Pasquale Cascella
Pasquale Cascella
Politica

Il sindaco incalza: «Si discuta con franchezza, anche a costo di tensioni»

Dopo la discussione a Palazzo di città, Cascella ribatte a Damiani

«No, non c'è formalismo che tenga, men che meno è concepibile che le farraginosità burocratiche siano invocate per aggirare la volontà popolare». La discussione che si è consumata giovedì a Palazzo di città tra il sindaco Pasquale Cascella e il segretario generale sembra aver "smascherato" una tensione che da tempo si consuma nelle stanze della politica barlettana, e ha in poco tempo scatenato l'intervento del consigliere di opposizione Dario Damiani, che ha "colto la palla al balzo" per rimarcare l'apparente debolezza dell'attuale amministrazione. Il confronto si sta consumando in particolare sulle pagine della stampa, a cui il sindaco Cascella sta dedicando spesso forti riflessioni sullo stato di salute del suo mandato: per ultima giunge ora questa nota del primo cittadino, come ulteriore commento alla vicenda che sta scatenando reazioni trasversali nel sentiment politico della città della Disfida, perfino interne alla maggioranza stessa. Il casus belli è stata infatti la nota che pochi giorni fa proprio Cascella ha inviato alla presidente del consiglio comunale Carmela Peschechera, invitando a una maggiore celerità nel dibattimento delle proposte di delibera in consiglio: poco dopo giunse - sempre a mezzo stampa - la risposta della presidente, che si liberava dalle responsabilità di questi ritardi, sottolineando che l'invito del sindaco alla celerità "deve necessariamente conciliarsi con il rispetto dei diritti e delle facoltà dei consiglieri comunali". «Sono il primo a volere "atti perfetti" - scrive oggi Cascella - proprio per non concedere alibi a una opposizione che si sottrae al confronto di merito pur di boicottare l'azione dell'amministrazione. Sui contenuti si deve sempre discutere con franchezza, anche a costo di tensioni e incomprensioni, sia che si tratti di debiti da onorare sia di regolamenti da rispettare. O, ancor più, di diritti universali e doveri civici. Ne dibatte, ormai, persino il Sinodo, con dissensi che invocano la morale della dottrina e consensi motivati con l'evoluzione della missione. Perché non noi? Bisogna pur essere consapevoli che la complessità di questo tempo può richiedere scelte laceranti per non perdere il passo con le trasformazioni che incalzano.

Ecco perché credo che tirare le fila della discussione da tempo avviata, e decidere pubblicamente - come si dovrà pur fare, prima o poi - in Consiglio comunale su unioni civili, ius soli e istituti di partecipazione non sia un parlar d'altro rispetto ai problemi che nel tempo si sono cumulati nella nostra città. Anzi. Saranno pure tematiche che guardano alle condizioni sociali più deboli ed emarginate, ma si provi a estendere il primato delle regole ai punti deboli della vita collettiva: per dire, alle opere di urbanizzazione nella 167 ammassate in un unico provvedimento; al sistema di raccolta e canalizzazione a mare delle acque pluviali lasciato marcire mentre si andavano a costruire impianti di affinamento nell'incuranza del loro utilizzo; alle manutenzioni ordinarie ma con procedure talmente contorte da confondersi con quelle straordinarie; e così via.

Ciascuno, così, potrà trovare proprie ragioni, particolari punti di debolezza che richiedono di essere affrontati con nuove regole di convivenza da far valere sulla deresponsabilizzazione dei comportamenti, giacché qualsiasi ritardo provocato da un cavillo burocratico o da un vizio di procedura provoca guasti che inevitabilmente compromettono la tenuta del nostro progetto di comunità. E non c'è copertura o giustificazione per non ricercare e condividere nelle istituzioni - a maggior ragione quella comunale, la più immediatamente vicina ai cittadini - le regole con cui garantire la coesione sociale. Possono, semmai, esserci idee e concezioni politiche diverse, anche di coscienza, su come far crescere lo spirito di comunità in un momento di così acuta crisi. A maggior ragione, sarebbe ora di metterle alla prova - le idee, non i cavilli - nella sede deputata al confronto libero e aperto».
  • Sindaco
  • Amministrazione Comunale
  • Polemica
  • Pasquale Cascella
Altri contenuti a tema
7 Gorgoglione: «Amare Barletta significa difenderla, non denigrarla» Gorgoglione: «Amare Barletta significa difenderla, non denigrarla» L'intervento del consigliere comunale Gianluca Gorgoglione dopo le polemiche social sul crollo dell'albero di Natale
1 Incendio, furti e danneggiamenti sulla spiaggia di Barletta, il sindaco: "Non fermerete chi lotta per l'inclusione" Incendio, furti e danneggiamenti sulla spiaggia di Barletta, il sindaco: "Non fermerete chi lotta per l'inclusione" L'amministrazione comunale: "Quelle spiagge libere attrezzate non sono solo luoghi, sono simboli"
Luca Dellaquila è il nuovo baby sindaco di Barletta Luca Dellaquila è il nuovo baby sindaco di Barletta Ieri la cerimonia di procalmazione
Barletta dice addio all’ex sindaco Nicola Larosa Barletta dice addio all’ex sindaco Nicola Larosa Illustre avvocato, fu primo cittadino tra il 1988 e il 1989
1 Antonello Venditti a Barletta non riceve solo applausi: il pubblico lo fischia per proteggere un fan Antonello Venditti a Barletta non riceve solo applausi: il pubblico lo fischia per proteggere un fan Il cantante si è mostrato poco tollerante verso una persona con disabilità tra il pubblico
Punto di Facilitazione Digitale di via Zanardelli chiuso il 13 e 14 maggio Punto di Facilitazione Digitale di via Zanardelli chiuso il 13 e 14 maggio L'avviso dell'amministrazione comunale
Lavori di privati in via Roma, le precisazioni del Comune di Barletta Lavori di privati in via Roma, le precisazioni del Comune di Barletta La nota di palazzo di città
Polemiche, fibrillazioni, colpi di scena: il 2023 della politica barlettana Polemiche, fibrillazioni, colpi di scena: il 2023 della politica barlettana Cronaca di un anno trascorso tra rimpasti, riposizionamenti e anime della maggioranza (ma l’opposizione non scherza) a guardarsi in cagnesco
© 2001-2025 BarlettaViva è un portale gestito da InnovaNews srl. Partita iva 08059640725. Testata giornalistica telematica registrata presso il Tribunale di Trani. Tutti i diritti riservati.
BarlettaViva funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.