruciali è una strategia che non conduce da nessuna parte; si tratta dell'ennesimo banco di prova sul quale il centrosinistra al governo è chiamato a confrontarsi, vedremo quando e con quali esiti. Ancora una volta formuliamo alla città proposte serie e concrete, vedremo se questa amministrazione saprà cogliere questi aspetti visto che, sin dal suo insediamento, non si è dato seguito alla delibera del commissario prefettizio di riduzione del cda Barsa».
Non mi pare quindi - continua Damiani - che ci si possa permettere il lusso di perdere ancora altro tempo per la sua revisione, tenuto conto anche dell'aspetto che coinvolge il versante occupazionale e del quale come centrodestra ci siamo da sempre interessati incontrando i rappresentanti sindacali: dal canto nostro riteniamo che l'unica proposta valida e condivisibile sia quella di sostituire il Cda con l'amministratore unico, ed è ciò che ci attendiamo venga portato all'attenzione del Consiglio quanto prima, poiché si tratta di una soluzione in grado di coniugare riduzione dei costi con efficienza amministrativa, nell'ottica del rilancio della società. Continuare a rinviare le scelte su questioni amministrative cruciali è una strategia che non conduce da nessuna parte; si tratta dell'ennesimo banco di prova sul quale il centrosinistra al governo è chiamato a confrontarsi, vedremo quando e con quali esiti. Ancora una volta formuliamo alla città proposte serie e concrete, vedremo se questa amministrazione saprà cogliere questi aspetti visto che, sin dal suo insediamento, non si è dato seguito alla delibera del commissario prefettizio di riduzione del cda Barsa».