La città
L’architetto Vanvitelli scrive all’assessore Azzurra Pelle
Lettera aperta sul menefreghismo degli uffici competenti
Barletta - mercoledì 22 gennaio 2014
14.36
«Io sottoscritto, architetto Luigi Vanvitelli, ben conosciuto per le opere artistico-architettoniche realizzate in vari territori (vedi ad esempio la reggia di Caserta), passando un giorno per Barletta, nella via a me intitolata, notavo lo stato di degrado totale in cui versano le aree pubbliche ricadenti nel P.R.U. a sud della ferrovia. Parlando con alcuni residenti, venivo a conoscenza di vari solleciti rivolti a dirigenti ed assessori e delle loro mezze risposte ed i vari "attendere, prego!".
Dalle ultime informazioni, le suddette aree a verde pubblico, risultano classificate come cantieri, con oneri di pulizia e manutenzione a carico delle imprese edili che hanno realizzato i palazzi circostanti. Quando finirà questo incontro di ping pong? Ovviamente, le palline per giocare sono le deiezioni di cani che scorazzano indisturbati e che vengono lasciate dai loro "civili" padroni.
Come avrebbe detto il grande Totò: "Ma mi faccia il piacere!!!!". indirizzandolo nei riguardi di una mia collega: l'architetto Azzurra Pelle (attuale assessore all'urbanistica).
Saluto, approfittando della mia passeggiata a Barletta, i cari amici Brunelleschi, Bernini, Palladio, altre vie che come la mia non godono di "buona salute".
Sempre vostro, Vanvitelli Luigi».
Dalle ultime informazioni, le suddette aree a verde pubblico, risultano classificate come cantieri, con oneri di pulizia e manutenzione a carico delle imprese edili che hanno realizzato i palazzi circostanti. Quando finirà questo incontro di ping pong? Ovviamente, le palline per giocare sono le deiezioni di cani che scorazzano indisturbati e che vengono lasciate dai loro "civili" padroni.
Come avrebbe detto il grande Totò: "Ma mi faccia il piacere!!!!". indirizzandolo nei riguardi di una mia collega: l'architetto Azzurra Pelle (attuale assessore all'urbanistica).
Saluto, approfittando della mia passeggiata a Barletta, i cari amici Brunelleschi, Bernini, Palladio, altre vie che come la mia non godono di "buona salute".
Sempre vostro, Vanvitelli Luigi».